La Regione Umbria ribadisce che il Piano regionale per la gestione dei rifiuti prevede una consistente incentivazione della raccolta differenziata da parte di tutti i Comuni e la progressiva diminuzione dell’utilizzo degli impianti di smaltimento, tra cui quello di Orvieto Le Crete. Ribadito il No al terzo calanco e per l’ampliamento sarà tenuto in particolare attenzione il parere della Soprintendenza.
E’ questo il sunto dell’incontro che si è tenuto questo pomeriggio a Perugia tra i sindaci dell’Orvietano e la presidente Marini. “La Regione – si legge nella nota – sottolinea che gli atti assunti lo scorso mese di gennaio sono ancora più stringenti, sia per l’ulteriore incentivazione della raccolta differenziata tramite il modello “porta a porta”, sia per la realizzazione di impianti industriali finalizzati ad attivare processi di recupero che riducano ulteriormente la quantità di rifiuti da inviare in discarica”.
“Si sottolinea inoltre che dal 2010 l’impianto Le Crete di Orvieto assorbe esclusivamente volumi provenienti dai comuni della Provincia di Terni (ex ATI 4) e che non si è mai fatto ricorso a tale impianto per volumi provenienti da altre parti del territorio della Regione Umbria o del Paese. “È evidente pertanto, nell’interesse degli stessi Comuni dell’Orvietano – si legge ancora nella nota – che quanto più rapidamente il territorio della provincia di Terni provvederà a raggiungere gli obiettivi di piano, maggiore sarà la capacità residuale della discarica Le Crete, senza ulteriori o nuove previsioni.
Si ribadisce altresì che resta fermo il diniego già espresso dalla Regione Umbria nel 2011 per quanto riguarda l’ipotesi di realizzazione del III Calanco dell’impianto Le Crete. Per ciò che riguarda invece la sopraelevazione del II calanco, fermo restando l’autonomia tecnica della procedura di VIA, la Regione Umbria terrà in considerazione tutti i pareri espressi, in particolar modo quello della Soprintendenza ai beni paesaggistici. Infine, nei prossimi giorni si terrà un “tavolo tecnico” per una puntuale verifica della capacità residua autorizzata dell’impianto di Le Crete e dell’andamento della raccolta differenziata nei comuni del territorio della provincia di Terni”.
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