ORVIETO – Il consiglio comunale ha preso atto (12 favorevoli: gruppi di maggioranza e Vergaglia; 1 contrario: Sacripanti) della bozza di Statuto e Regolamento del neo costituito AURI/Autorità Umbra per Rifiuti e Idrico, il cui ambito territoriale ottimale è costituito dall’intero territorio regionale.
“Lo scorso 29 febbraio – ha relazionato Germani nominato membro dell’Auri stesso – si è riunita dell’Assemblea dei Sindaci dell’Umbria, convocata presso la sede del Consiglio delle Autonomie Locali dell’Umbria, che ha proceduto ad approvare lo Statuto e del Regolamento di organizzazione dell’AURI. Il nostro Consiglio Comunale è dunque chiamato a prendere atto dello Statuto e Regolamento dell’AURI”.
“Ciò – ha proseguito – ci permetterà di affrontare l’intera materia idrico/rifiuti in maniera più organica e condivisa in ambito regionale. Una riorganizzazione attesa. Ci vorranno alcuni anni per arrivare alla messa a regime di tutta la riorganizzazione con l’obiettivo prefissato dai Sindaci che è quello della unica gestione e della unica tariffa dei servizi.
Il fatto di avere la consapevolezza che servirà un tempo maggiore per raggiungere l’obiettivo non svilisce la nostra azione. Infatti, i primi obiettivi che raggiungeremo sono quelli della economicità del servizio: un solo CdA, la chiusura delle 4 sedi periferiche attraverso una gestione sarà coordinata. Il 29 febbraio scorso è stato nominato il gruppo direttivo del nuovo organismo che è presieduto dal Sindaco di Corciano. Per l’ex provincia di Terni, vi fanno parte i Sindaci di Terni, Orvieto e Porano in rappresentanza dei piccoli comuni. Si è tenuto conto dei Sindaci dei due capoluoghi e dei Sindaci dei Comuni che sul proprio territorio hanno degli impianti, ed è il caso di Orvieto.
Parteciperò ai primi incontri con l’obiettivo di portare anche a livello regionale le peculiarità del nostro territorio con specifico riferimento all’ambiente e alla discarica; e per rimettere mano alla programmazione regionale dei rifiuti, partendo da quello esistente. L’AURI dovrà fare un piano regionale che abbracci le varie problematiche. Altro punto qualificante è la tariffa che dovrà essere la più univoca possibile”.