Il 14 gennaio Luigi Rotella, consigliere comunale di Porano Bene Comune , interpellava il sindaco per “
per sapere se non sia il caso non solo di adeguare ulteriormente la comunicazione sull’interruzione del traffico ma, soprattutto, di rendere ufficialmente transitabile e immediatamente fruibile la strada del “Pisciarello”. (Qui il testo integrale interepellanza Rotella) . Il vecesindaco Conticelli rispondeva informa articolata lascelta dell’Amministrazione per creare il minor diagio possibile alla popolazione (Qui il testo integrale della risposta Risposta vicesindaco Conticelli.).
Ma la risposta di Conticelli non ha soddisfatto Rotella, che ci invia un nuovo intervento, che segue.
“Il Vice Sindaco risponde all’interpellanza presentata il 14 gennaio 2016, sull’interruzione della viabilità nel centro storico di Porano. La risposta è illuminante. Prestare attenzione alle date e al contenuto.
Cominciamo dai fatti: il 27 novembre scorso il Consiglio Comunale e i cittadini presenti venivano informati “personalmente” dal Vice sindaco, che “era già stata predisposta l’Ordinanza Generale relativa alla limitazione del traffico veicolare e che sarebbe stata pubblicata a ridosso dell’inizio dei lavori”.
Nella risposta si sottolinea, con garbo e furbizia, la mia assenza a quella riunione. Come per dire: eri assente? Fattene una ragione, se non sei informato. Ma gran parte della popolazione, anch’essa assente, dunque, non avrebbe auto diritto a essere tempestivamente informata? E deve aspettare l’11 di gennaio per sapere che dopo due giorni (badate l’acume del solerte Vice, “nel rispetto dei termini”), la strada sarebbe stata chiusa? E deve addirittura aspettare il giorno dopo ll’inizio dei lavori (ossia lo stesso giorno della mia interpellanza) per apprendere che sarebbe stata attivata parzialmente la variante di via del Cunicchio?
Inoltre, il Vice, ci dice: “il provvedimento adottato”, ossia l’Ordinanza n.1 di lunedì 11 gennaio 2016, “debitamente pubblicizzata attraverso i vari canali mediatici della stampa e dei social network” prevedeva “l’assoluto divieto di transito in via del Cunicchio per via del fatto che “tale strada da molti anni è interdetta alla circolazione veicolare in quanto costituisce un percorso non idoneo alla viabilità”.
Ed aggiunge: il 14 gennaio, l’Amministrazione comunale “ha adottato l’Ordinanza n. 2 per consentire ai residenti e domiciliati della parte di territorio a valle dei lavori di avere un adeguato collegamento di andata/ritorno con la zona alta di Porano dove insistono i servizi più numerosi e importanti, consentendo di fatto il transito della suddetta categoria di utenti in Via del Cunicchio regolamentata a senso unico a scendere”.
Aggiunge infine (suppongo con cipiglio austero): “Pertanto, la zona a traffico limitato già esistente è stata allargata esclusivamente a coloro che, come residenti, hanno un’esigenza reale che va garantita e tutelata”.
Osservate. Il 14 gennaio. La stessa data in cui è pervenuta al sindaco la mia interpellanza per chiedere il ripristino a senso unico a scendere della stessa strada. Ma per tutti.
L’Amministrazione, invece, assume evidentemente l’idea (cui non era mai venuta prima, visti i precedente atti), e la trasforma in modo sconclusionato.
Ecco il finepensiero di chi governa Porano: i cittadini non sono uguali difronte alle regole. Divisi dall’orografia del territorio, chi sta a valle ha un diritto prevalente su chi sta a monte. Il codice della strada applicato alla bisogna: chi abita a valle dei lavori transita, chi abita a monte invece ha l’obbligo del divieto. Ma non è finita qui. Osservate ancora la perspicacia e il senso di responsabilità di chi amministra il bene pubblico. “L’amministrazione comunale”, asserisce il nostro Vice, “ha il principale e prioritario compito di tutelare la sicurezza dei suoi cittadini rispetto a un tracciato che non possiede tali requisiti.”
Se non si trattasse di cose serie verrebbe la voglia di ridere. Una delle due. La strada del Cunicchio è sicura, o non lo è?
Se è sicura dovrebbero poterla transitare tutti, se non è sicura, perché mettere a rischio coloro, e solo quelli, che risiedono a valle dei lavori?
Non sarebbe stato meglio per tutti mettere in sicurezza, con i necessari lavori di manutenzione, la strada del Cunicchio?
Non aspettiamoci una risposta: la conosciamo già. Purtroppo.
Luigi Rotella”-.
Fin qui tutta storia. Della rispsosta sembra che non ci sia bisogno, comunque siamo a disposizione.