ORVIETO Un arresto e 4 denunce a piede libero. E’ questo il bilancio della compagnia dei carabinieri di Orvieto a seguito di controlli mirati alla prevenzione dei reati contro il patrimonio commessi in particolare da pregiudicati che arrivano da fuori provincia o anche fuori regione. A finire in manette è stato un 46enne pregiudicato romeno senza fissa dimora che, controllato mentre si aggirava in serata a Fabro, è risultato destinatario dall’ottobre scorso di un ordine di carcerazione emesso nei suoi confronti dal tribunale di Civitavecchia. L’uomo, che deve scontare una pena residua per limitazione al diritto d’ingresso e di soggiorno per motivi di ordine pubblico, è stato portato al carcere di Orvieto. Altri due equipaggi, invece hanno bloccato 4 “ladri in trasferta”.
I militari, avvisati dalla centrale operativa dell’Arma di Orvieto, hanno controllato alcune persone sospette che si erano allontanate dalla chiesa parrocchiale della frazione di Gabelletta. Sono state bloccate presso la strada dell’Arcone a bordo dell’utilitaria nera sulla quale cercavano di dileguarsi.
Sul veicolo, oltre al conducente, un 24enne serbo, i carabinieri hanno identificato anche 3 donne con età dai 21 ai 46 anni, due della stessa nazionalità dell’autista e la terza romena. Dalle successive verifiche i militari hanno accertato che le 3 donne, tutte in stato di gravidanza ed una addirittura all’ottavo mese, insieme al giovane serbo avevano tentato di forzare la porta della canonica della chiesa con un cacciavite e, solo perché notate da alcuni operai che poi avevano chiamato il “112”, avevano desistito dall’ignobile azione criminosa dandosi frettolosamente alla fuga.
Sulla porta dell’abitazione del parroco i militari hanno infatti rilevato i segni di effrazione procurati dai quattro malviventi che venivano denunciati in stato di libertà per tentato furto aggravato in concorso. Tutti i 4 componenti del gruppo erano già gravati da numerosi precedenti penali per reati contro il patrimonio, l’uomo in particolare era già stato denunciato per rapina, furto e rissa.
Nei loro confronti, costituenti una vera e propria “batteria romana” in quanto tutti provenienti dal campo nomadi della Capitale di via Salone, è stata applicata la misura di prevenzione del divieto di fare rientro nel Comune di Orvieto per la durata di tre anni. Il serbo è stato inoltre sanzionato per guida senza patente in quanto mai conseguita in Italia ed il veicolo veniva sequestrato per il mancato aggiornamento della carta di circolazione del passaggio di proprietà.
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