Ormai la raccolta differenziata “porta a porta” riguarda tutto il territorio orvietano e i paesi intorno.
La sfida lanciata dall’Amministrazione comunale di Orvieto e dalle altre dell’Orvietano è di raggiungere e superare i 65% di differenziata entro quest’anno. Orvieto, in queste prima settimane è già al 53%.
Differenziare con impegno e convinzione e pazienza è l’unica soluzione giusta per una regione di 800mila abitanti, che non ha bisogno di inceneritori e discariche. La tecnologia può portarci in tempi ragionevoli a trasformare tutti i nostri rifiuti, nonostante le continue tensioni che si accentrano intorno alla discarica Le Crete, che potrebbe costituire il materiale di un’attività industriale significativa. Ormai la popolazione dell’Orvietano dà per scontato il NO alla discarica e non si torna indietro rispetto a un dato culturale che si è così rapidamente radicato.
Soltanto pochi anni fa ancora si discuteva non soltanto dell’innalzamento del secondo calanco, dato per certo, ma dell’apertura di un terzo calanco. Alla spinta per arrivare a questo scempio corrispondeva intanto il rallentamento della raccolta differenziata, allora la più bassa dell’Umbria.
Ci sono molti che hanno memoria corta e oggi sono paladini del No all’ampliamento del secondo calanco, tentando anche di cavalcare qualche caduta dell’assessore regionale Cecchini, ma che ieri, quando governavano, erano a favore dell’ ampliamento sia del secondo che del terzo calanco. Tanti a destra, qualcuno anche dall’altra parte.
Non facciamo nomi, segnalare il peccato è sufficiente, e quando si perdona si deve anche dimenticare. Non lo ha fatto però la presidente Marini che intervistata da Antonello Romano all’interno del format Meteo weekend ha presentato con chiarezza la politica regionale sui rifiuti, senza scordarsi del clima di quei giorni di qualche anno fa, ai tempi del terzo calanco, stoppato da Leoni, Germani e Gialletti, Concina collaborativo, che organizzarono contro l’apertura del terzo calanco un’azione comune che confuse ulteriormente le incertezza di destra e sinistra e pose un ostacolo che bloccò la scelta, avviata a una probabile approvazione.
Interessante l’intervista di Antonello Romano alla presidente Marini, che abbiamo estratto dal suo Meteo di questa settimana e vale un “ritorno”.