ORVIETO I cinque bidoni sono stati consegnati il 7 gennaio ma, da allora, stanno ancora aspettando di iniziare la differenziata. Succede a Tordimonte, frazione del Comune di Orvieto, dove le famiglie, come nel resto del territorio dove è scattata la nuova raccolta prevista dall’Ati 4, si sono viste consegnare a casa i contenitori per dividere le varie qualità di rifiuto con tanto di kit in cui, insieme alle istruzioni, si annunciava l’avvio l’11 gennaio.
E’ passato più di un mese ma alcuni residenti continuano a buttare tutto nel bidone indifferenziato fuori casa. Dalla Cosp, l’azienda che si occupa del servizio, hanno spiegato che, se per accedere all’abitazione c’è una strada privata, per legge, non possono entrarvi.
Ma allora – è la domanda che si pongono le famiglie della zona – i bidoni che ci sono stati consegnati a fare? Solo per ingombrare in casa? Quesiti più che legittimi a cui la Cosp è comunque disponibile a dare risposta, valutando ogni singolo caso e mettendo a disposizione il numero verde: 800 05 55 05.
Intanto, nel resto del territorio, si fa la conta di chi differenzia di più. E fra tutti i Comuni del comprensorio, il più virtuoso è Porano con l’82,53%. Dai dati, trasmessi mensilmente dalla Cosp Tecno Service all’Ati 4, emerge che la percentuale di raccolta differenziata a fine gennaio si attesta al 63,32%, con un ottimo +4,15% rispetto a dicembre 2015. “Risultati estremamente positivi – commenta l’azienda – considerato il particolare periodo dell’anno (storicamente il mese di gennaio è sempre quello con la maggiore produzione di rifiuti) e soprattutto della recente estensione della raccolta porta a porta nelle aree esterne al centro storico di Orvieto, che si è già attestata dopo poche settimane di servizio al 48,62%”.
Andando nel dettaglio dei singoli Comuni, sono ancora Porano (82,53%) e Attigliano(81,42%) a rappresentare l’eccellenza, insieme con Avigliano (79,29%) e Penna (76,82%). Incrementi positivi anche per alcuni comuni in cui la raccolta differenziata è stata avviata da poche settimane e che stanno rispondendo bene, come Alviano, che passa dal 57,76 al 70,03%, o Acquasparta, che fa registrare un +5% dal 66,36% di dicembre al 71,15% di gennaio.
Bene anche Guardea, che si attesta sul 67,54% (quasi il 5% in più in un mese). Continuano i trend positivi anche comuni come Baschi, passato dal 66,97% al 69,26 (prima dell’avvio del servizio era al 21%), Allerona, che arriva al 67,84% (a dicembre era al 65,41%, prima dell’avvio del servizio era al 21,22%), e Sangemini che raggiunge quota 74,82% dopo che a dicembre si era fermato al 66,88%.
In tutto sono ben 19 i Comuni che superano il 65%, ovvero la quota minima stabilita per legge. Un dato positivo – conclude COSP – e che fa ben sperare anche per il futuro: l’inversione di rotta di fine 2015 non era stato un caso e i cittadini in queste settimane hanno dato prova della loro grande sensibilità ambientale.
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