Egregio Direttore,
vorrei il Suo parere su alcune riflessioni concernenti il problema del traffico e della sosta delle auto in Orvieto.
I possessori di automobili, se non altro perché lo prevede il codice della strada e perché pagano la tassa automobilistica, hanno il diritto di circolare e di sostare sulle aree pubbliche di circolazione.
Tale diritto è soggetto a limitazioni per esigenze pubbliche o anche per esigenze private tutelate dalla legge (per esempio i passi carrabili).
Le limitazioni non possono essere arbitrarie, cioè secondo il capriccio dell’autorità pubblica, ma adeguatamente motivate.
La circolazione e la sosta delle auto nel centro storico di Orvieto, così come oggi avviene, impedisce la ottimale fruizione, da parte dei residenti e dei visitatori, di quella che è una cittadina monumentale che conserva in gran parte le caratteristiche medievali della rete stradale.
Quindi si ipotizzare quanto segue:
- a) limitare la circolazione delle auto private alle esigenze dell’assistenza ai malati, ai disabili e ai vecchi, alla manutenzione dei fabbricati, al rifornimento delle abitazioni e dei negozi, all’entrata e all’uscita dalle rimesse e dagli spazi di sosta privati;
- b) istituire posti a pagamento riservati agli abbonati nelle zone meno pregiate del centro storico;
- c) garantire a chi non vuole o non può usufruire di rimesse pubbliche e private o di posti auto a pagamento la sosta gratuita ai piedi della rupe collegando i parcheggi suburbani al centro storico con mezzi gratuiti.
I costi di tale operazione potrebbero essere abbondantemente coperti con un biglietto d’ingresso al centro storico (quello vero, cioè quello monumentale) a carico dei turisti. Così ci toglieremmo anche il sospetto di essere più stupidi dei Bagnoresi.
Distinti saluti. Pier Luigi Leoni
Carissimo Pier Luigi, ti ringrazio per il tono formale, ma permettimi di superarlo.
Sono sostanzialmente d’accordo con te. Ma c’è da definire con attenzione quali siano gli spazi “meno pregiati”, che comunque non devono alimentare il traffico.
È il finanziamento del punto C che mi sembra più complicato.
Tutti a scrivere quanto è bravo il sindaco di Bagnoregio, ma se si ponesse una tassa di accesso alla città monumentale, quindi alla Rupe, anche con la funicolare gratis, gli operatori turistici, i commercianti e anche i mendicanti si ribellerebbero con tale veemenza da scoraggiare qualsiasi tentativo in questo senso.
Mentre mi sembra più fattibile organizzare parcheggi ai piedi della rupe per chi usa raramente l’auto o non vuol pagare lo stallo, gratuiti per la sosta e per quella parte di linea urbana che porta dalla Rupe al parcheggio.
Importante è rendersi conto che Orvieto è bella, godibile, economicamente preziosa se liberata dal traffico. Le idee per risolvere il problema si possono sperimentare, verificare, cambiare. Il fatto incontrovertibile è che il Centro storico quello è e quello rimane, mentre le auto crescono di numero con continuità. I due dati di fatto sono inconciliabili.
Un abbraccio. Dante Freddi