di Dante Freddi
Scartabellando la cartella di fine anno che l’Amministrazione offre alla stampa per conoscere l’attività del Comune, “Identità e territorio”, gruppo consiliare di destra della città di Orvieto, ha scoperto che nel 2015 sono state emesse 10.572 multe rispetto alla media di 7.720 del triennio precedente.
Se ne trae una conclusione, gravissima in ogni caso: il reato che prevede la multa, nella quasi totalità divieto di sosta o mancato pagamento dello stallo è in significativo aumento, segnalando così una tendenza a non rispettare le regole della convivenza civile.
Oppure che gli orvietani hanno sempre gli stessi comportamenti, ma che in passato era più difficile rilevarli, per qualche motivo. Oppure ancora che le auto erano al loro posto, ma tutti sappiamo che non era così, de visu.
La reazione normale dovrebbe essere la soddisfazione per la maggiore efficienza raggiunta nel reprimere un reato rilevato e successivamente sanzionato.
Sicuramente le migliaia di cittadini e turisti che pagano il parcheggio la pensano così, perché una città ordinata e il rispetto delle leggi sono da perseguire con ogni sforzo, destra o sinistra che sia.
Il caso della vituperata multa alle 6 del mattino, emessa perché la macchina che pulisce e lava la strada non può svolgere il suo lavoro, oppure l’auto lasciata in seconda o terza fila davanti al palazzo del Capitano del Popolo, pur con disponibilità di stalli, sono riportati dai due consiglieri come vessazioni, ma sono in realtà schiaffi a chi è corretto, sono l‘affermazione arrogante del furbo sul coglione.
L’auspicio è che il multato venga educato dalla riprovazione degli orvietani e dalla multa dei vigili, fino alla completa condivisione della morale che vige nella comunità e alla conseguente diminuzione delle contravvenzioni, perché calano i reati e non i controlli e le sanzioni.
Tutto questo ragionamento mi sembra lineare e normalmente condivisibile.
Denuncia un atteggiamento generale di mancato rispetto della legge applicato alla viabilità e alla sosta, alla vivibilità della città.
Risulta ancora più riprovevole quindi che due rappresentanti eletti dal popolo, di cui purtroppo dobbiamo con tristezza fare i nomi, perché recidivi in questi atteggiamenti, Luciani e Olimpieri, consiglieri comunali, scrivono che :
“Ormai è chiaro a tutti: Germani, il PD e le “stampelle” stanno destrutturando ed impoverendo la città attraverso i soliti strumenti che da sempre usa la sinistra: togliere con ogni mezzo i soldi dalle tasche dei cittadini, per poi usarli per gestire e consolidare il potere e ramificare le clientele. In una città con tutti i numeri in negativo, l’unico dato in controtendenza è il + 28% delle multe. Complimenti!”.
Ci piace l’immagine di Germani Sceriffo di Nottingam che spenna i poveri automobilisti per irrobustire il suo potere e ramificarlo tra pedoni e ciclisti, con i suoi sgherri guidati dal Comandante che braccano Robin Hood (certamente Olimpieri) difensore dell’automobilista povero, del libero parcheggiatore, del sostenitore della libertà d’uso del suolo pubblico, che altrimenti non sarebbe pubblico. E poi il fido Luciani, ex responsabile delle guardie che…
Basta, ho iniziato un discorso serio e questi mi costringono sempre alla farsa.