L’assessore Gnagnarini ha preso sul serio, come è giusto, le critiche espresse nel comunicato delle organizzazioni sindacali ed ha diffuso una suo documento in cui risponde punto per punto ai sindacati, rilevando che le posizioni sono più vicine di quanto sembri. Insomma, secondo Gnagnarini, dopo questa risposta, quasi un altro passo nel confronto, basta mettere in pratica la riorganizzazione e verificarne la validità.
DICHIARAZIONE ASSESSORE GNAGNARINI
Dall’esame del contenuto del comunicato stampa diramato ieri dai sindacati del Comune di Orvieto osservo come, nella sostanza, le distanze tra Amministrazione e sindacato siano meno marcate di quanto finora rappresentato.
- Prima le esigenze dei cittadini: non è solo la posizione dell’Amministrazione, ma anche quella dei dipendenti del Comune di Orvieto. (Si concorda)
- Ed è per questo che non ci piace questa riorganizzazione, perché non migliora i servizi per la cittadinanza. Anzi. (Si tratta di una opinione che rispettiamo, ma che confidiamo possa mutare in positivo
- Da tempo OOSS, RSU e tutto il personale, con un atteggiamento di aperta collaborazione, chiedevano una riorganizzazione dell’ente, consapevoli del fatto che esistono delle criticità nell’attuale organizzazione amministrativa e del lavoro. (Si concorda)
- Di fatto però questo nuovo modello non produrrà i risultati sperati. (Si tratta di una opinione che rispettiamo e che confidiamo possa mutare in positivo)
- Chi meglio di un dipendente di un ente locale, a diretto contatto con la gente come il Comune, può capire le reali esigenze della cittadinanza? Molti di noi si trovano tutti i giorni ad ascoltare le richieste dei nostri concittadini, spesso le loro problematiche, e più spesso ancora siamo chiamati a dare loro una risposta, in tempi certi e brevi. E non dimentichiamo che siamo noi stessi cittadini e lavoratori con una dignità. Perché se è pur vero che ci sono i casi che fanno scandalo e clamore, non è possibile fare di tutta l’erba un fascio. (Si concorda, ma l’autogestione non è prevista)
- Attorno a questa riorganizzazione è stata creata una grossa aspettativa a livello mediatico, sia all’interno che all’esterno dell’ente, a cui non è stato dato alcun seguito, anzi i servizi e gli uffici che offrono quotidianamente servizi ai cittadini come anagrafe e tributi vengono depotenziati, e questo vorrà dire più attese e file agli sportelli, più lungaggini ecc..
( Si tratta di una unità in meno all’anagrafe mentre una in più è stata assegnata al nuovo sportello informativo sui bandi e le opportunità delle politiche comunitarie, peraltro richiestoci da varie mozioni discusse in Consiglio comunale. Inoltre le due unità in meno ai tributi sono state assegnate una all’Ufficio controllo di gestione e auditing – impostoci dalla legge e la cui mancanza ci era stata rilevata dalla Corte dei Conti, l’altra unità è stata assegnata all’ufficio Sport che era completamente scoperto. Le file agli uffici comunali, fenomeno per la verità che non riguarda il Comune di Orvieto, si evitano, eventualmente, attraverso la digitalizzazione delle pratiche su cui, peraltro, si incentra la riorganizzazione varata da questa Amministrazione.
- Questa riorganizzazione non migliora i servizi manutentivi, la viabilità, le strade, la gestione dei cimiteri così come la vigilanza e la sicurezza sul territorio. (Di fatto non cambia nulla in questi settori). (I servizi manutentivi possono essere migliorati attraverso maggiori risorse umane e maggiori fondi da dedicare. Attualmente non sono possibili assunzioni di personale, mentre i fondi a disposizione dal 2016, come annunciato in altra sede, saranno di maggiore entità.)
- In questi ultimi anni sono stati giustamente reinternalizzati alcuni servizi e i dipendenti hanno sempre dato la loro disponibilità ai cambiamenti, gestendo anche le emergenze e adattandosi alle diverse situazioni, ottenendo peraltro ottimi risultati, come nel caso dei parcheggi. (Si concorda)
- Da anni come organizzazioni sindacali chiediamo la formazione del personale, l’adeguamento delle competenze, l’aggiornamento delle dotazioni informatiche hardware e software. Ben vengano tutte queste innovazioni, ma con il reale coinvolgimento dei dipendenti. (La formazione , così come l’aggiornamento del sistema informatico costituisco due dei tre pilastri sui cui si articola il provvedimento riorganizzativo approvato dalla Giunta)
- Questa riorganizzazione non parte dal basso, dal lavoro quotidiano di ognuno di noi, ma è calata dall’alto, crea ulteriori posizioni apicali, più comandanti e meno soldati.
Invece dell’aumento delle PO, in controtendenza ad altre realtà umbre e nazionali, avremmo preferito che si ricorresse ad altre figure di responsabilità, che di fatto già esistono, più snelle e meno onerose economicamente.
( Rispetto alle 10 posizioni organizzative attuali ne sono state previste solo 2 in più che corrispondono ai due nuovi servizi strategici introdotti ovvero quello del turismo e politiche comunitarie e quello dell’informatizzazione dell’Ente. Ciò non comporta alcun onere aggiuntivo per il Comune di Orvieto in quanto le indennità previste sono già ricomprese nel fondo speciale che viene ripartito tra tutti i dipendenti. Si concorda che esistono già figure di responsabilità inquadrate nelle categorie (D), ma sono così tante che superano persino il numero totale degli uffici da ricoprire. Avremmo una organizzazione fatta di tutti capufficio di se stessi.
- Sindaco e giunta fin dall’inizio del loro mandato avevano sbandierato che la riorganizzazione sarebbe stata frutto di una condivisione e di una partecipazione con i sindacati e i dipendenti e di fatto le OO.SS. e le RSU avevano espresso la propria disponibilità ad un confronto proficuo e costruttivo.
L’Amministrazione ha preferito invece andare avanti da sola, facendo passare per un traguardo “storico” quella che di fatto è una “scatola vuota” che non rivoluziona nulla ma lascia irrisolti i reali problemi dell’ente.
( Diversamente da quanto affermato la condivisione e la partecipazione si è svolta, è stata verbalizzata ed è agli atti).