Il Centro Studi “Città di Orvieto” ha presentato ieri i risultati conseguiti e le prospettive per il prossimo anno. L’aspetto rilevante, quello su cui ha insistito il presidente Tonelli, aver riconquistato la fiducia della città, con un bilancio della gestione corrente in attivo, l’’ incremento delle convenzioni e dei rapporti di collaborazione con università ed altri enti scientifici e formativi, con la attività del “Cenacolo”, che ha creato l’atmosfera per un rapporto di “comunione” e di crescita culturale condiviso con la città. La presentazione dei progetti già avviati ed in programma per il 2016 creano condizioni di tranquillità, una base ormai consolidata, ma è il momento di spingere e cercare nuove collaborazioni nazionali e internazionali e soci che aiutino a sostenere un salto che la dirigenza del CSCO sente di dover spiccare.
Al di là dell’esiguo bilancio, in termini numerici, il CSCO alimenta un giro economico consistente e che potrebbe moltiplicarsi rapidamente con po’ di collaborazione di aziende ed enti e l’allargamento della base societaria. Un nuovo obiettivo da raggiungere.
Segue la nota diffusa dagli uffici stampa di Comune e di CSCO che presenta, tra l’altro, l’intera relazione del presidente Tonelli.
Ad un anno dalla presentazione del progetto di rilancio del Centro Studi “Città di Orvieto”, finalizzato alla crescita delle competenze di chi vive ad Orvieto per innescare processi virtuosi di crescita e sviluppo basati sulla cultura, questa mattina, presso l’Aula Magna di Palazzo Negroni (nuova sede del CSCO), si è tenuta l’annunciata conferenza stampa di presentazione del lavoro svolto dall’ente formativo nel corso del 2015 per restituire piena operatività alla struttura, a stabilizzare il bilancio, a consolidare e sviluppare il “portfolio” delle relazioni, dei rapporti di collaborazione. Presentati anche le attività e i progetti già avviati dalla Fondazione e quelli che vedranno la luce nel corso del 2016.
Sono intervenuti il Sindaco, Giuseppe Germani, il Presidente della Fondazione Centro Studi Città di Orvieto, Matteo Tonelli e gli altri componenti del Consiglio di Amministrazione: Stefano Paggetti, Gianluca Polegri, Antonio Rossetti e Tiziana Tafani la quale, in apertura ha ricordato il contributo di umanità e di scienza di Luca Coscioni a dieci anni dalla scomparsa.
Parlando delle attività del CSCO il Sindaco, Giuseppe Germani ha affermato: “abbiamo ridato forma e lavoro a un’entità come il Centro Studi, che nel 2015 è risorto e ha dimostrato che la città ne ha bisogno insieme ai suoi asset, solo se progetta e programma insieme può far uscire dalla difficoltà. Chiudiamo il 2015 con un buon avanzo di gestione, a questo hanno contributo il Comune ed altri asset che operano intorno al CSCO. Siamo soddisfatti di quanto fatto fin qui, da questi risultati dobbiamo riprogrammare il 2016. Nel 2015 è stato dato il via al trasferimento del Centro Studi presso Palazzo Negroni che l’Amministrazione Comunale ha messo a disposizione individuandolo come sede ideale per le varie attività formative; operazione non ancora conclusa e in fase di completamento. Posso anzi dire che, per talune specifiche tipologie di attività, il Centro Studi Città di Orvieto potrebbe in futuro usufruire di alcuni altri spazi presenti nella nostra città; non ultimi, qualora riuscissimo a mettere a disposizione le risorse necessarie, anche quelli esistenti nel complesso della Biblioteca Comunale con la quale vorremmo creare un collegamento”.
“I corsi e le collaborazioni attivati in questo primo anno di lavoro dopo il rilancio della struttura – ha aggiunto – hanno visto particolarmente impegnata la Fondazione per il Centro Studi, di cui ringrazio il Presidente, tutto il CdA e l’intero staff per quanto concretizzato, in una azione di promozione del Centro ad ampio raggio, intercettando non solo il mondo accademico ma anche quello della scuola, delle professioni e dei mestieri. Il CSCO ci ha dimostrato che per la formazione post universitaria c’è tantissimo spazio, ciò ci dimostra che il mercato c’è e dobbiamo creare le condizioni per prenderlo. Questa capacità di stare attivamente all’interno delle realtà e dei bisogni formativi espressi anche dal territorio oltre che dal mondo accademico nazionale ed internazionale, sicuramente è ancora da implementare, tuttavia ci permette di riprogettare future opportunità di sviluppo che prevedono collaborazioni con l’Università di Perugia, proprio come si è iniziato a fare con la sottoscrizione dei primi due protocolli d’intesa. Speriamo di valorizzare queste caratteristiche del Centro Studi anche attraversi i bandi pubblici, rispetto ai quali ci sono risorse pubbliche grazie allo strumento delle ‘Aree Interne’. Ci sono anche le altre risorse intrinseche di questo territorio. Attualmente siamo nella fase della predisposizione dei progetti concreti che hanno l’obiettivo di Creare Lavoro e abbattere la disoccupazione giovanile”.
A tracciare un puntuale bilancio delle attività svolte e dei risultati conseguiti nell’adempimento del mandato conferito al CdA dal Comune, quale Ente Fondatore, è stato il Presidente Matteo Tonelli, il quale ha sottolineato che quello appena trascorso è stato un anno di lavoro intenso e paziente, finalizzato a restituire piena operatività alla struttura, a stabilizzare il bilancio, a consolidare e sviluppare il “portfolio” delle relazioni, dei rapporti di collaborazione, delle attività e dei progetti della Fondazione.
“L’azione del CdA – ha detto – è stata conforme alle ‘linee guida’ del programma di rilancio e consolidamento presentato un anno fa: il CSCO inteso come fattore di crescita e sviluppo di Orvieto e dell’Orvietano; l’economia della conoscenza come asset fondamentale per lo sviluppo locale; una ‘governance’ sinergica ed una attiva collaborazione tra i vari soggetti dello sviluppo; una gestione delle risorse rigorosa, oculata e trasparente.
I risultati raggiunti, a cominciare dall’effettivo rilancio dell’istituzione culturale e formativa, sono stati resi possibili dal concorso di diverse componenti: l’impegno profuso dal Consiglio di Amministrazione, che ‘a titolo di volontariato’, ha lavorato come una squadra coesa ed affiatata; le scelte operate dall’Amministrazione Comunale che ha concretamente dimostrato di considerare il Centro Studi come un asset strategico per la crescita culturale, sociale ed economica di questa Città, affidando alla Fondazione CSCO una nuova sede a Palazzo Negroni e tornando ad investire risorse per lo sviluppo delle attività; il lavoro e la dedizione dei dipendenti del Centro Studi”.
“Fra i traguardi conseguiti – ha rimarcato Tonelli – va annoverato quello, certo non secondario, ‘di aver riconquistato la credibilità e la reputazione che devono essere propri al CSCO, tornato così ad essere considerato un interlocutore affidabile e credibile nelle dinamiche di ‘governance’ socio-culturale di Orvieto’.
Nel 2015 sono stati stipulati numerosi accordi di cooperazione e convenzioni con Enti Pubblici ed organizzazioni culturali, scientifiche e formative, allo scopo di ricostituire ed incrementare il ‘portfolio’ di relazioni e collaborazioni del Centro Studi. Di particolare rilievo la nuova convenzione che, nel marzo scorso, ha ricostituito il CERSAL (Centro di ricerca e formazione per la salute unica e l’alimentazione), ampliandone sensibilmente la sfera d’azione alle sfide della ‘salute globale’. Da sottolineare, inoltre, la ripresa delle relazioni con l’Università degli Studi di Perugia che, oltre ad essere parte attiva del CERSAL nel cui Consiglio Direttivo siede come Coordinatore lo stesso Rettore Prof. Franco Moriconi, svolgerà attività di studio, di ricerca ed alta formazione presso il Centro Studi, in virtù di un ‘accordo quadro di collaborazione’ con il Dipartimento di Economia che prevede, tra l’altro, l’implementazione di un modello econometrico applicato all’economia del territorio. Completano il panorama le convenzioni con l’ONAP (Osservatorio Nazionale Abusi Psicologici) con cui si sta lavorando a corsi di alta formazione a carattere residenziale, l’ISIA Design di Roma (Istituto Superiore delle Industrie Artistiche) in vista di un Master in Digital Cultural Heritage Design System, la Confartigianato di Terni per attività di formazione professionale, il Centro Studi Ridolfi dell’Ordine degli Architetti per attività di formazione continua rivolta alle professioni tecniche”.
“Un’attenzione particolare – ha proseguito il Presidente del Centro Studi – è stata rivolta al dialogo con le associazioni cittadine che, come la Fondazione CSCO, operano in ambito culturale e sociale, con il proposito di pervenire ad una condivisione delle attività ed un migliore e più efficace coordinamento collaborativo.
I rapporti di collaborazione con le Università Statunitensi rappresentano un settore particolarmente rilevante delle attività del Centro Studi. Nel corso del 2015 sono stati rinnovati e consolidati i rapporti con la University of Arizona e la Kansas State University, i cui programmi di studio in Italia, riconosciuti dal Ministero dell’Istruzione Università e Ricerca, hanno la propria sede legale ed operativa presso il CSCO. L’attività dell’University of Arizona ha visto un incremento con il programma ‘parallelo’ sostenuto dalla Dorrance Family Foundation. La KSU ha aggiunto un semestre autunnale al tradizionale programma primaverile, raddoppiando così le presenze di propri studenti nell’anno. Nello scorso mese di gennaio è iniziato il primo corso del Saint Anselm College, un prestigioso ateneo cattolico del New Hampshire. In estate si aggiungerà la Fitchburg State University del Massachusetts e torneranno gli studenti della Florida Atlantic University. Il numero complessivo degli studenti americani è aumentato dai 171 del 2014 ai 234 del 2015, per ascendere ulteriormente ai 286 iscritti ai corsi del 2016.
Il Centro Studi ha promosso occasioni d’incontro degli atenei USA con istituzioni culturali e formative del territorio (Università degli Studi di Perugia, CNR – IBAF di Porano, CERSAL) e sta programmando la partecipazione di studenti e docenti alla realizzazione di progetti congiunti che avranno l’Università di Perugia come uno degli attori principali.
Particolarmente intensa e variegata è stata l’attività culturale organizzata nell’ambito de ‘IL CENACOLO’ (convegni, incontri, presentazione di libri) ed ospitata e patrocinata dalla Fondazione CSCO. Importanti presenze hanno animato dibattiti di spessore, a cominciare da Barilla For Food in occasione della Giornata sull’educazione finanziaria, per passare alle nuove professioni, con il Lobbysta Bistoncini, alla cultura del leggere, con Stefano Adami e Giulio Perrone, fino a tempi ostici come il rapporto dei cittadini con la burocrazia, che abbiamo affrontato con il prof. Celotto, attuale consigliere del Ministro per i rapporti con l’Unione Europea”.
“Anche i risultati della gestione economica – ha continuato Tonelli – sono contrassegnati da un segno positivo. Il bilancio della gestione corrente ha rappresentato già per il 2014 una situazione economica equilibrata. Nel 2015 il risultato positivo della gestione corrente si è manifestato con un ‘utile di esercizio’ superiore ai ventimila euro e dimostra che le risorse generate direttamente dalle attività ordinarie consentono alla Fondazione CSCO non solo di sostenere agevolmente i costi annui di gestione, ma anche d’intervenire in misura significativa sul pagamento della quota annuale d’indebitamento pregresso.
Il Consiglio di Amministrazione ha ritenuto doveroso regolamentare alcuni aspetti importanti della vita del CSCO. Sul sito www.orvietostudi.it sono consultabili e scaricabili: l’avviso pubblico per la formazione di un elenco di tutti gli operatori del comparto ricettivo che ne faranno richiesta; il regolamento per l’iscrizione all’elenco dei fornitori per tutte le categorie merceologiche d’interesse; il regolamento per l’uso delle aule e dei servizi da parte di soggetti terzi; il regolamento per la concessione del patrocinio e dell’uso del logo della Fondazione CSCO”.
“Nel 2016 – ha sottolineato – l’impegno del Centro Studi si concentrerà sulla realizzazione di programmi di alta formazione a carattere residenziale (Master ISIA in Digital Cultural Heritage Design System; corsi CERSAL ed ONAP), corsi di formazione (Visual Storytelling; Lettering – Espressione tipografica; Scrittura creativa in collaborazione con l’Istituto d’Istruzione Superiore Artistica Classica Professionale di Orvieto); convegni ed incontri (convegno sulla figura storica dell’orvietano Lodovico Negroni; ‘Giornata della Legalità’; ‘Giornata dell’Educazione Finanziaria’ – 2^ edizione); progetti scientifici e formativi (Progetto ‘Scuola Orvietana per le Arti e i Mestieri’, presentato nell’ambito della progettazione dell’Area Interna pilota Sud Ovest Orvietano; ‘Cuore di Sport Giovani Orvieto’, campagna di screening cardiologico e studio epidemiologico per la diagnosi precoce di patologie cardiovascolari occulte, promossa dal Centro Studi e finanziata con il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Orvieto; realizzazione di un ‘corto’ sul Corteo Storico con la tecnica del Visual Storytelling; realizzazione ed applicazione di un modello econometrico applicabile all’economia del territorio, in collaborazione con il Dipartimento di Economia dell’Università degli Studi di Perugia”.
Il Presidente Tonelli ha poi concluso l’articolata relazione pronunciata a nome del CdA affermando che “si deve iniziare una stagione nuova. Il Centro Studi merita di essere fattivamente sostenuto per essere messo in condizione di realizzare i progetti in programma e gli altri che saranno elaborati e per consentirgli di svolgere sul territorio quel ruolo di catalizzatore e promotore di tutte quelle attività in grado di sviluppare una vera ‘economia della conoscenza’. Perché tutto questo possa realizzarsi, il Centro Studi necessita degli strumenti indispensabili e, quindi, di risorse umane a supporto scientifico ed operativo, risorse finanziarie, tecniche e tecnologiche. Il nostro disegno è quello di attivare un ciclo virtuoso, incrementando e sviluppando attività in grado di generare risorse a diretto vantaggio del Centro Studi, in modo da rendere più solida la sua situazione patrimoniale, ma anche a vantaggio di tutta la Città. Abbiamo bisogno di risorse, ma soprattutto del sostegno di questa Città, delle sue Istituzioni e dell’intera comunità locale”.