Riceviamo e pubblichiamo
Sulla Geotermia Brega ci mette il punto: “Lavoriamo per dare giusto riconoscimento a richieste dei cittadini”
A Castel Giorgio è il giorno delle nuove speranze sul futuro della realizzazione dell’impianto geotermico. Le parole del presidente della Seconda Commissione dell’Assemblea legislativa della Regione Umbria, Eros Brega, intervenuto nell’affollata riunione pubblica organizzata dal Circolo del Partito democratico di Castel Giorgio, hanno tracciato una rotta chiara verso quelle che potranno essere le intenzioni del Consiglio regionale umbro in merito alla questione geotermia.
Nel luogo simbolo dell’area artigianale La Torraccia, dove è stata progettata la realizzazione dell’impianto, tantissime persone provenienti da Castel Giorgio e dai comuni limitrofi hanno manifestato, al fianco delle istituzioni intervenute, la loro contrarietà a un progetto che stravolgerebbe le peculiarità di un vasto territorio compreso tra Umbria e Lazio.
A raccogliere l’appello contrario dei cittadini e ad evidenziare la trasversalità di una battaglia per il bene delle comunità che vivono nell’area dell’Alfina sono stati i sindaci di Castel Viscardo, Daniele Longaroni, di Allerona, Sauro Basili, di Acquapendente, Alberto Bambini e il presidente del Consiglio Comunale di Orvieto, Angelo Pettinacci. Chiara e netta l’opposizione al progetto del Partito democratico di Castel Giorgio, dell’Orvietano e della Provincia di Terni negli interventi di Simone Cinque e Raffaele Fiani per il Pd locale, Andrea Scopetti segretario di Orvieto e Carlo Emanuele Trappolino segretario del Ternano.
Fondamentale, come ribadito da tutti, il ruolo svolto in questi anni dai comitati per la salvaguardia del territorio che sono stati rappresentati dal Professor Roberto Minervini nell’intervento che ha aperto l’incontro. Minervini ha ripercorso le tappe dell’impegno civico ponendo al presidente Brega la necessita che in questa fase tutta la Regione Umbria sia dalla parte dei cittadini per il bene comune.
A confermare la vicinanza e l’impegno personale alle comunità dell’Alfina è stata l’Onorevole del Partito democratico, Alessandra Terrosi. La parlamentare, ricordando la sua intensa attività al fianco dei cittadini e dei comitati locali, ha voluto rappresentare quanto è alto il pericolo che corre il territorio di fronte alla realizzazione dell’impianto. “Una minaccia da scongiurare e combattere”, ha detto Terrosi, nell’intenzione di salvaguardare “l’agricoltura, l’ambiente, il turismo, le peculiarità territoriali e le prospettive di sviluppo compatibile dell’intera area. Soprattutto per salvaguardare il futuro di tutti noi e dei nostri figli”.
Diretto e schietto il presidente della Seconda Commissione dell’Assemblea legislativa della Regione Umbria, Eros Brega il quale ha aperto il suo intervento ringraziando: “chi fino a oggi ha avuto la forza di resistere. Tutte quelle persone, comitati, partiti politici e istituzioni che hanno tenuto alta la tensione”. Non è mancata la stoccata ai vertici dell’Itw-Lkw, “Quello che ha scritto Righini – ha detto Brega – oltre a non essere rispettoso per la sua persona non è rispettoso verso le istituzioni di questo Stato e di questa Regione. Per questo abbiamo sostenuto la necessità di valutare se procedere nelle sedi competenti verso le esternazioni di questa persona