Accattonaggio, venditori fastidiosi, presenze di extracomunitari associati qualche volta a furti, di cui magari non sono responsabili, disturbano il quieto vivere di alcuni, che si sentono assillati, molestati e sono straordinari promotori di quella la percezione di insicurezza che si trasmette con facilità, diventa vera non migliora la vita. Sostenere che questi immigrati che in quattro o cinque girano per il corso e via Duomo costituiscono presenze che squalificano la nostra città mi sembra esagerato, perché ci sono purtroppo in tutta Europa, ciascuno con la ptopria storia, ma comunque devono essere controllati e scoraggiati nel loro “lavoro”, congegnato da organizzazioni più vaste, perché spesso diventano fastidiosi e insistenti.
La responsabilità del loro controllo è della Polizia municipale, che non può fare altro che controllare i permessi di soggiorno, di cui tutti sono in possesso. Forse una presenza più continua di un vigile per le vie principali potrebbe scoraggiarli, ma ci vorrebbe un’ordinanza del sindaco per creare ai venditori qualche problema in più. Basta cercare su Google “ordinanza contro accattonaggio” e se ne trovano a centinaia, dal nord al sud, tutte con la stessa motivazione. Ma devono essere còlti nel momento in cui importunano le persone, almeno nel caso dei nostri venditori di calzette. A quell’indirizzo “ordinanza contro accattonaggio” verificherete anche che non funzionano sempre e comunque è richiesta la presenza continua di vigili, che a Orvieto sono appena sufficienti ad assolvere i normali servizi. Forse qualche giorno di insistenti controlli potrebbe scoraggiarli per un po’ di tempo, ma il risultato, dato che sono organizzati, non garantirebbe certo che una piazza turistica come Orvieto sarebbe abbandonata. Entro il 2016 è nel piano dell’Amministrazione installare telecamere di controllo, che possono aiutare a visualizzare al meglio l’intera situazione e facilitare controlli mirati. Vedremo.