Riceviamo dal Coordinamento associazioni Orvietano, Tuscia e Lago di Bolsena Aderente alla e pubblichiamo.
Al Presidente e ai Membri della Seconda Commissione Consiliare della Regione Umbria E, per conoscenza, alla Giunta regionale e ai consiglieri dell’Assemblea Legislativa
Gentile Presidente, gentili Consiglieri, siete in questi giorni chiamati ad esprimervi sul delicato problema dell’impianto geotermico di Castel Giorgio, sulla piana dell’Alfina. A nome dei comitati di cittadini della vasta zona umbro-laziale interessata, ed in sintonia con tutti i 25 sindaci e consigli comunali del territorio, vogliamo sinteticamente ricordarvi le principali argomentazioni che inducono ragionevolmente a respingere un progetto geotermico non voluto dai cittadini: Vocazione Territoriale e Modello di Sviluppo: quello di Castel Giorgio sarebbe il primo di una serie di progetti industriali invasivi che nulla hanno a che fare con la vocazione agricola, turistica ed artigianale del bellissimo altopiano dell’Alfina. Vocazione sulla quale si basano i piani di sviluppo territoriale fino ad ora previsti, che rischiano di esser distrutti e vanificati da una invasiva iniziativa industriale che porta grandi rischi e pochissimi vantaggi alle popolazioni. Enormi rischi ambientali, sismici, di inquinamento delle acque e per l’incolumità fisica dei cittadini dell’area. Temuti dai cittadini e confermati autorevolmente da alcuni dei migliori scienziati italiani (i professori Andrea Borgia, Claudio Margottini, Fedora Quattrocchi e Benedetto de Vivo), ma sminuiti dalla Commissione Via nazionale e dai tecnici della Regione. … In particolare è stata taciuta alla Commissione VIA (e forse alla stessa società?) l’esistenza di esplosioni avvenute nel 1973 nei pozzi dell’Alfina ( http://jacopogiliberto.blog.ilsole24ore.com/wp-content/uploads/sites/35/2016/01/eruzione-geotermia-torre-alfina-1973.pdf) documentate da importanti studi dell’ENEL del 1978. (In atto un esposto alla Magistratura). Assenza di una legislazione di garanzia, in quanto il Governo, nonostante un preciso impegno con il Parlamento, non ha ancora emesso le previste Linee Guida sulla Geotermia. Ed il Parlamento ha impegnato il Governo a non procedere ad autorizzazioni prima del varo di dette linee guida. Appare quindi prematuro che la regione si esprima in assenza di normative capaci finalmente di definire a quali condizioni e dove è opportuno procedere con impianti di sfruttamento geotermico. Particolarmente grave appare la totale inesperienza nel campo geotermico della società proponente, che non ha mai realizzato alcun impianto. Totale contrarietà dei cittadini e delle amministrazioni dei territori umbro laziali interessati, che vedono messi a rischio le proprie vite, le proprie attività ed i propri beni immobiliari. Ben 25 amministrazioni contrarie, tutti i comuni della zona, in modo compatto in nome di un sano principio di precauzione (all.2). I rappresentanti dei cittadini non possono esprimersi contro le fondate preoccupazioni e contro gli interessi dei cittadini. Per quanto sopra, vi invitiamo caldamente a rimanere in sintonia con le popolazioni e le amministrazioni locali ed a respingere un progetto pericoloso ed estraneo alla vocazione territoriale. Cordialità, In nome proprio e per conto delle rispettive associazioni appresso indicate:
Fausto Carotenuto, Comitato Difesa Salute e Territorio di Castel Giorgio, C. Giorgio
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Comitato Interregionale Salvaguardia Alfina (CISA), Orvieto
Associazione Lago di Bolsena, Bolsena
Associazione Accademia Kronos Umbria, Orvieto
Associazione Italia Nostra- sezione di Orvieto, Orvieto
Associazione Amici della Terra- Club di Orvieto, Orvieto
Associazione WWF – sezione di Orvieto, Orvieto
Associazione ASSAL, Acquapendente
Associazione Altra Città, Orvieto
Comitato cittadino di Tutela Ambientale Lago di Bolsena, Bolsena
Associazione La Renara per l’ecosviluppo del territorio, Castel Giorgio
Comitato tutela e valorizzazione Valli Chiani e Migliari, Ficulle
Comitato Nazionale c. Fotov. & Eolico Aree Verdi, Acquapendente