di Dante Freddi
Il gioco delle parti è utile, è un esercizio che misura la capacità degli attori, li fa crescere nel ruolo che devono interpretare e, quando salgono sulla scena, gli spettatori vengono coinvolti dalla sapienza espressiva, dai toni della voce, dal gesticolare coordinato.
La richiesta di dimissioni sottoposta da Sacripanti al Consiglio comunale di Orvieto è stato ovviamente un esercizio politico costruito su un canovaccio tradizionale, ma di esito banalmente scontato. Nessuno ha recitato a braccio, tirando fuori un finale che potesse essere originale e far pensare al pubblico: “questa è proprio una buona compagnia, sa stupire, ha fantasia, fa politica, bravi, proprio bravi” . Tutti personaggi stretti dentro ruoli già conosciuti.
In un momento felice, mescolate a battute scontate, il consigliere Sacripanti ha indicato la via da perseguire, ha declamato quelle parole che si dovrebbero enunciare con voce tonante e convinzione, quelle intorno a cui si cerca l’applauso, rivolgendosi al pubblico con braccio teso e poi braccia che si uniscono sul petto a supplicare unità.
Questa la battuta di Sacripanti: “L’atto politico amministrativo forte è quello di stralciare la discarica di Orvieto dall’adeguamento del Piano regionale dei rifiuti. E’ assordante il silenzio dei consiglieri di maggioranza”.
Il consigliere capogruppo lanciava una proposta possibile, la traccia verso cui gettarsi insieme, invitando la maggioranza ad aggregarsi. Ma la recita è stata poco convincente, i toni sbagliati, qualcuno non ha sentito, altri non c’erano, altri non hanno capito e la battuta è caduta lì.
Poi, improvvisamente, a stroncare la trama scontata esce inaspettato dalla scena un attore e dice la verità, dice che è una finzione, che è una commedia tragicomica. Il personaggio è Tiziano Rosati: “Se perdiamo-dichiara con vocione tonante, tanto da far sembrare che sia un’impostazione ricercata per appesantire le sue parole- è perché, come facciamo in questo momento, stiamo facendo il gioco delle parti. Un gioco strumentale che non giova a nessuno. Anziché chiedere le dimissioni della Cecchini dovremo chiedere di intervenire alla modifica del PRR. Concentriamoci ed adoperiamoci per raggiungere e realizzare il risultato che tutti vogliamo”.
Ecco, ora i consiglieri si sarebbero potuti guardare, ricercare negli sguardi segni di disponibilità, e via, indirizzare la pièce verso una sospensione del Consiglio e la formulazione di un ulteriore ordine del giorno che affermasse la volontà già da tutti espressa: No terzo calanco e No aumento di volume del secondo, SÌ alla lavorazione industriale del riciclato, battaglia unanime della città a tutti i livelli nella costruzione del PRR che non punisca ulteriormente la città
In un angolo, intanto, a rinforzare per contrasto la vigorìa della scelta giusta e inaspettata e coraggiosa, un attore ripete inascoltato di un tempo, della Campania, o campagna, non si capisce bene, sbiascica un po’, di offese, dimissioni, sempre più roco.
Invece la commedia non è andata così. Ed è questa la tragedia.
Segue il fedele resoconto della inutile discussione.
Respinta mozione per le dimissioni dell’Assessore regionale all’Ambiente
Il Consiglio Comunale ha respinto (9 contrari: gruppi di maggioranza; 5 favorevoli: Olimpieri, Luciani, Tardani, Sacripanti, Vergalia) la mozione presentata dai gruppi consiliari: Fratelli d’Italia-Alleanza Nazionale, Forza Italia e Identità e Territorio che dava mandato al Sindaco di Orvieto di chiedere con urgenza, nelle sedi deputate, le formali dimissioni dell’Assessore regionale all’Ambiente, Fernanda Cecchini.
Sulla richiesta di dimissioni, che comunque è stata dibattuta in aula, il primo firmatario Cons. Andrea Sacripanti (Fratelli d’Italia-Alleanza Nazionale) ha sostenuto che la richiesta scaturiva dalla risposta data dall’Assessore Cecchini in sede di ‘question time’ al Consiglio regionale, lo scorso 15 dicembre, ad una domanda che chiedeva di conoscere le conseguenze che avrebbe avuto il nò della Sovrintendenza all’ampliamento della discarica ‘Le Crete’ di Orvieto sul piano regionale dei rifiuti, onde capire le intenzioni della Giunta Regionale per scongiurare il rischio di un emergenza rifiuti in Umbria.
Dopo aver riletto al Consiglio la risposta testuale dell’Assessore Regionale al quesito, Sacripanti ha detto “non interessa che in questo mese l’Assessore Cecchini abbia corretto il tiro, ma che la Regione abbia detto che il sito ‘Le Crete’ sia strategico per tutta la regione. Non sono meno gravi le dichiarazioni sull’attivazione delle procedure di superamento del pronunciamento del Consiglio Comunale di Orvieto che, per ben tre volte – nel novembre 2014, luglio e ottobre 2015 – si è espresso all’unanimità contro, così come si è espresso contro il progetto di apertura di un nuovo terzo calanco, della discarica ‘Le Crete’. Cecchini è andata contro la volontà popolare della massima espressione di questa città. Un Assessore Regionale non più permettersi di sconfessare l’Assiste Civica di Orvieto”.
“Per non parlare – ha aggiunto – della serie di inesattezze espresse dall’Assessore che ne motivano la richiesta di non fiducia. Cecchini è molto sicura che l’ampliamento del secondo calanco si farà, quando sono in atto dei ricorsi nei confronti di questi due pareri. Il Sindaco ci dice che in fase di VIA ci siamo opposti. L’opposizione non si fa nell’ambito di una commissione tecnica ma con atti politici, gli atti tecnici danno atto di dati realistici e percettibili che avrebbero dovuto essere opposti all’ampliamento del secondo calanco. Io sono convinto che il Sindaco sia contro l’ampliamento della discarica, ma l’Assessore Cecchini è forte del fatto che gli atti espressi dal Comune di Orvieto sono deboli. Cecchini ha dimostrato la sua completa inadeguatezza. Il nostro Consiglio comunale ha ribadito la necessità di un nuovo piano regionale dei rifiuti in grado di superare la centralità delle discariche nel ciclo di smaltimento e che preveda, puntando su un sistema più efficiente di raccolta differenziata, nuovi sistemi industriali per il riciclo e riuso dei materiali, così da ridurre al minimo il quantitativo da conferire in discarica”.
“E’ per queste ragioni – ha concluso – che censuriamo le dichiarazioni rilasciate dall’Assessore Cecchini che sono di una gravità assoluta perché offensive della dignità dei cittadini orvietani, del Consiglio comunale e dello stesso Sindaco di Orvieto che, più volte, in rappresentanza di tutta la Città, ha espresso la propria ferma contrarietà ad ipotesi di ampliamento della discarica ‘Le Crete’. Stigmatizziamo la totalmente inadeguatezza dell’Assessore Cecchini allo svolgimento delle deleghe assegnategli, attesa la mancanza di una vera e propria strategia in tema di rifiuti che superi il concetto della centralità delle discariche nel processo di smaltimento dei rifiuti stessi. Per tali ragioni ne chiediamo le dimissioni”.
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Sintesi del dibattito:
Roberta Tardani (Forza Italia): “mi ero accorta della inadeguatezza dell’Assessore Cecchini quando partecipò ad un incontro convocato dal Sindaco sulle tecnologie innovative ed alternative al trattamento dei rifiuti ammettendo di non conoscerle. Mi accorsi anche dell’imbarazzo del Sindaco. Cecchini è forte perché il PRR riadeguato a marzo del 2015 prevede che la nostra discarica è l’unico impianto ritenuto strategico. Non solo, ma il riadeguamento del piano prevede che tra il 2015/2016 si devono attuare delle misure. Noi siamo per sostenere il Sindaco ma temiamo che, se l’Assessore Cecchini ha avuto l’imprudenza di certe affermazioni è perché ha la certezza che la Regione attuerà quello che sta nei documenti ufficiali. Il Sindaco deve chiedere le dimissioni dell’Assessore Regionale. Impianti diversi dalla gestione delle discariche non esistono in Umbria ad eccezione degli inceneritori, che fanno questa regione assolutamente inadeguata rispetto alle direttive europee. La volontà della Regione Umbria non è purtroppo quella che ci volevano far credere”.
Lucia Vergaglia (M5S): “questa mozione non doveva neanche arrivare su questi banchi. La tensione mediatica sul tema è andata già scemando quindi rischiamo che le cose si decidano nelle segrete stanze. La frase pronunciata da Cecchini è aberrante, del resto è il ‘braccio armato’ della Presidente Marini. Una convocazione straordinaria del Consiglio andava fatta. Sollecitato, il Presidente Pettinacci ha fatto una dichiarazione, peraltro, molto blanda. Quindi si è deciso di portare la mozione in Consiglio Comunale. Io penso che la Complanare rende più agevole il percorso verso la discarica, purtroppo ci sono tanti indizi vanno in una certa direzione. Aderisco in pieno alla mozione presentata dalla minoranza perché il segnale deve essere netto nel farci rispettare. Non mi rassicurano né mi tutelano le affermazioni del Sindaco. La minaccia delle dimissioni ‘in toto’ del Consiglio Comunale, qualora venisse bypassato, sarebbe almeno un gesto eclatante per rimettere al centro dell’attenzione il fatto che la politica è un ambito importante per affermare i principi della democrazia. Diversamente sarà il fallimento della politica nei confronti di interessi superiori”.
Sindaco Giuseppe Germani:
“oggi sulla stampa è stata pubblicata una intervista della Presidente Marini sul tema rifiuti da cui emerge la linea chiara su cui vuole andare la Regione. Gli atti della regione dell’Umbria ci rassicurano. Nei 20 anni precedenti se tutti avessimo fatto più fatti e meno parole, adesso saremmo in una situazione diversa, ma è inutile guardare indietro quindi siamo noi a dover affrontare la situazione. Su questa materia ringrazio il Consiglio perché c’è unicità di vedute. Contro il terzo calanco sto facendo tutti gli atti necessari. Per l’ampliamento del secondo calanco, su cui abbiamo nuovamente espresso l’assoluta contrarietà in quanto esistono altri sistemi di trattamento, sono stati già compiuti degli atti autorizzativi che già erano noti e presenti da dieci anni essendo legati al PRG. Le azioni che abbiamo fatto vanno in questo senso. Indubbiamente ci ha dato una mano il parere negativo della Soprintendenza che non può essere surclassato dalla Regione. L’azione concreta dei Comuni del territorio sta convergendo sul superamento delle discariche. Mi sembra di capire che anche l’atteggiamento politico della Regione si stia un po’ modificando. Anche in sede AURI qualcosa si sta muovendo. Su queste cose dobbiamo insistere e lavorare insieme. Sono disponibile ad attivare qualsiasi commissione di lavoro si renda utile per raggiungere il risultato che ci attendiamo con tutto il sistema regionale. C’è stata convergenza anche con senatori della Lega che in questi giorni sono giunti ad Orvieto e che ho incontrato. Cecchini ha fatto uno scivolone istituzionale che, in modo deciso ed energico, ho subìto rappresentato alla Presidente Marini e alla diretta interessata, ma non saremo noi a chiedere le sue dimissioni. Il punto non è questo. Noi dobbiamo andare avanti come abbiamo detto, uniti e convergenti”.
Replica di Sacripanti: “le dichiarazioni sono contraddittorie i fatti invece sono concordanti: non ci sono risorse per l’attivazione dell’impiantistica tecnologica alternativa. Questo è un fatto inconfutabile che va al di là dell’intervista della Marini. Sindaco, Quello di Cecchini non è stato uno scivolone, ma una offesa nei confronti della sua persona! Pettinacci ha tutelato il Consiglio Comunale ma lei Sindaco ha incassato e basta. L’atto politico amministrativo forte è quello di stralciare la discarica di Orvieto dall’adeguamento del PRR. E’ assordante il silenzio dei consiglieri di maggioranza”.
Dichiarazioni di voto, Tardani: “abbiamo una maggioranza in Consiglio Comunale sottomessa e succube della Regione. La Regione modifichi l’adeguamento al PRR, solo così saremo certi delle buone intenzioni della Presidente e della Giunta regionale. Se ancora parliamo di ‘atteggiamenti’ e di ‘dichiarazioni’ significa che non ci saranno azioni concrete, cioè atti politici e istituzionali. Le dichiarazioni della Marini non sono atti ufficiali. O la Presidente Marini modifica il PRR o stiamo parlando del nulla! Mi chiedo quando la maggioranza dimostrerà vero attaccamento al nostro territorio? La Presidente Marini ha bisogno dell’Assessore Cecchini per portare avanti il disegno della Regione. Il PRR ci penalizza e ci penalizzerà! Allo stato, la discarica di Orvieto uno impianto che dovrà sopperire ai territori deficitari della regione”.
Tiziano Rosati (SEL): “il problema è un altro: se perdiamo è perché, come facciamo in questo momento, stiamo facendo il gioco delle parti. Un gioco strumentale che non giova a nessuno. Anziché chiedere le dimissioni della Cecchini dovremo chiedere di intervenire alla modifica del PRR. Cioè concentriamoci ed adoperiamoci per raggiungere e realizzare il risultato che tutti vogliamo”.
Alessandro Vignoli (Per andare avanti): “anche io reputo grave l’atteggiamento dell’Assessore Cecchini verso il Consiglio Comunale di Orvieto e mi riconosco nella presa di posizione resa nota subito dopo dal Presidente Pettinacci. Capisco le difficoltà anche del PD. La richiesta di dimissioni non la ritengo però producente gli effetti che vogliamo. Serve, io credo, un atto consiliare su cui coinvolgere gli altri Comuni del comprensorio. La richiesta di dimissioni ha il mero valore politico ma non sposta nulla sul piano del risultato degli atti ufficiali che deve fare la Regione. Dobbiamo creare una cortina di ferro intorno alla posizione del Comune di Orvieto e dei Comuni interessati”.
Andrea Taddei (PD): “come PD siamo già intervenuti verso l’Assessore Cecchini. Il problema però non si risolve con le sue dimissioni. Le dimissioni non sono una panacea. Il punto vero è la direttiva europea che pone il diktat all’uso delle discariche entro il 2020. Quindi dobbiamo sforzarci di portare la Regione a ragionare su un tavolo in cui si individui e si mettano risorse per dare luogo a modalità alternative e tecnologicamente avanzate per gestire i rifiuti, superando le discariche. Facciamo azioni e atti rapidi per avere la possibilità di trovare insieme l’alternativa. Trasformiamo insieme quello che è stato il problema per Orvieto in una opportunità, cioè la creazione della filiera del recupero. Comprendo la rabbia che trapela dalla mozione ma la soluzione non sta nella richiesta delle dimissioni. Non può essere solo questo il mandato da affidare al Sindaco di Orvieto. Semmai vediamo cosa proporre per perorare tutte le possibilità alternative”.
Dichiarazioni di voto, Sacripanti: “siccome c’è concordanza rispetto al fatto che Cecchini è uscita in modo maldestro, inopportuno ed offensivo, mi è sembrato altrettanto chiaro che la maggioranza non è disposta a votarne le dimissioni. Ma di fronte ad un Assessore che dimostra palesemente la propria incapacità o che faccia una dichiarazione assolutamente fuori luogo, non so che cosa trattenga i colleghi di maggioranza dall’andare dalla Presidente Marini a denunciare questa incompetenza, ovvero a chiedere la nomina di un Assessore che sia competente e che si sappia rapportare con le Istituzioni e le Assemblee elettive che rappresentano i cittadini. Capisco che le ragioni di partito lo impediscano ma sarebbe un segnale. Approvo la mozione”.
Stefano Olimpieri (Identità e Territorio): “concordo con la mozione di censura della Cecchini. Capisco la difficoltà del Sindaco di andare a Perugia per chiederne le dimissioni. Vorrei ricordargli però che, alcuni mesi fa l’intero Consiglio Comunale di Spoleto ha chiesto all’unanimità le dimissioni del DG della USL Umbria2. Al di là del merito, quando un Assessore Regionale si permette di offendere una comunità e i suoi rappresentanti, non vedo cosa impedisca di chiederne la rimozione. Questo atteggiamento porta al vassallaggio. L’emergenza rifiuti della Campania, venti anno fa, doveva portare alle Crete di Orvieto solo 20 mila tonnellate, ne sono state portate 170 mila! Se oggi abbiamo la possibilità di lanciare una voce di dissenso verso la Regione dobbiamo esercitarla. Questa è la conseguenza dell’abbassamento della guardia e di una Regione che si è allontanata dai territori. La mozione è giusta. Sarebbe giusto che fosse votata da tutti i consiglieri comunali”. (ufficio stampa Comune di Orvieto)