Riceviamo dal PD di Monteleone e pubblichiamo. Uno dei motivo del giudizio per cui il PD definisce nel titolo de comunicato “UNA MAGGIORANZA DORMIENTE E SILENTE” quella di Monteleone è l’assenza del Comune dal piano di gestione associata dei servizi. A lato cè la posizione dell’Amministrazione comunale che racconta l’ayra faccia della medaglia. A cittadini di Monteleone la possibiità di farsi un’idea da questo confronto web.
In un comunicato del 31 dicembre 2015 il Sindaco del Comune di Fabro annunciava:
“…. Il 29/12/15 con sedute comunali svolte in contemporanea, i Comuni di Fabro e Ficulle hanno approvato uno schema quadro generale che prevede di giungere nel 2016 alla gestione associata di tutte le funzioni (polizia municipale, ufficio tecnico, servizi demografici e ragioneria).
Dal 1/1/16 pertanto il comandante della polizia municipale diventerà il Tenente Maurizio Stollo di Ficulle al quale auguriamo un buon lavoro……”
Da questo estratto due cose sono inequivocabili, la prima è che i due Comuni più grandi dell’Alto Orvietano hanno trovato un accordo sulla gestione associata delle funzioni e la seconda che tale gestione, per taluni servizi, è già partita da questo mese e che, almeno per il momento, il nostro Comune è rimasto tagliato fuori.
Seppure è doveroso precisare che nello stesso comunicato si dichiara che non si tratta di un accordo “chiuso”, lasciando quindi aperta una porta a chi in futuro volesse aderire, è altrettanto doveroso da parte nostra informare i cittadini su cosa la nostra Amministrazione non stia facendo sulle convenzioni.
In più di un’occasione questa Amministrazione ha rassicurato la cittadinanza che era stato intrapreso un percorso che avrebbe portato ad una serie di convenzioni, che avrebbero coinvolti tutti e cinque i comuni dell’Alto Orvietano, ad oggi è certo che da subito le convenzioni saranno a due, per tutte le funzioni.
Ricordiamo quando, inizio 2015, nelle dichiarazioni di voto del Sindaco, in rappresentanza della maggioranza, ad una mozione specifica da parte del gruppo Avanti Insieme, venne chiaramente detto che entro giugno del 2015 sarebbe stato presentato uno schema ed una strategia di convenzioni, siamo a gennaio 2016, nulla è stato presentato, nulla è stato fatto.
Ad oggi non solo non vi è traccia delle convenzioni che coinvolgano il nostro Comune, ma evidentemente non c’è alcuna strategia da parte di questa Amministrazione che vada in questo senso, la risposta alla mozione della minoranza, dopo un anno, è nel comunicato del Sindaco di Fabro: Monteleone, per il momento, è fuori da qualsiasi schema di convenzioni.
Alla luce di tutto ciò è palese che chi ha avuto volontà e capacità nell’operare per il bene comune (Ficulle e Fabro) è andato avanti, chi queste capacità e volontà non l’ha avute e non le ha (la maggioranza comunale di Monteleone), è rimasto al palo.
L’incapacità politico-amministrativa di questa maggioranza è una costante quando sul tavolo ci sono temi che riguardano la comunità, questa maggioranza non è capace di informare, non è capace di discutere, non è capace di mantenere quelle poche promesse che fa e non solo nei confronti del Consiglio Comunale, ma ancor più grave, nei confronti della popolazione. L’informazione e la discussione sono alla base di un sistema democratico e fino a prova contraria a Monteleone, oggi, vige un sistema democratico!.
Per finire poniamo alcune domande:
- Perché l’Amministrazione di Monteleone non è stata in grado di negoziare un accordo a tutela del ruolo e degli interessi del nostro Comune?
- Che ne è stato della strategia di cui parlava a suo tempo il nostro Sindaco?
- È attuando questa politica isolazionista e immobilista che il Sindaco intende rilanciare il nostro territorio?
Viste le esperienze passate, abbiamo la sensazione che anche queste domande rimarranno senza risposte, d’altronde da una maggioranza DORMIENTE E SILENTE, qual è quella che amministra Monteleone, nulla di più e nulla di meno possiamo aspettarci. Una cosa è certa, il PD di Monteleone non è né dormiente e tantomeno silente su ciò che va contro gli interessi dei cittadini, perché i cittadini meritano rispetto, quel rispetto che l’istituzione locale non ha già da molto tempo.