Il Consiglio comunale ha bocciato un atto di indirizzo pentastellato a favore della cultura logico scientifica. Le buone intenzioni del Movimento non sono state accolte come azioni possibili da parte del Comune e, “lasciando intendere che si riduceva semplicemente alla futura istituzione dei premi dedicati ad illustri personalità del passato, attribuendo addirittura un valore economico agli stessi” sono state liquidate, con tanto di apprezzamento di principio.
A Vergaglia non è andata giù e, ritenendo giustamente che il Comune possa dedicarsi anche ad altro, oltre alla gestione degli aspetti prettamenti gestionali della comunità, si è sentiata “senza parole”.
Volare alto è bello, si vede un paesaggio straordinario, ma chi governa i comuni, spesso, è appesantito dalle numerosissime questioni di ogni giorno che raramente permettono qualche svolazzamento e spiaccicano gli amministratori sulla terra dei problemi quotidiani. Bisogna sforzarsi a compatire quei tanti che sanno volare e sono consapevolmente costretti a stare lì, a preoccuparsi di segnaletica, parcheggi, cestini, mondezza in genere.
Ma vale continuare con convinzione ad affermare principi alti, perché aiuta tutti a non scendere troppo in basso. (d.f.)
Segue la nota del M5S Orvieto.
Comune ed amministrazione in prima linea per il futuro della città? Figurarsi. E’ ormai un anno che risultano approvati il coworking e lo streaming ma nulla è stato realmente attuato, addirittura un anno e mezzo fa scattava l’obbligo di dotarsi di software open source ed abbiamo, invece, persino il ” nuovo” sito internet comunale già vecchio, basato su tecnologie proprietarie non open e nel metterlo in attività si sono addirittura persi i collegamenti con un buon decennio di storia riportata nelle vecchie pagine de “Il Comune informa”.
E con queste premesse che l’Amministrazione, per bocca di un suo assessore, si permette di dettare la linea politica alla maggioranza per bocciare le iniziative del MoVimento 5 Stelle a favore di iniziative “di promozione della cultura e del pensiero logico scientifico” liquidandole, travisando specifiche frasi e lasciando intendere che si riduceva semplicemente alla futura istituzione dei premi dedicati ad illustri personalità del passato, attribuendo addirittura un valore economico agli stessi.
Difficile dire se proprio non ci sia la volontà di guardare al futuro da parte della maggioranza e dell’Amministrazione, o se non ci sia stata neanche la capacità di capire, come dimostrabilmente manca quella di agire. Di certo il M5S incassa quest’altro NIET, quest’altra netta opposizione ad una proposta di prospettiva, corredata del solito “complimenti per l’idea però ve la bocciamo“.
Non spiace ricordarlo alla maggioranza, ma non l’ha bocciata al MoVimento. E’ alle nostre scuole che l’ha bocciata, è ai nostri giovani che questa maggioranza vuole insegnare che la cultura scientifica, in un mondo fatto di tecnologia ed innovazione, secondo loro non né appoggiata, né sostenuta e men che meno valorizzata. Trascurabile è il fatto che si stia affermando OrvietoScienza, e nasce qui nel 2014 il “Manifesto di Orvieto” per un’autority scientifica italiana sul modello della Royal Society. Al più dal Comune premiamo l’imprenditore di grido ed istituiamo la “Via dell’innovazione”, in barba ai regolamenti, pur di avere nel curriculum qualcosa da poter rivendicare alle prossime elezioni, come fosse una bel fiocchetto su una scatola vuota. Alla ricerca di splendore seppur di luce riflessa.
Noi, sia ben chiaro, rispettiamo il verdetto negativo, ma non lasceremo ancora una volta che una proposta fatta in prospettiva venga travisata, ridicolizzata e squalificata. Sia altrettanto chiaro che la maggioranza dovrà assumersi la responsabilità degli effetti nel tempo delle propri decisioni e nel frattempo si ricordi che Consiglio Comunale non è il luogo dove si discute solo a che ora passa lo spazzamento nelle strade, ma piuttosto il luogo dove si gettano le fondamenta della città e del territorio per gli anni a venire.
Riportiamo le parole che a novembre abbiamo scelto di usare per presentare la proposta di “valorizzazione della cultura logico scientifica” a quel dialogo politico tanto espresso nei proclami quanto assente nella pratica consiliare; è un documento che serve a capire davvero cosa si è negato alla cittadinanza, ai nostri giovani, a chi vuole investire in questa realtà orvietana:
«Spesso si parla di innovazione, ricerca e di nuovi modi per affrontare e risolvere definitivamente vecchi problemi che parevano insuperabili. E questo andrebbe anche bene se non fosse che a volte si prescinde da quell’essenziale insegnamento della storia che ci dice che lo studio ed un clima aperto che favorisca la scienza permettono effettivamente quei salti di qualità, quei progressi che segnano le epoche. Accadde nell’Ellade, nel Rinascimento, nel Secolo dei Lumi e della conseguente Rivoluzione Industriale, sta accadendo adesso nell’era dell’informazione dove scoperte ed innovazioni sono all’ordine del giorno, meno appariscenti e visibili dei viaggi spaziali del secolo scorso, ma enormemente d’impatto tanto darli per scontato nella quotidianità. Come gruppo consiliare proponiamo alla comunità orvietana di non restare in disparte ed essere anzi parte attiva del clima propositivo che punti a favorire anche qui la crescita dei talenti e delle imprese innovative locali, la ricerca e premi i risultati. E’ una scelta puramente politica, nel senso più elevato del termine, una scelta di lungimiranza che potrà dare i sui frutti nel tempo e che non pregiudica le vocazioni di un territorio ma, anzi, potrebbe creare quelle sinergie tra tradizione e innovazione che a parole tutti auspicano. In tale senso proponiamo che sia il Comune a farsi latore del messaggio di promozione e valorizzazione della formazione, della cultura e, più in generale, del pensiero logico e scientifico e pertanto ne facciamo con una discussione pubblica al fine di rendere edotta la cittadinanza circa questa tangibile apertura verso questa fondamentale branca del sapere. Ancora una volta come per altri e differenti tematiche riteniamo che l’azione di proposta politica sia determinante e debba segnare una profonda differenza verso l’atteggiamento puramente lezioso che troppe volte si è visto negli anni, frustrando aspettative e competenze, e di certo concausa delle troppe fughe di cervelli del nostro Paese. Relegare in questi ambiti alla pura volontà d’iniziativa dei singoli è stata una mentalità purtroppo dimostratasi controproducente ed, ahinoi, fallimentare e dobbiamo fare tesoro anche dell’esperienza degli sbagli del passato creando un percorso possibile d’uscita, di crescita e di sviluppo. Adriano Olivetti in un periodo di fermento inseguiva il progetto di una sintesi creativa tra cultura tecnico-scientifica e cultura umanistica, oggi le moderne aziende innovative, soprattutto quelle di successo, hanno fatto proprio quell’approccio ma, secondo noi, è nelle comunità che queste iniziative rendono un territorio più ricco e maggiormente libero di lasciar esprimere i propri talenti, di premiarli e valorizzarli.» Lucia Vergaglia, M5S Orvieto