di Dante Freddi– Leggo su Facebook un articolo della destra orvietana a commento dell’approvazione da parte della Giunta comunale della pianta organica del Comune, ristrutturazione non riuscita alla ex Giunta . Scrivono, tra l’altro, nel comunicato FI, FdI e Identità e territorio che “Con l’approvazione della nuova pianta organica del Comune di Orvieto Germani ha posizionato un altro tassello per la definitiva restaurazione del vecchio sistema di potere che per decenni ha compresso la città. La tanto “sbandierata” nuova pianta organica non è altro che la conclusione di un vero e proprio “mercato delle vacche”( dove le vacche, ovviamente, sono i dipendenti comunali Ndr) iniziato durante la campagna elettorale del 2014 e conclusosi con questo penoso provvedimento con cui qualche dipendente comunale torna ad avere la funzione di “posizione organizzativa”.
Come consueto il comunicato non è stato inviato né a me né ai miei collaboratori, perché quando si esagera con la sfacciataggine, ho l’abitudine, a salvaguardia dei lettori, di segnalare la bufala o di esprimere comunque una mia opinione.
La destra, escluso Sacripanti, che accetta l’idea che qualcuno possa pensarla differentemente e perfino che lo scriva a margine del suo stesso articolo, come avviene nei dibattiti, pensa che i quotidiani locali siano bacheche asettiche delle loro veline.
Il comunicato è ben accetto, non sempre è necessario commentarlo, ma quando si prendono spudoratamente per i fondelli i nostri lettori, chi accetta il confronto, bene, altrimenti faccia come vuole. Noi la fonte la troviamo ugualmente, se lo vogliamo, e quanto pubblicato su FB è di tutti.
Segue il comunicato di risposta dell’assessore Gnagnarini, che rappresenta l’istituzione comunale e che quindi non è individuabile per definizione come il politicante che razzola nel nostro recinto a caccia di qualche voto disperso. Deve raccontare ai cittadini le azioni della Giunta e normalmente, condivisibile o no, è questo che onestamente fa, almeno fino a ora. Se poi evitasse di cedere alla sgraziataggine della destra con altrettanta pesantezza ed evitasse metafore come “sono solo gli ultimi strilli del porco”, ci guadagnerebbe il tono del dibattito, già sufficientemente rasoterra.
L’opposizione interviene a sproposito sulla riorganizzazione del Comune
Massimo Gnagnarini- Assessore al Bilancio e Personale
Quando il ruolo dell’opposizione era una cosa seria prima si illustravano le proposte alternative poi si esprimevano le critiche. Questi qua, FI, IeT, FdI, insomma quella che una volta era la destra politica e che oggi siede sparpagliata in Consiglio comunale secondo la formula un voto una testa, sono, invece, solo capaci di blaterare, inventare e insultare consapevoli che proprio sulla riorganizzazione della macchina comunale l’Amministrazione Germani sta procedendo là dove la destra al governo della città aveva fallito per stessa ammissione del Sindaco emerito Toni Concina che, recentemente, in una sua intervista ha dichiarato il proprio rammarico per non esser riuscito a riformare l’organizzazione del Comune.
Oggi, con inutile faccia di bronzo, ciò che resta della destra orvietana, nell’intervenire senza argomenti e senza alcuna visione, si appella, evoca e strizza l’occhio al sindacato con in testa la CGIL nella speranza di buttarla in gran casino al solo scopo di contrastare un provvedimento serio, necessario e da troppo tempo eluso e di cui la città ha bisogno.
Il confronto con i sindacati non è esaurito, ci sono aspetti e particolari della riorganizzazione appena varata dalla Giunta che devono essere implementati e risolti con il concorso di tutte le parti compresa la burocrazia comunale.
Cose serie che solo gli ignoranti in materia possono immaginare di liquidare con l’appellativo di “mercato delle vacche”. Con altrettanta eleganza, cari amici della destra orvietana, permettetemi per similitudine di appellare il vostro inutile intervento con un’altra metafora: “sono solo gli ultimi strilli del porco”.