Riceviamo dai giovani democratici di Orvieto e pubblichiamo. I fatto è gravissimo e certamente non potranno essere delle scuse a cambiare il fatto che il consigliere Stefano Olimpieri è così.
Le aggressioni di Capodanno a Colonia a circa 90 donne da parte di un migliaio di uomini ubriachi, apparentemente di origine nordafricana e mediorientale, hanno scosso la Germania, l’Europa e tutti noi.
In quella notte di paura gruppi di uomini ubriachi sono andati a caccia di donne, braccandole, circondandole e sottoponendole a pesanti molestie sessuali e derubandole degli oggetti di valore.
E’ qualcosa di mostruoso.
E’ giusto e doveroso ricordare e ricordarci che la violenza contro le donne a Colonia, come altrove, non c’entra con l’immigrazione. Come sicuramente giusto è affermare che nessuna precauzione antirazzista può indurci a minimizzare il pericolo che il branco dei maschi assuma anche nelle nostre società la conformazione del “fatto accettabile”.
L’accoglienza di chi scappa da guerra e terrorismo, non può significare la tolleranza dell’umiliazione delle donne e dei rituali misogini che sottomettono il corpo, l’intelligenza e la dignità della donna purtroppo tuttora diffusi in tanti paesi asiatici, mediorientali ed africani.
Tocca alle istituzioni, prima ancora che ai volontari dell’accoglienza e ai mediatori culturali, farsi portavoce del valore della libertà della donna e del suo rispetto, mai del tutto acquisito neanche in Occidente.
Ma, di nuovo, la violenza contro le donne a Colonia, come altrove, non c’entra con l’immigrazione.
Le molestie sessuali su vasta scala non sono una novità. Purtroppo in tutte le grandi manifestazioni in cui l’alcol abbonda le donne devono affrontare una triste realtà: essere toccate contro la loro volontà e fin troppo spesso colpevolizzate poi perché “la gonna è troppo corta”, ”lo sguardo troppo desideroso” e “le forme troppo generose”.
Nell’Unione europea una donna su due è stata vittima di violenze fisiche o sessuali.
Per i populisti di destra la colpa è degli stranieri. “Peccato che non sia toccato a voi”, è la risposta con la quale le donne che si oppongono al razzismo gratuito devono fare i conti oppure peggio ancora devono farli con le dichiarazioni sessiste di chi dovrebbe rappresentare le istituzioni e ed i Cittadini come il Consigliere di “identità e Territorio” Stefano Olimpieri che in una vergognosa nota su Facebook dichiara “Secondo me Lilli Gruber è molto dispiaciuta di non aver passato il Capodanno a Colonia”.
Pare chiaro e evidente che l’idea della donna non è affatto migliore di quella dei molestatori se ci si spinge a pensare che chi ha opinioni e lettura dei fatti diversa dalla propria, ed è donna, meriti di essere molestata. E’ inoltre chiaro che tali, squallide, affermazioni non si confacciano a chi ha la responsabilità di rappresentare le istituzioni e men che meno a chi nelle istituzioni ha esperienza ventennale.
Per questo come Giovani Democratici auspichiamo che il Consigliere Olimpieri rassegni le proprie dimissioni per la più che evidente inadeguatezza di sedere in un assise importante come quella del Consiglio Comunale di Orvieto e speriamo che anche altri consiglieri, a partire da quelli del suo schieramento politico, facciano la stessa richiesta.
Invitiamo poi il Consigliere Olimpieri a cambiare il proprio Slogan da “Prima gli Italiani” a “Prima di parlare contare fino a dieci” per evitare così affermazioni poco intelligenti che non sono degne in primo luogo proprio degli italiani e delle italiane.
Episodi come quello di Colonia devono essere scongiurati e il solo parlarne dovrebbe far venire i brividi alla schiena e far male al cuore dell’umanità.