Il sindaco di Castel Giorgio Andrea Garbini lascia il Comune, che andrà in gestione commissariale fino alle prossime elezioni.
“Vorrei soltanto sottolineare che con questo gesto- dichiara il capogruppo oprvietano di FdI, Andrea Sacripanti, della stessa area politica-, Andrea consente che si celebrino le nuove elezioni a giugno limitando così la gestione commisariale a pochi mesi. Dunque un gesto di rispetto delle Istituzioni e di generosità nei confronti della Comunità castelgiorgese che avrà la possibilità di eleggersi il nuovo Sindaco. Al sindaco uscente, quindi la massima solidarietà e stima per il buon lavoro fin qui svolto, macchiato soltanto dai soliti giochini di palazzo. La vera preoccupazione, ora, è capire come contrastare il progetto sulla geotermia e tutelare l’ambiente e i Cittadini di Castel Giorgio.
Nel 2013 era stato Pierluigi Peparello a lasciare l’incarico prima della conclusione naturale del mandato.
Garbini è stato eletto con un la lista di centrodestra “Cambiamo Castel Giorgio” nel 2013 con il 44,94% delle preferenze. In realtà la notizia da alcuni giorni già circolava nelle stanze del palazzo comunale ma solo stamattina l’ex primo cittadino ha deciso di scrivere una comunicazione ufficiale al Prefetto annunciando la decisione di lasciare l’incarico.
“Essendo venuti meno i presupposi per un proficuo svolgimento del mio incarico, con rammarico ma con grande senso di responsabilità nei confronti delle Istituzioni e soprattutto nei confronti della comunità di cui, con orgoglio, sono il primo cittadino, rassegno le dimissioni dalla carica di sindaco del Comune di Castel Giorgio” scrive Garbini nella missiva”. Al centro della decisione di Garbini, probabilmente, le fibrillazioni politiche che in quest’ultimo periodo hanno investito il Comune dell’Alfina. Prima fra tutte la battaglia contro la geotermia. Nella lettera al prefetto, Garbini non ha mancato di ringraziare “tutti i cittadini della fiducia e della stima manifestatami e rimetto il mio mandato nelle loro mani – aggiunge – onde consentire di esercitare, nella tornata elettorale di aprile-giugno 2016, il diritto di voto. Ringrazio, inoltre, gli assessori in carica del sostegno sempre assicuratomi, i sindaci del territorio con i quali ho condiviso ideali e battaglie a tutela dei Nostri cittadini ed i dipendenti comunali della collaborazione e dell’impegno profuso in questi anni al servizio del Comune”.
Ora l’ex primo cittadino avrà altri venti giorni per decidere, al termine dei quali se confermerà le sue dimissioni sarà sciolto il consiglio comunale e si andrà alle elezioni, probabilmente a giugno insieme a quelle dei comuni di Roma e Milano.