Olindo Bianchini è nato il 23 gennaio del 1915 e domenica scorsa ha potuto festeggiare i suoi 101 anni nel modo più bello: circondato da nipoti, pronipoti e tanti amici. Olindo è ospite della Casa della Divina Provvidenza per il Riposo della Vecchiaia di Ficulle e il suo traguardo rappresenta un esempio prezioso per l’intera comunità. In una società che detta l’imperativo della “giovinezza” a tutti i costi, giornate come quella di domenica portano alla luce un messaggio da non ignorare: l’importanza del rendere gli anziani, custodi di esperienza e di umana tenerezza, soggetti e non oggetti, protagonisti attivi di un essenziale e continuo scambio intergenerazionale.
Molte albe e molti tramonti hanno scandito il trascorrere del tempo nella campagna di Montegabbione dove Olindo ha lavorato senza sosta con sacrificio e dedizione. Mai un orologio ha incatenato i giorni e le ore della sua vita, solo il ritmo della natura e il dolce alternarsi delle stagioni, senza i fasulli imperativi dettati da lancette impertinenti. Valori distanti, questi, dalla frenetica quotidianità odierna, valori che domenica sono però riemersi dal sorriso sincero del festeggiato centounenne. Olindo, elegantissimo, ha infatti abbandonato per un pomeriggio la sua indole solitaria e taciturna per aprirsi in sincera contentezza e commozione tra musica, danze e congratulazioni da parte del Presidente della ONLUS Casa della Divina Provvidenza Silvio Topo e di tutti gli intervenuti.
Infine, come in ogni compleanno che si rispetti non poteva mancare la torta completa di candeline. Una torta straordinaria, come straordinario è stato l’evento festeggiato domenica.
E allora, centouno volte auguri Olindo, a te e a chi come te si fa ogni giorno ponte tra il passato e il presente, per un migliore futuro.