Il Consiglio Comunale ha approvato all’unanimità la mozione presentata dai Cons.ri Alessandro Vignoli, Roberta Cotigni e Claudio Di Bartolomeo (“Per Andare Avanti”) per la realizzazione del sistema di “Bike Sharing” sul territorio comunale, Mozione che impegna il Sindaco e la Giunta a:
– a valutare preliminarmente la sostenibilità del progetto in termini di spesa;
– a condurre un’analisi sulla possibilità di accedere a finanziamenti regionali, nazionali o comunitari;
– a realizzare, in ogni caso, in via sperimentale, una stazione “pilota” di “bike sharing”, magari limitandola ad un numero contenuto di biciclette, di cui alcune a pedalata assistita;
– ad attivarsi, contestualmente, per dare opportuna pubblicità all’iniziativa, collocando la stazione “pilota” in un punto strategico della città e promuovendola con opportuno materiale informativo presso lo IAT – Ufficio Informazioni Turistiche della Città di Orvieto e quelli delle Cittadine del Comprensorio, le associazioni culturali e sportive e le strutture ricettive presenti sul territorio.
Illustrando l’iniziativa, il Cons. Alessandro Vignoli ha spiegato che “è ormai ampiamente dimostrato come l’utilizzo della bicicletta per i brevi tragitti rappresenti una soluzione vantaggiosa sia per il tempo impiegato sia per l’estrema facilità di parcheggio. Andare in bicicletta rappresenta però anche l’opportunità di riscoprire in modo divertente, salutare ed ecologico le nostre città, sempre più frustrate dalla congestione del traffico e da livelli di inquinamento preoccupanti.
In tal senso, un sistema di ‘bike sharing’, espressione il cui significato è ‘bicicletta condivisa’, potrebbe rappresentare, per il cittadino, a seguito di opportuna sperimentazione, un seria alternativa al proprio mezzo di trasporto privato a motore, offrendogli di avere a disposizione una bicicletta già posteggiata proprio dove serve, nel centro storico, nei pressi della stazione ferroviaria, nel parcheggio di scambio, in prossimità di un supermercato o di altri punti di pubblico interesse.
Sicuramente il ‘bike sharing’ si pone come strumento di pianificazione strategica in termini di mobilità. E il sistema è semplice: normalmente, come accade in altri Comuni in cui questo servizio è già attivo, all’utente viene fornita, su presentazione di un documento d’identità e dietro versamento di una cauzione, una chiave o una tessera magnetica che gli permette di prelevare la bici. In molte città, poi, la consegna del mezzo può avvenire in un punto diverso da quello dove è stato prelevato, proprio per facilitare una forte integrazione con i differenti mezzi di trasporto”.
“Questo sistema – ha aggiunto – potrebbe rappresentare una valida offerta anche per il turista, trattandosi di un mezzo alternativo di trasporto che potrebbe consentirgli, una volta sceso dal treno/autobus, o, nel caso specifico della nostra Città, uscito dalla Stazione a monte della Funicolare o dalle Scale Mobili di Piazza Ranieri, di spostarsi all’interno del centro storico con un altro mezzo pubblico. Si può anche pensare che gli alberghi possano mettere a disposizione dei clienti uno strumento di ‘sbloccaggio’ delle bici e che la città possa contribuire alla riuscita dell’operazione con delle agevolazioni, rivolte agli utilizzatori delle bici pubbliche, per le entrate a manifestazioni, musei ed altre strutture pubbliche a pagamento.
Andare in bicicletta, rinunciando a spostarsi in auto, fa parte delle buone pratiche che tutti dovremmo adottare e si porrebbe, certo, come un bel biglietto da visita per la Città, in quanto servirebbe a dimostrare la nostra attenzione per l’ambiente e per la mobilità alternativa.
Pertanto, col tempo, l’adozione di un sistema di ‘bike sharing’ potrebbe riuscire a incrementare il turismo, coniugando sport, ecologia e valorizzazione del territorio. Sarebbe importante prevedere sia per i cittadini che per i turisti non più giovanissimi la messa a disposizione di biciclette “a pedalata assistita”, affinché, vista anche la particolare morfologia del centro storico e l’andamento tipicamente collinare del territorio circostante, gli stessi possano avere un incentivo ed un aiuto all’uso del mezzo. In questo senso, il “bike sharing” potrebbe porsi anche come strumento che favorisce il dinamismo contro la sedentarietà, rappresentando un’occasione in più per uscire e fare movimento.
Tale sistema, inoltre, si pone perfettamente in linea con le priorità che deve avere la nostra città, che, sede di ‘Cittaslow International’, non può che farsi ambasciatrice dei principi ispiratori della filosofia ‘slow’, tra cui la sostenibilità e la valorizzazione delle politiche energetiche, ambientali ed infrastrutturali, nonché di quelle tese all’ospitalità. In quest’ottica, dunque, il sistema di ‘bike sharing’, magari accompagnato da quello di ‘car sharing’ e dei mezzi pubblici elettrici, potrebbe rappresentare un investimento per il nostro futuro; esso inoltre favorirebbe il buon vivere, la riscoperta della propria identità, del proprio territorio e della cultura locale e, in tal senso, potrebbe porsi come strumento per educare alla sostenibilità la nostra comunità; addirittura, il ‘bike sharing’ potrebbe porsi come punto d’avvio per un progetto più ampio avente ad oggetto la realizzazione di piste ciclabili nel territorio comunale”.
“Siamo consapevoli – ha concluso Vignoli – della necessità di una valutazione preliminare da parte dell’Amministrazione sulla sostenibilità del progetto in termini di spesa; sarà quindi compito dell’Esecutivo condurre innanzitutto un’analisi sulla possibilità di accedere a finanziamenti regionali, nazionali o comunitari, a costo zero.
Riteniamo comunque opportuno che il progetto sia avviato, in ogni caso, almeno in via sperimentale, magari limitandolo inizialmente ad un numero contenuto di biciclette, di cui alcune a pedalata assistita, allo scopo, da un lato, di verificare il rapporto costi/benifici di tutta l’operazione e, dall’altro, di contenere la spesa pubblica per la necessaria manutenzione dei mezzi. Sarà inoltre necessario che l’Amministrazione si attivi per dare opportuna pubblicità all’iniziativa anche attraverso il sito web del Comune e collocando la stazione ‘pilota’ in un punto strategico della città e comunque promuovendola con opportuno materiale informativo presso lo IAT – Ufficio Informazioni Turistiche della Città di Orvieto e delle Cittadine del Comprensorio, le associazioni culturali e sportive e le strutture ricettive presenti sul territorio”.
Dibattito:
Andrea Sacripanti (Fratelli d’Italia – Alleanza Nazionale): “sono favorevole anche se mi pare che questa opzione del ‘car sharing’ sia già nel piano della mobilità. Impegniamo la Giunta a fare ciò che ha già fatto. Sapendo che ci sono 500 mila euro di avanzi di amministrazione, potenzialmente avremmo il denaro per avviare un progetto come questo. Se una cosa è valida e i soldi ci sono, si impegna la Giunta ad attuarlo. Sarei curioso di sapere come vi coordinate tra Consiglieri e Giunta”.
Lucia Vergaglia (M5S): “mi sembra severo questo giudizio. In altre realtà anche vicine, vedi Terni, questo è già una realtà. Se è uno strumento ecologico, almeno su questo possiamo provare ad intercettare fondi europei! Lo dico perché ho quasi la sensazione che, talvolta, vi sia la paura che ci venga respinto il finanziamento e allora nemmeno ci proviamo. Anche un pronunciamento del Consiglio Comunale può essere di incentivo. Favorevole”.
Tiziano Rosati (SEL): “sono favorevole alla mozione che rientra nelle iniziative che hanno a che vedere con il buon vivere, la socialità e l’ecologia, quindi con la possibilità si spostarsi nel centro storico in maniera alternativa. Ben venga che questi argomenti passino in Consiglio Comunale. In Una battuta, auspico che, magari quando manderemo in giro le biciclette sia stato eliminato qualche ‘borbero’ di troppo”.
Roberta Cotigni: “oltre a sposarsi con filosofia di cittaslow questo progetto si sposa con la realizzazione del Parco Urbano del Paglia”. Circa l’avanzo di amministrazione, a Sacripanti rispondo che 500 mila euro preferiamo impegnarli sulle manutenzioni”.
Sindaco, Giuseppe Germani: “quando portiamo le mozioni veniamo criticati, quando non lo facciamo veniamo criticati, allora mettiamoci d’accordo. Il progetto è già inserito negli atti della Giunta, in quanto richiede provvedimenti alla viabilità ed aree da mettere a disposizione. Bene dunque la presentazione della mozione da parte del gruppo. Sulle risorse ci potrebbero essere anche iniziative private, comunque alcune risorse pubbliche le inseriremo nel 2016”.
Roberta Tardani (Forza Italia): “non vedo la necessità di portare oggi questa mozione che stava già dentro un programma di mobilità discusso nel QSV, se serviva targare queste mozioni in capo al gruppo ‘Per andare avanti’ bastava dirlo al QSV. Stiamo discutendo su una cosa su cui tutti eravamo già d’accordo. A questo punto fateci vedere i fatti”.
Replica Vignoli: “Tardani sbaglia perché per alcuni anni ha svolto un ruolo istituzionale e la ‘bandierina’ su un progetto la mette il Consiglio Comunale non un gruppo politico”.