Emanuele Fiorini e Valerio Mancini, del Gruppo regionale Lega Nord Umbria, hanno lanciato un comunicato titolato “Seconda commissione regionale: sindaci, comitati ed uno scienziato autorevole, bocciano l’impianto geotermico dell’Alfina“.
Alla nota della lega Nord ha subito risposto ITW LKW Geotermia spa, l’azienda che dovrebbe costruire l’impianto pilota dell’Alfina, che stigmatizza la “disinformazione” dei codiddetti “soliti noti”.
I leghisti sostengono, insieme alla debolezza della documentazione scientifica fornita da Geotermia spa, anche che l’azienda non si è neppure presentata all’audizione regionale.
Di contro i diriganti di Geotermia spa dichiarano che loro sono stati invitati per l’audizione del 14 dicembre e che quindi si diffonde disinformazione lesiva all’immagine dell’azienda.
Un botta e risposta infinito, che dura da anni, e che sostanzialmente si sostiene sulla mancanza di coraggio di chi deve decidere, in un senso o in un altro, e assumersi la responsabilità di scelte che posssono essere anche difficili.
Di seguito il comunicato della Lega nord regionale, successivamente la precisazione di Geotermia spa.
Quanto emerso nel corso dell’audizione in Seconda Commissione regionale, rafforza i nostri dubbi in merito alla realizzazione di un impianto geotermico sulla piana dell’Alfina.
I rischi per l’ambiente e le criticità enunciate in materia di sismicità indotta, l’inquinamento prodotto, le forti preoccupazioni per l’impatto negativo sul piano dello sviluppo turistico ed agricolo, i manifestati conflitti di interesse che coinvolgono gli esperti interpellati dall’azienda, non possono essere ignorati.
I Sindaci dei comuni coinvolti e i comitati locali, hanno ribadito quanto in questi anni hanno espresso attraverso atti amministrativi e pareri che la Giunta Marini sembra non aver mai preso in considerazione. A dimostrarlo è il comportamento della Giunta che prima formula una delibera che rilascia parere positivo riguardo alla realizzazione dell’impianto e poi, in sede di Consiglio Regionale, il capogruppo Leonelli rimanda la discussione in Commissione, nonostante il suo partito avesse già preso una decisione.
Altro fattore preoccupante è l’assenza dei rappresentanti dell’azienda privata che dovrebbe realizzare l’impianto: convocati in Seconda Commissione non si sono presentati.
Altro elemento importante è il parere della dottoressa Fedora Quattrocchi, membro Ingv (Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia) e tra i massimi esperti nazionali in materia, che smentisce la fondatezza dei dati su cui si basano i documenti esibiti dall’azienda, la conformità del parere tecnico espresso dagli Uffici regionali e l’affidabilità di quelli a livello nazionale dove gravano pesanti accuse di conflitto di interessi. Inspiegabilmente, però, la Giunta regionale continua ad ignorare qualsiasi obiezione e a sostenere, nei fatti, la realizzazione dell’impianto, senza per altro tenere in alcun conto la discussione in corso in Commissione, esautorando di fatto l’assemblea legislativa.
La risposta diffusa da Geotermia spa per spiegare le proprie ragioni.
Come al solito sulla vicenda della geotermia a Castel Giorgio si continua da parte dei soliti noti a fare completa disinformazione.
Non è vero che noi non ci siamo presentati all’audizione presso la seconda commissione del Consiglio Regionale della Regione Umbria, siamo convocati sempre presso la commissione lunedì 14 dicembre alle ore 10,30.
Facciamo notare che questo è da tempo a conoscenza della stessa commissione che immancabilmente lo avrà senz’altro comunicato a quanti interessati, quindi anche ai soliti noti. Pur tuttavia si usa dire e/o più semplicemente scrivere che non ci siamo “presentati”.
Semplicemente, non spettava a noi.
Ovvio l’intento di cercare di “far passare” la cosa da un punto di vista della comunicazione come un demerito o un punto a sfavore per noi. Peccato che il problema, se problema sussiste, non è quello di segnare punti come in un pallottoliere. C’è in ballo il futuro sviluppo sostenibile di un territorio e il futuro occupazionale di una comunità di persone.
Non è possibile che una dimostrata minoranza, al di là di quello che si vorrebbe invece far credere, sancita per di più come tale nel 2012 da una sentenza del TAR dell’Umbria che li definisce “non rappresentativi del territorio”, tenti tutte le volte di giocare la carta della velata “minaccia” verso i decisori politici o gli stessi funzionari pubblici, non rispettando così quello che deve essere il pensiero obbiettivo di chi è chiamato a fare scelte per tutti i facenti parte un territorio o una nazione e non solo nei riguardi di qualcuno.
“Dire oggi no alla geotermia sarebbe come se vent’anni fa si fosse detto no ai computer.” E’ la frase pronunciata da un noto dirigente politico regionale che però, “per interessi elettorali”, ha ufficialmente condiviso la mozione presentata in Consiglio Regionale. Per quanto riguarda poi la decisione della Giunta Regionale, per altro già avvenuta, provvedano i soliti noti che lo sanno già benissimo, a comunicare a quanti stanno turlupinando da tempo che, per disposizioni di legge e non di adesso, a meno che non si tratti di voto al fine di emanare leggi regionali, il voto del consiglio non è assolutamente vincolante né può esserlo, nei confronti delle deliberazioni di Giunta, a maggior ragione poi se si tratta di atti amministrativi dovuti.