Riceviamo all’ufficio stampa di Alfredo De Sio e pubblichiamo.
L’affannoso e schizofrenico atteggiamento che il PD tenta di tenere sulla rotta tra Orvieto e Perugia, con annesso silente ruolo della componente ternana dello stesso PD in Consiglio regionale, certifica in modo inequivocabile tre aspetti :
- Il fallimento di decenni di politica regionale sui rifiuti
- Il ricorso all’oblio della memoria da parte di Sindaco e Pd orvietano nel tentativo di atteggiarsi anche loro a vittime della situazione
- La giustezza delle denunce che in questi anni abbiamo espresso in tutte le istituzioni e sotto ogni forma e che nelle posizioni di Andrea Sacripanti quale capogruppo di Fdi-AN e di tutto il centrodestra continuano a muoversi lungo il corso della coerenza.
Alfredo De Sio Componente dell’Esecutivo Nazionale di Fdi-An e per lunghi anni rappresentante in Consiglio Regionale, ricorda il percorso di omissioni ed immobilismo che ha caratterizzato l’azione dei vari governi regionali tutti guidati dalla sinistra .
Non si può capire quanto sta accadendo oggi se non si ha memoria di ciò che è stato o meglio non è stato fatto in questi anni . Le situazioni non nascono all’improvviso e le forzature degli assessori regionali di oggi, sono il frutto di emergenze da noi denunciate negli anni e che hanno origine nella scellerata gestione dei Piani regionali per lo smaltimento dei rifiuti.
Ho sostenuto per anni inascoltato –ricorda l’esponente di Fratelli d’Italia– come prima o poi il sistema sarebbe arrivato al collasso e come le Crete non potessero rappresentare il terminale di anni di fallimentari politiche sui rifiuti.
Le azioni sul tema in questi anni, dal decennio Lorenzetti fino al secondo mandato della Marini sono state tutte tese a dissimulare la realtà con un rinvio continuo di decisioni di cui anche gli esponenti del centrosinistra orvietano si sono fatti strumento più o meno inconsapevole.
La regione-prosegue– ha continuato a puntare tutto sulla tenuta di un sistema di discariche oramai al collasso anche per l’immobilismo pluriennale sulla raccolta differenziata con percentuali per troppi anni lontane dagli obiettivi fissati, tutti nodi che oggi vengono al pettine vista la scellerata applicazione del Piano rifiuti privo di scelte sulla chiusura del ciclo e con discariche esaurite
Oggi- conclude De Sio– siamo ai titoli di coda e la vicenda della discarica delle Crete può mettere in ginocchio l’intero sistema di smaltimento umbro certificando così l’inefficienza di una Regione che, nel corso di pochi anni, ha depauperato per pigrizia ed ignavia una potenzialità che era a servizio di tutti i cittadini.