I lavori della Complanare stanno procedendo ed è prossima la posa in opera definitiva del ponte in ferro sul fiume Paglia (il secondo ponte dopo quello dell’Adunata) che collegherà Orvieto Scalo con Ciconia, in particolare con il polo ospedaliero, per il quale l’arteria complanare è stata realizzata.
In concomitanza con l’attivazione in data 16 dicembre 2015 della prima fase di spinta oleodinamica dell’impalcato in acciaio (lato Ciconia), l’Assessore ai Lavori Pubblici, Floriano Custolino spiega la tipologia di lavorazioni che sono in atto: “in questo momento si stanno assemblando a terra, nella zona del rilevato stradale / lato Ciconia, gli ultimi conci in acciaio del ponte che vengono progressivamente saldati in modo continuo l’uno all’altro e posizionati sopra appositi rulli di scorrimento. Contestualmente, mediante appositi martinetti idraulici, si è iniziato a spingere in modo progressivo il ponte a sbalzo verso l’alveo del fiume Paglia, attività che terminerà al raggiungimento in appoggio della pila situata all’interno dello stesso alveo.
A questo punto inizierà la seconda fase di spinta idraulica che, dopo un traslazione totale di 120 metri lineari, porterà l’impalcato metallico del ponte nella configurazione planimetrica definitiva con sbalzo di 50 metri in corrispondenza della parte centrale dell’alveo.
Successivamente inizierà la terza fase di varo che consiste nell’abbassamento della quota dell’impalcato fino a raggiungere la quota definitiva in appoggio sulla pila e sulla spalla già realizzate. Terminata questa fase verrà effettuata la saldatura del concio di chiave centrale che consentirà il collegamento tra le due sponde. Resa monolitica la struttura portante in acciaio del ponte, si dovrà procedere in un’unica fase, al getto in cemento armato della soletta dell’impalcato che definirà tutte le opere portanti di tale struttura, rimarranno a questo punto da realizzare solo le opere secondarie come: il tappetino in asfalto e il posizionamento del guard-rail con frangi-fari, per impedire l’abbagliamento nel tratto complanare all’Autostrada”.
“La Complanare immaginata oltre un decennio fa, è un’opera che negli anni ha incontrato vari ostacoli: di finanziamento, burocratici, autorizzativi, progettuali – aggiunge l’Assessore Custolino – ma che finalmente si sta ultimando come tutti possiamo constatare.
Questo è stato possibile anche grazie al ruolo determinante svolto dalla Ceprini Costruzioni srl, capofila del raggruppamento di imprese (composto da Ceprini Costruzioni, Società Cooperativa Alto, Biagioli srl, EdilCentro). Proprio Ceprini Costruzioni, negli ultimi due anni, in molte occasioni, si è fatta carico di affrontare problemi nuovi per risolvere tutte le problematiche connesse alla realizzazione del ponte e portare finalmente a compimento l’opera”.
“Mi riferisco – precisa – al finanziamento, nel dicembre 2014, di una prima tranche di materiali occorrenti e le relative garanzie fidejussorie nei confronti della banca finanziatrice della ditta appaltante dopo i problemi di liquidità e finanziari da questa manifestati. Ma anche ai successivi problemi determinatisi a seguito delle legittime aspettative delle maestranze di quella ditta; problemi superati in via definitiva con il recesso di quest’ultima e il subentro della Ceprini. Una fase anch’essa difficile, complicata e onerosa in quanto sono state affrontate due trattative parallele: con le banche e con i dipendenti. La prima relativa al debito contratto dalla precedente azienda con due istituti di credito per l’anticipazione contrattuale ricevuta di 1 mln di euro, la seconda relativa alla restituzione del materiale lavorato tenuto bloccato in officina. Solo alla fine dello scorso mese di maggio, infatti, sono stati sottoscritti due accordi: il primo relativo al subentro della Ceprini che si è accollata il debito contratto con le banche, il secondo con i dipendenti per la consegna del materiale lavorato, previo pagamento delle lavorazioni effettuate, pari a circa 80 mila euro”.
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