Riceviamo dal Circolo Partito Democratico di Castel Giorgio e pubblichiamo
Venghino signori venghino a vedere gli equilibristi della politica dimenarsi sotto il tendone del caos e dell’improvvisazione. Lo spettacolo è servito: Castel Giorgio osserva e s’interroga come le larghe intese cercano di restare in sella tra appoggi, appoggini e grandi manovratori.
Sul palcoscenico del teatrino della politica locale si recita un’altro capitolo: il consiglio comunale di oggi, 30 dicembre 2015. Un consiglio dove la nuova maggioranza, usando tatticismi e tecnicismi di facile interpretazione, continua a trovare modo e giustificazioni per rimanere in piedi, attaccata alle poltrone alimentando dubbi e perplessità sui motivi che mantengono vivo lo strano accordo che mette insieme il Sindaco e quella che doveva essere un’opposizione di Sinistra.
Ci chiediamo, come se lo chiedono molti castelgiorgiesi: quali forze, quali strategie, quali mani e quali menti, tirano le fila di tutto questo. Ce lo chiediamo alla vigilia di un consiglio comunale che non fa altro che alimentare questi dubbi con il voto di un assestamento di bilancio mascherato da variazione d’urgenza. C’è solo un motivo tecnico oppure il tentativo di mantenere aperta la valvola dell’ossigeno?
Probabilmente stare in sella curva la schiena anche al cavaliere più rigido, soprattutto quando a tirare le briglie non sono le mani di chi avrebbe dovuto governare l’amministrazione. Non ci stupisce che il Sindaco della trasparenza sia diventato lo strumento di chi da tanti anni vuole governare il paese da dietro le quinte. Peccato che tutto è fermo: i cantieri delle opere pubbliche, la ristrutturazione delle strutture pubbliche, quella tanto annunciata riqualificazione del Paese che non c’è mai stata e forse mai ci sarà.
Ci stupisce, invece, come ancora la Sinistra castelgiorgese, quella delle battaglie sulla trasparenza e la moralità politica, possa ancora tollerare che il paese sia governato in questo modo. Ci aspettiamo, come se lo aspettano molti castelgiorgesi, un gesto d’orgoglio di chi dice di rappresentare la Sinistra in consiglio comunale, o almeno quello di avere il coraggio di dire la verità sull’accordo che tiene in vita questa amministrazione.
Sicuramente quello di oggi sarà un consiglio che colma la distanza tra chi diceva che avrebbe governato con gli attributi e chi più o meno da sempre prova a gestire da dietro le quinte la politica paesana. Purtroppo per noi castelgiorgesi riuscendoci con questa consiliatura, tenendo per il guinzaglio sindaco e giunta. Ma a che prezzo? Il declino paesano è evidente come quello morale, e poi così come ce la stanno raccontando ci lascia molti dubbi su quale sia il reale prezzo da pagare.