Riceviamo da Andrea Scopetti, segretario Partito democratico di Orvieto, e Andrea Taddei, capogruppo Partito democratico Consiglio comunale di Orvieto, e pubblichiamo.
Le vicende dello smaltimento dei rifiuti hanno riportato all’ordine del giorno un tema che ha caratterizzato il dibattito politico del territorio negli ultimi anni e probabilmente determinerà quello dei prossimi. Purtroppo anche questa volta non sono mancati tentativi di strumentalizzazioni, di caccia alle streghe, di forte deresponsabilizzazione che non aiutano la costruzione di proposte che risolvano una volta per tutte questo annoso problema.
Per questo il Partito Democratico di Orvieto ritiene doveroso fare chiarezza su alcuni punti e appellarsi al senso di responsabilità delle istituzioni, delle forze politiche e associative del territorio per continuare una battaglia comune nell’interesse dei nostri cittadini e della tutela dell’ambiente.
Se oggi il tema dei rifiuti è nuovamente oggetto di forti discussioni è dovuto alla coerenza e agli atti portati avanti nell’ultimo anno dal Partito Democratico di Orvieto e dalla Giunta Germani. Nell’ottobre 2014, grazie ad un Ordine del Giorno presentato dal Partito Democratico, il Consiglio Comunale di Orvieto con unanime consenso si espresse contro il terzo calanco e contro ulteriori ampliamenti del secondo.
Forte di questo mandato la Giunta Germani ha prima presentato e poi vinto il ricorso al Consiglio di Stato contro la sentenza del Tar dell’Umbria. Ricorso intentato dall’azienda Sao – seguito da una perizia tecnica volta ad accertare la presenza o meno di un bosco nell’area destinata all’ampliamento – che di fatto diede “il via libera” alla realizzazione del terzo calanco. Da ricordare che nella circostanza della prima perizia la Giunta Concina non nominò nemmeno il perito di parte. Il processo si è fermato con la sentenza del Consiglio di Stato che ha disposto una nuova perizia che si è svolta nei giorni scorsi presso l’impianto Le Crete. La Giunta Germani ha poi espresso con forza e determinazione parere contrario all’ulteriore ampliamento del secondo calanco, bloccandolo in sede di Valutazione di Impatto Ambientale regionale, grazie anche al vincolo posto dalla Sovrintendenza.
Non è difficile capire che senza questi “atti” ufficiali oggi avremo sia il terzo calanco sia l’ampliamento del secondo con soddisfazione della Regione e buona pace di maggioranza e minoranza di Orvieto. L’opportunità che ci siamo costruiti di tornare con forza a ragionare su questo tema non può essere sacrificata, quindi, sull’altare degli interessi politici di parte, delle strumentalizzazioni, della caccia alle streghe e alle responsabilità. Tutti noi siamo responsabili del nostro futuro e soltanto “insieme” potremo costruire quella forza e quelle proposte necessarie per poter essere credibili e vincere una sfida che supera gli schieramenti politici.
La stagione dei NO a prescindere è ormai superata dai tempi, per questo il Partito democratico di Orvieto intende intraprendere questo percorso accompagnando ad ogni NO un SI’.
Diciamo NO ad Orvieto come discarica dell’Umbria, all’utilizzo spregiudicato dei calanchi, ad una raccolta differenziata poco efficiente, alla continua instabilità dei livelli occupazionali.
Diciamo SIì a costruire ad Orvieto un ciclo dei rifiuti altamente innovativo, basato sul riuso e il riutilizzo dei rifiuti, che salvaguardi il territorio, aumenti i livelli occupazionali e costruisca percorsi di risparmio economico per i cittadini.
Diciamo NO alle strumentalizzazioni politiche, al rimbalzo di responsabilità, al muro contro muro tra le istituzioni e al l’eliminazione dei privati dal tavolo del confronto.
Diciamo SI’ alla costituzione di un tavolo comune tra istituzioni, privati e associazioni per costruire soluzioni innovative condivise dai cittadini, promosse dalle istituzioni, e sostenibili dai privati.
Questa è la base su cui stiamo lavorando e su cui ci mettiamo a disposizione, tutto il resto sono tentativi di utilizzare questo territorio per risolvere problemi di altri, confinando Orvieto e l’Orvietano ancor di più ai margini della programmazione regionale. Il Partito democratico di Orvieto, per la storia dei suoi dirigenti e per gli obiettivi prefissati, garantirà: vigilanza, difesa del territorio e proposte serie e credibili.