Anche il Tar del Lazio ha sospeso i provvedimenti di chiusura dei dieci uffici postali umbri interessati dal piano di riorganizzazione di Poste Italiane. I ricorsi riguardavano gli uffici postali di S.Egidio a Perugia, Annifo e Capodacqua nel comune di Foligno, Collazzone, Collestatte, Castel Ritaldi, Villastrada di Castiglione del Lago, Capitone di Narni, Sugano di Orvieto e Meelezzole di Montecchio. Riconoscendo che le questioni dedotte dalle amministrazioni ricorrenti (Comuni e Regione) necessitino di un migliore approfondimento nella più idonea sede di merito, il Tar del Lazio ha così sospeso tutti i provvedimenti fino al prossimo 26 maggio, giorno in cui è stata fissata l’udienza per la discussione nel merito. Molto soddisfatti l’assessore regionale Antonio Bartolini ed il presidente di Anci Umbria, Francesco De Rebotti, visto che “dopo il Tar dell’Umbria, anche quello del Lazio ha riconosciuto che esistono elementi da approfondire nel merito e questi pronunciamenti indubbiamente ci aiutano nel lavoro che stiamo contemporaneamente portando avanti insieme al Governo nazionale per modificare il Piano di Poste Italiane. Si tratta di una decisione importante ed apprezzabile – hanno aggiunto Bartolini e De Rebotti – che consentirà di mantenere operativi i servizi finora erogati in attesa della decisione dei giudici amministrativi. Ciò concorre a mantenere un clima positivo attorno alla definizione di scelte così importanti per molti cittadini umbri e per l’intera comunità regionale. Un clima che, anche grazie alla posizione assunta in merito dalla Regione Umbria e Anci Umbria, ha concorso alla riapertura della trattativa al ministero e ad un nuovo confronto tra Poste e Regioni. Così come ci hanno confermato proprio nei giorni scorsi gli on. Sereni e Verini, – hanno sottolineato Bartolini e De Rebotti – il Governo, attraverso il sottosegretario Giacomelli, sta lavorando al nuovo Contratto di Servizio con Poste Italiane dove si dovrebbero aprire possibili margini di negoziazione con gli enti territoriali chiamati a fare rete e ad avanzare, entro il 31 marzo prossimo, proposte aggiuntive che possano potenziare l’offerta complessiva dei servizi in specifici ambiti territoriali, anche al fine di valorizzare la capillarità degli uffici postali, dalla prenotazione Cup al pagamento del bollo auto, alle imprese, alle pubbliche amministrazione, potenziando le caratteristiche di alcuni uffici, soprattutto quelli ubicati in ambiti disagiati e con scarsa densità abitativa, come veri e propri uffici di prossimità. E gli uffici Postali per i quali il Tar del Lazio ha concesso la sospensiva rientrano proprio in questo ambito”.
L’assessore Bartolini ha infine ribadito l’impegno della Regione a riconvocare il tavolo di coordinamento con Anci Umbria per approfondire i contenuti del Contratto tra Poste e Governo “così da poter individuare insieme, in breve tempo, le azioni da intraprendere ed anche la possibilità da parte della Regione di utilizzare i fondi a disposizione destinati al digitale, per supportare i progetti dei singoli Comuni che andranno ad accrescere i servizi oggi offerti dagli uffici postali con eventuali azioni legate ai Piani di Agenda digitale”.