Riceviamo da Ciro Zeno, Cristina Calcagni, Andrea Sacripanti, Roberta Tardani, Stefano Olimpieri e pubblichiamo.
.Il Tavolo dell’Ambiente Osservatorio Le Crete di Orvieto, esprime forte preoccupazione sul futuro dei rifiuti in Umbria vista l’escalation di notizie che vanno dal sito di Pietramelina, alla polemica sull’inceneritore ternano fino alle ultime notizie trapelate circa la decisione del Consiglio di Stato (attendiamo a giorni l’atto ufficiale) di congelare momentaneamente l’ampliamento della discarica di Orvieto presente nel sito delle Crete, per vizi di forma inerenti la perizia presentata a seguito del ricorso, dopo la sentenza del TAR del 16 gennaio u.s., dalla società Sao/Acea. Tale decisione del Consiglio di Stato è stata ulteriormente rimandata al mese di febbraio. Ribadiamo con forza che ad Orvieto non è più accettabile insistere con la presenza di discariche, figuriamoci un loro ulteriore ampliamento, così come rimaniamo fortemente critici sulla possibilità di sostituire la stessa con una eventuale realizzazione di termovalorizzatori. I proclami ci interessano poco, invitiamo pertanto l’attuale amministrazione comunale alle verifiche necessarie al fine di essere prontamente attiva nella risposta da fornire alla collettività, approfittando di questo ulteriore lasso temporale, per nominare un perito le cui competenze e capacità possano esprimere il meglio nell’elaborazione della controperizia per ribadire con forza il NO della città di Orvieto all’ampliamento del terzo calanco.