Riceviamo dal capogruppo FdI-AN Andrea Sacripanti e pubblichiamo. L’intervento si riferisce al dibattito sul costo delle riunioni di Giunta.
A seguito del dibattito consiliare sull’assestamento del bilancio 2015, ritengo necessarie alcune precisazioni in merito al mio intervento sui costi della politica ed in particolare sulla quantità e sulla durata delle riunioni della Giunta comunale per le quali sono previsti le assenze retribuite dei componenti dai rispettivi luoghi di lavoro e i rimborsi per le spese di viaggio.
Ormai è a tutti noto che nel bilancio preventivo 2015 risultano inseriti complessivamente 97 mila euro tra i rimborsi chilometrici ed autostradali, quantificati esattamente in 12 mila euro, e i costi dovuti alle assenze degli amministratori, ben 85 mila euro, per il rimborso dovuto alle società private presso cui lavorano il Sindaco e gli Assessori per le giornate in cui si assentano per partecipare alle riunioni di Giunta o a consigli e commissioni.
Il mio intervento, nell’ambito del dibattito consiliare sul bilancio, ha evidenziato come dal giorno dell’insediamento dell’attuale amministrazione ad oggi, si siano svolte in media ben 8 riunioni di Giunta al mese con una durata, almeno per l’80% delle sedute, di circa 8 ore ciascuna.
Per evitare che si diffondesse il sospetto, peraltro legittimo e fondato, che tali riunioni servissero agli amministratori soltanto per giustificare le loro assenze dal lavoro, ho chiesto le motivazioni per cui la Giunta si riunisse due volte a settimana e con una durata media giornaliera così estesa, visto che in altri Comuni ben più grandi e complessi del nostro, si prenda ad esempio il Comune di Perugia, la Giunta si riunisce in media una volta a settimana con una durata giornaliera di circa 3 ore.
In buona sostanza, ho chiesto esplicitamente quali fossero le esigenze che giustificassero un calendario così denso di riunioni e quali atti richiedessero il protrarsi di ciascuna seduta così a lungo, visto che la maggior parte dei provvedimenti discussi ed adottati dalla Giunta, come è visibile anche sul sito del Comune di Orvieto, sono attribuzioni di patrocinio non oneroso ed atti tecnici che vengono redatti preventivamente dagli Uffici competenti.
Ritenevo e ritengo legittimo che un Consigliere comunale chieda conto del funzionamento degli organi politico-amministrativi, specialmente quando questi organi gravano sulle tasche dei cittadini per ben 97 mila euro!
Purtroppo i miei interrogativi non hanno ricevuto alcuna risposta nel merito né dal Sindaco, né dall’Assessore al bilancio, mentre la Vicepresidente Cotigni, a difesa del suo “indiscutibile” Assessore Gnagnarini, ha affermato che siccome quest’ultimo è presente a Orvieto il martedì e il giovedì, le riunioni di Giunta vengono organizzate, oserei dire a prescindere, in questi due giorni.
Insomma i Cittadini orvietani devono pagare senza avere il diritto di conoscere il perché di così tante riunioni e le motivazioni per cui queste riunioni durino così a lungo.
Ultima precisazione. La Consigliera, nonché vicepresidente del Consiglio comunale, Cotigni ha tentato di controbattere alle mie dichiarazioni sostenendo che anche io rappresento un costo per l’amministrazione specialmente quando convoco la mattina, anziché il pomeriggio, la Commissione Controllo e Garanzia che presiedo.
Nella sua alta carica, la Vicepresidente dovrebbe sapere che la mia Commissione, per la quale è previsto per i componenti il solo gettone di presenza pari a 21 euro lordi, si riunisce in media soltanto una volta al mese e che il sottoscritto, in quanto dipendente pubblico, non costa nulla al Comune di Orvieto che non deve rimborsare nemmeno un centesimo al mio datore di lavoro, un’amministrazione statale, nei giorni o nelle ore in cui mi assento dal servizio per i miei impegni istituzionali, contrariamente a quanto accade per Sindaco e Assessori dipendenti di Enti privati che, è bene ribadirlo, pesano sul bilancio comunale per ben 97 mila euro.
Invito, pertanto, sia la Consigliera, nonché Vicepresidente, Cotigni sia tutti gli altri Consiglieri di maggioranza, che si mostrano così accorti e preoccupati per l’incidenza del sottoscritto sul bilancio comunale, pari a zero, a sollecitare i propri rappresentanti dell’esecutivo cittadino a concentrare le riunioni di Giunta sia nei giorni che nei tempi di durata, come avviene, peraltro, in molti altri Comuni. Questo determinerebbe una sostanziosa riduzione dei costi della politica, anche se comporterebbe, ahimé, una maggior presenza di Sindaco e Assessori nei rispettivi luoghi di lavoro.