Il PCdI vuole essere coinvolto dal Comune di Orvieto nei processi decisionali che si stanno maturando e dichiara la piena disponibilità a contribuire con le proprie idee.
“Ci sono appuntamenti cruciali, come il Contratto di fiume -ricorda Renzo Rossi- e vogliamo discutere sul processo di progettazione degli interventi, sulle scelte e sui lavori che si andranno a realizzare”.
“Poi c’è l’appuntamento Aree interne- continua Rossi- e anche lì abbiamo idee e progetti da presentare. Non scordiamoci poi che la Regione ha a disposizione quasi 900milioni del PSR e Orvieto e l’Orvietano devono esserci con iniziative finanziabili.
“Abbiamo sostenuto l’elezione di questa Amministrazione, abbiamo posizioni critiche su alcune vicende, ma, ovviamente, anche il desiderio di offrire le nostre energie alla città, afferma Ciro Zeno”.
Prossima iniziativa, illustrata da Costantino Pacioni, sabato 14 novembre al Chiostro di San Giovanni, a Orvieto, sul tema: Piano di Orvieto. Idee per un progetto di valorizzazione e qualificazione agricola.
Finalità dell’incontro il tentativo di aggregare “forze” agricole e istituzionali per valorizzare e lanciare sul mercato il “fagiolo secondo del Piano”, tipico legume nostrano, apprezzatissimo, ma prodotto in quantità così irrilevanti da non poter immaginare, oggi, una commercializzazione significativa per mancanza di produzione. Alcune aree limitrofe del Viterbese adiacente hanno fatto fortuna con simili prodotti di qualità, dalle lenticchie di Onano ai ceci, ai fagioli del Solco dritto di Valentano.
Un’idea buona, coerente con il nostro modello di sviluppo, che ci auguriamo trovi le energie necessarie per divenire un esempio di buone pratiche.
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