di ufficio stampa “Umbria domani”
Economia e politica al centro del convegno organizzato dall’associazione ‘Umbria domani’ del Consigliere Eros Brega, che si è tenuto stamani ad Orvieto, in una gremita sala di Quattrocento del Palazzo del Popolo della cittadina umbra. Rappresentanti politici e delle categorie produttive si sono confrontati sui temi dello sviluppo economico tra Europa e i territori.
Protagonisti del primo panel l’europarlamentare del Pd Simona Bonafé, la Presidente dell’Assemblea regionale Donatella Porzi e Andrea Smacchi Presidente della Commissione regionale per gli Affari istituzionali e comunitari. Hanno poi preso la parola portando la loro testimonizanza i rappresentanti delle categorie produttive. Per gli imprenditori Massimo Pessina, Presidente di ‘Acque Norda’ e ‘Pessina Costruzioni’, per la Coldiretti Albano Agabiti, per Confesercenti Lino Busà e poi per la CNA di Orvieto Marco Frizza.
Nel corso degli interventi s’è sottolineato come l’Europa pian piano stia cambiamo atteggiamento e abbia finalmente smesso con le sole politiche di austerity, iniziando a mettere al centro delle sua iniziativa le politiche di sviluppo, grazie anche all’azione del governo italiano. “Da un anno a questa parte qualcosa si è mosso in Europa, finalmente non più austerity ma finanziamenti e competitività. E questo anche grazie all’azione del governo italiano. Il piano Junker – ha sottolineato Bonafé – è l’inizio di una risposta concreta alla crescita in UE. Inoltre ci sono i fondi europei: è necessario che le istituzioni pubbliche e private, gli imprenditori e gli attori economici italiani sappiano realizzare progetti credibili e cogliere queste occasioni concrete di sviluppo”.
Per Massimo Pessina “siamo di fronte a un passaggio delicato ma dobbiamo essere coscienti che il finanziamento pubblico è solo uno strumento e non può diventare il fine dello sviluppo, altrimenti si tratta solo di una manovra di breve respiro. E’ necessario – ha continuato il Presidente di Acque Norda – puntare sull’industria e sulla difesa delle nostre eccellenze che rappresentano la vera potenza del sistema economico italiano nel mondo. Siamo un Paese straordinario, dobbiamo solo essere convinti delle nostre potenzialità e lavorare in sinergia”.
Dalla Coldiretti Agabiti ha sottolineato che “grazie a mirate politiche d’innovazione l’agricoltura in questi anni è riuscita a mantenersi competitiva sul mercato nazionale e internazionale nonostante le difficoltà. Restano margini di miglioramento, ma è necessario tutelare le eccellenze dei territori e lavorare in maniera che le imprese si muovano in rete”. Busà per la Confesercenti ha ribadito la urgenza del sostegno alle piccole imprese, richiamando la necessità che si renda più semplice la modalità di accesso alle risorse e ai finanziamenti da parte delle banche. Anche Frizza, CNA di Orvieto, ha sottolineato che le imprese locali hanno bisogni di rappresentanti degli istituti di credito, dopo il superamento banche territoriali, che conosca le imprese locali e sappia coadiuvare la crescita e lo sviluppo economico dei territori.
Nella seconda parte del convegno organizzato da ‘Umbria domani’ del Consigliere Eros Brega, ad Orvieto nella sala dei Quattrocento del Palazzo del Popolo c’è stato il confronto tra il Sottosegretario all’Interno Giampiero Bocci, il vicepresidente dell’Assemblea regionale dell’Umbria Vinicio Marco Guasticchi e dell’Assessore regionale al Welfare e Sanità Luca Barberini. Al centro del dibattito la situazione politica nazionale del Partito democratico e le sfide rappresentate dal Governo del Paese.
S’è parlato anche tanto di politica locale col sottosegretario Bocci che ha preso una posizione forte sulla vicenda dei rifiuti regionali. “Quello che sta accadendo in Umbria sui rifiuti mette in luce una pagina della storia democratica dell’Umbria che non ci appartiene. Mi aspettavo che il Consiglio regionale aprisse immediatamente una discussione sulla legalità e sulla trasparenza. Perché sui rifiuti non si può scherzare. Dallo stesso segretario regionale mi sarei aspettato un intervento più consistente. Meno silenzi e più documenti che si mettono a disposizione per fare chiarezza e garantire legalità. Venire a sapere di 29 assunzioni dove il più pulito aveva nella sua fedina penale l’associazione a delinquere è una pagina che non può appartenere a questa regione”, ha detto Bocci.
L’analisi di Bocci sull’attualità e sul futuro del Partito democratico ha fatto emergere come la sfida politica dell’Italia e dell’Umbria è quella di lasciarsi alle spalle le appartenenze partitiche e di guardare al confronto tra conservatori e riformisti. In questa ottica il sottosegretario al ministero dell’Interno ha posto l’esigenza “sulla necessità che i dirigenti del Pd debbano essere più orgogliosi di appartenere a questo partito perché se non c’è il Pd e la democrazia c’è il populismo di Grillo e Salvini”.
Un Partito che per l’assessore regionale Barberini ha cambiato radicalmente impostazione quando ha compreso che bisognava superare la fase delle analisi e iniziare a intensificare il valore delle decisioni. “Questo – ha spiegato Barberini – è il frutto di un Pd che non guarda più al passato e si sofferma sulle storiche appartenenze. La sfida da continuare a perseguire è ora quello di dare più spazio ai giovani”.
Per Vinicio Guasticchi “la spinta propulsiva e decisionale di Renzi ha contribuito a costruire un partito democratico che oggi sa intercettare esigenze popolari e incentrate sulla reale prospettiva di salvaguardare il bene comune”. Bene comune che Bocci identifica “nel sostegno sociale alle famiglie, agli anziani e alle categorie svantaggiate perché: il francobollo non fa la differenza ma a farla sono la conoscenza delle problematiche e la capacità di dare risposte per non lasciare indietro nessuno”.