Riceviamo da l’Osservatorio Le Crete – Tavolo dell’Ambiente Orvietano e pubblichiamo.
L’Osservatorio Le Crete – Tavolo dell’Ambiente Orvietano esprime compiacimento per la notizia ufficiale che nega la possibilità di revamping sul secondo Calanco della discarica Le Crete. A questo punto serve un NO definitivo da parte della Regione all’apertura del terzo Calanco, la cui decisione del Consiglio di Stato, successiva al ricorso della Acea, è stata posticipata al mese di febbraio. La Regione, viste anche le criticità rilevate sugli altri siti dell’Umbria, che porteranno sicuramente da qui a breve all’emergenza rifiuti nella nostra regione, si attivi nell’immediato a mettere in atto tutti gli atti necessari ad impedire che Orvieto sia di nuovo considerato ‘la pattumiera’ delle emergenze dei rifiuti di tutto il territorio umbro. In tal senso si muove la nostra proposta di legge di iniziativa popolare, la quale introduce nuove forme di controllo stabile da parte dei cittadini a supporto e controllo dell’operato delle pubbliche istituzioni, già depositata in Regione e per la quale partirà la raccolta ufficiale delle firme a valle della conferenza stampa di presentazione degli articoli che la compongono”
(Ciro Zeno, Andrea Sacripanti, Cristina Calcagni, Stefano Olimpieri, Roberta Tardani)