Riceviamo da Lucia Vergaglia, M5S Orvieto, Promotore dell’Osservatorio “Le Crete”, e pubblichiamo. A di là di un po’ di maretta, perché i pentastellati si sentono scippata l’idea dell’Osservatorio, il documento che segue tende a riportare unità tra i moltissimi che si oppongono al terzo calanco e guardano al superamento della discarica orvietana.
I proclami non bastano, non bastano i ripensamenti di chi faceva dei distinguo ed ora si fregia di un “marchio” positivo come quello dell’Osservatorio “Le Crete”, e vanno nella giusta direzione le iniziative del Comune e della regione in difesa del terzo calanco. Ovviamente non basta ed ovviamente vanno proposte soluzioni alternative per la riduzione dei rifiuti alla fonte e per il riutilizzo e riciclo delle materie prime recuperate. Questo al di là della preoccupazione che i tanti scandali stanno facendo nascere in tutta la regione.
Come MoVimento 5 Stelle chiediamo di non stare a guardare alla finestra ma di fare quel passo ulteriore di consapevolezza e partecipazione, di apertura paritaria, standardizzata e strutturata ai cittadini ed alla società di quello che era il progetto dell’Osservatorio “Le Crete”.
Quel passo anticipato sin da luglio scorso per l’istituzionalizzazione dell’Osservatorio per potervi coinvolgere tutti gli attori, dalle associazioni ai gestori, dai cittadini vicini ai portatori d’interessi diffusi come le associazioni con incontri tematici partecipati, per superare i limiti delle visioni contrapposte e della negoziazione tra i più forti; e, diciamolo, anche di una certa becera volontà di politicizzazione di un bel progetto che doveva essere puramente trasversale.
Come largamente anticipato quindi chiederemo l’istituzionalizzazione dell’Osservatorio e pertanto depositiamo la liberatoria in Comune, per il solo Comune, per l’utilizzo del segno grafico distintivo del Manifesto per l’Osservatorio “Le Crete”, di cui, come del resto vale per il nome ed il testo, è autore Silvio Torre, sotto cui anche i signori Zeno e Calcagni rivendicano di aver apposto firma.
E con essa porremo all’ordine del giorno per i prossimi Consigli Comunali la necessità che il Comune stesso istituzionalizzi l’Osservatorio, come la stampa dell’epoca in cui veniva presentato, riportava dalle parole dei firmatari.
Considerato che sono tante le forze politiche che si sono accodate non dovrebbe esserci alcun problema e, da parte nostra, questo sembra anche il miglior viatico per fare una buona politica per l’ambiente, sgombrando il campo da polemiche e personalismi che alla fine danneggiano tutti. Serve uno scatto per mettere in sicurezza “Le Crete”, guardare al dopo discarica ed ad un territorio in grado di sostenere un ciclo dei rifiuti moderno, che punti alla riduzione, al recupero ed al riciclo in un ambiente sano e polito.
Se queste sono le intenzioni anche degli altri rappresentanti politici che ora si firmano come “Osservatorio” noi ci siamo.