Caro Beppe Natale, ti scrivo questa letterina da Orvieto per chiederti di portare in regalo a me ed ai cittadini della mia città una raccolta differenziata meno indifferente!
Io della mondezza non so molto, come d’altronde la maggior parte delle persone, ma so che la mondezza non ha un buon odore e che nessuno la tocca, a parte quei signori che la raccolgono per strada con i furgoni!
Tante persone credevano, come per effetto di una magia della fatina buona, che la mondezza alla nostra discarica non ci fosse quasi più perché, essendo stata tutta raggruppata nella plastica e alluminio, cartone, e umido, questa raccolta, che si chiama appunto differenziata, fosse già servita a ridurre la quantità di spazi utilizzati, e per questo non sarà mai più necessario aprire un nuovo butto poco più in là, che qui da noi chiamiamo 3º Calanco!
Tante persone pensavano anche che questi materiali recuperati, riutilizzati o rivenduti, dovessero servire a creare lavoro e ricchezza per Orvieto!
Tante persone speravano ancora che tutto il loro impegno nel raccogliere e differenziare i rifiuti in casa propria venisse premiato con meno costi di tasse sulla mondezza, come per esempio la Tarsu!
Tanta gente ci aveva creduto e sperato perché queste cose erano state promesse e scritte a tutti in un programma, da un Signore molto importante, per meglio andare avanti!
A parte il fatto che mi domando come si possa creare ricchezza da un costo, visto che il servizio è pagato a terzi, ma penso anche che sono cose difficili da capire ed ancor più difficili da gestire.
Ma quello che posso sperare, con aspetti od azioni forse più superficiali, che forse si possono anche fare, è che vorrei una raccolta differenziata meno indifferente! Indifferente alle promesse, indifferente ai costi maggiori per il cittadino, indifferente all’immagine della città, indifferente ai disagi degli orvietani, indifferente al futuro dei figli di Orvieto, domani!
Perché se è vero che tutto il mercurio che si trova dentro al fiume Paglia, arriva trasportato dalle acque fin dal monte Amiata, è anche vero che non tutti gli orvietani vogliono più arrivare dalla stessa montagna con la piena!
Io so che tante persone la differenziata non la fanno per i motivi che ti ho scritto sopra, perché non è premiante e forse anche inutile, a parte per il senso civico, morale, ecologico che dovrebbe spingere ognuno di noi a farla, a prescindere.
Mi piacerebbe che tutti facessero la differenziata ma che potessero però buttare la raccolta negli appositi cassonetti grandi, distinti per tipologia di rifiuto, e distribuiti in modo equo ed intelligente in tutto il territorio comunale. Perché credo che alla gente, se gli si danno i posti per buttare la mondezza, se la differenzia a casa e poi la butta quando gli pare, anche tutti i giorni, e così il servizio di raccolta andrebbe a ritirarla quando crede meglio.
Mi piacerebbe che chiunque, dotato di una tessera magnetica davanti a quel cassonetto, potesse aprirlo automaticamente, magari essere anche riconosciuto, e grazie a questo pagare meno tasse sui rifiuti o comunque un importo proporzionato ai rifiuti immessi o prodotti!
Forse avremmo meno sacchi in giro, meno sacchi buttati nell’indifferenziato al cimitero, giù dalla rupe o altrove, e più gente che differenzia.
Tutto ciò non l’ho visto in un fumetto di fantascienza ma esiste già altrove, addirittura anche in Italia…
Penso anche che nuovi secchi piccoli per la differenziata dei privati (che pur qualcosa costeranno al Comune) nei quali buttare i rifiuti senza i sacchetti, non sarà una soluzione più comoda perché forse la gente li depositerà fuori casa in pianta stabile, sempre per il motivo dei cattivi odori, nei vicoli del centro e nelle vie del comprensorio, e temo che non miglioreranno la nostra immagine. Però può darsi, mi auguro e voglio credere anche che non sarà così… Una cosa è certa: portameli tu in regalo perché non ho intenzione di rompere il mio porcellino salvadanaio per comprare anche i nuovi secchi piccoli!
Caro Beppe Natale se esaudirai la mia letterina ti prometto di essere più buono l’anno prossimo, e portaci in regalo soprattutto tutte quelle cose di cui sopra, per meglio andare avanti, perché sennò tutte quelle cose ci sembrerà di averle solo prese dietro!