Riceviamo dall’Associazione Val di Paglia e pubblichiamo. L’intervento fa riferimento all’articolo “Messa in sicurezza del Paglia: I cantieri già attivi e quelli di prossima consegna. Ma Val di paglia denuncia immobilismo”.
Ringrazio per l’approfondimento, che sarà utile a noi e ai lettori per una più puntuale valutazione della situazione.Ci preoccupa moltissimo l’affermazione” I tempi di progettazione si sono dilatati per i bizantinismi, le incongruenze e le dinamiche di potere soprattutto della burocrazia tecnica”, perché ci vediamo il muro di gomma contro cui si scontra il Paese . (d.f.)
Gentile direttore,
anzitutto grazie per l’attenzione con cui segue le iniziative dell’associazione.
In merito al suo editoriale del 13 novembre ribadiamo purtroppo che nulla è stato fatto né per la messa in sicurezza né per il ripristino dell’ufficiosità idraulica. E non si tratta di iperbole.
Ricorrendo alle veline (preferisco comunicati ufficiali, quelle da cui io e Lei abbiamo preso informazioni per scrivere n.d.r.) del Comune lei elenca dei lavori. Precisiamo:
– i lavori di mitigazione del rischio che dovranno essere eseguiti dal Consorzio di Bonifica, non sono ancora in cantiere;
– i lavori che riguardano la stabilità del ponte dell’adunata, affidati dalla Provincia, non sono ancora in cantiere;
– i lavori di riqualificazione urbana decisi dal comune non sono ancora in cantiere.
Sono passati tre anni e questa situazione riguarda interventi, tutti, definiti di massima urgenza e indifferibili. Il fatto che non siano stati ancora eseguiti è dimostrazione, almeno, di inefficienza. I tempi di progettazione si sono dilatati per i bizantinismi, le incongruenze e le dinamiche di potere soprattutto della burocrazia tecnica. E la comunità cittadina è rimasta esposta nella sua vulnerabilità per tutto questo tempo. Se vuole possiamo ricostruire monograficamente quanto affermato.
Lei cita anche il Contratto di fiume. Precisiamo: l’incontro del 3 novembre non è stato un incontro partecipativo, ma di divulgazione. Spero sia chiara la differenza. E comunque, in quella sede si è deciso di riprendere un percorso di fatto interrotto prima dell’estate. Al momento il Contratto del fiume Paglia è ancora un contenitore vuoto. Anche questa affermazione possiamo dimostrarla in qualsiasi momento.
Grati per l’attenzione,
Il direttivo