La soprintendenza ai Beni architettonici e paesaggistici dell’Umbria ha bloccato l’ampliamento dell secondo calanco della discarica di Orvieto negando il parere positivo sull’impatto ambientale.
Il parere della soprintendenza è di mercoledì scorso, in occasione della conferenza dei servizi aperta in Regione nell’ambito della procedura di valutazione di impatto ambientale che avrebbe dovuto dare il via libera definitivo al progetto presentato da Sao-Acea. Il mancato ampliamennto di 800mila metri cubi crea evidenti disagi a tutto il sistema provinciale dei rifiuti e determinerà un più veloce esaurimento della discarica orvietana, a fronte di un lento processo di crescita della raccolta differenziata.
L’ampliamento, secondo la soprintendenza, altera il profilo collinare e quindi crea danno dal punto di vista paesaggistico. L’opposizione è letta da alcuni come un chiario indirizzo del nuovo soprintendente Stefano Gizzi.
A questa notizia si aggiunge che “La Commissione parlamentare sugli eco-reati si occuperà dell’Umbria ed è già previsto un sopralluogo alla discarica Le Crete di Orvieto. Seguiranno ispezioni a tutte gli altri siti di conferimento e ci saranno audizioni con i politici e gli amministratori, locali e regionali, coinvolti in quelle scelte che l’attivita’ investigativa del Corpo forestale sta disvelando in questi giorni”. Lo hanno annunciato, durante la conferenza stampa che si è tenuta ieri mattina a Palazzo Cesaroni, i consiglieri regionali della Lega nord Emanuele Fiorini e Valerio Mancini.