ORVIETO Freccia bianca Perugia-Orvieto-Roma, c’è il sì del ministero. Nella migliore delle ipotesi, a causa di continui ritardi e disservizi vari, gli orvietani per raggiungere la Capitale (e viceversa) con il treno impiegano almeno un’ora e mezza. Nelle peggiori, almeno 2 o 3.
Appena diventerà effettivamente operativa l’Alta Velocità, l’obiettivo è quello di ridurre i tempi di percorrenza a 45 minuti. Con il via libera del ministero dei Trasporti (annunciato dal vice ministro Riccardo Nencini in una sua recente visita ad Orvieto) disposto a coprire il disavanzo di gestione ipotizzato da Trenitalia, il primo step è fatto. Ora manca la Regione che dovrà valutare l’inserimento del progetto nel Prt dell’Umbria, il Piano Regionale Trasporti.
«Sono state affrontate tutte le alternative possibili, con i tecnici di Trenitalia e con quelli del Ministero – ha spiegato il sindaco Giuseppe Germani – Il progetto ‘Freccia Bianca’ Perugia-Roma passante per la direttrice Terontola-Chiusi-Orvieto al momento è l’unica soluzione realmente sostenibile per portare l’Alta Velocità ad Orvieto. Altre ipotesi, certamente vantaggiose per i nostri concittadini e per il territorio, come quelle che prevedono di far fermare treni Roma-Milano o Roma-Venezia, non sono altrettanto sostenibili sia per l’aspetto commerciale sia per quello dei costi».
Oltre a vedersi ridotti i tempi di attesa, l’altro aspetto positivo per i pendolari, è che non avranno costi aggiuntivi (che come annunciato si accollerà il Ministero) ma il prezzo per l’Alta Velocità rientrerà nella carta “Tutto Treno”. «Un ulteriore aspetto al vaglio di Trenitalia, del Ministero e della Regione – ha annunciato il sindaco – riguarda la possibilità di realizzare con lo stesso materiale rotabile una doppia relazione Perugia-Roma. Se ciò fosse fattibile ne beneficerebbero anche altre fasce d’utenza».
Una notizia indubbiamente positiva ma vedendo le foto dei pendolari che ieri mattina hanno viaggiato ammassati lungo i corridoi – nonostante avessero in mano le prenotazioni – per raggiungere la Capitale, l’auspicio è che si possa passare in tempi rapidissimi all’alta velocità (senza giochi di parole).
«Da alcune settimane – denuncia il comitato dei pendolari Roma-Firenze – la coppia di treni IC 598 e 581, utilizzati prevalentemente da pendolari delle tratte intermedie della Roma-Firenze, sta registrando pesantissimi ritardi e irregolarità nel servizio. Le cause non sono di norma comunicate agli utenti. Quello che si può verificare direttamente è che spesso ci sono vetture mancanti o chiuse. Ciò determina ritardi in partenza che superano sovente i 60 minuti e condizioni di viaggio inaccettabili».
Ieri mattina ad esempio, sul treno 581, la vettura 7 era chiusa e la vettura 3 era mancante (quest’ultima era già fuori servizio sul 598 di martedì pomeriggio). Risultato: chi aveva cotanto di posto prenotato ha dovuto viaggiare, insieme agli altri, in piedi lungo i corridoi. (Sa.Simo)