Il Centro Antiviolenza “L’ Albero di Antonia” di Orvieto organizza per la ricorrenza una giornata di presidio informativo presso la sede del centro commerciale “Porta di Orvieto” di Orvieto Scalo. La mattina e nel primo pomeriggio saranno esposte delle installazioni sul tema della violenza ed allestito un banchetto informativo, presenziato dalle operatrici volontarie del centro antiviolenza. Alle ore 18.00 si terrà un’esibizione collettiva spontanea ma concordata, denominata comunemente flash mob, proprio all’interno del centro commerciale, per mobilitare ogni uomo e ogni donna a contrastare la violenza maschile sulle donne, molto più diffusa di quanto venga percepito. Per partecipare al flash mob l’appuntamento è alle 17.30 nel corridoio centrale della “Porta di Orvieto”. L’iniziativa avrà luogo grazie alla collaborazione dei soci, delle dipendenti e dei dipendenti, nonché della presidenza e della direzione della Coop Centro Italia, già concretizzatasi nella cena di sottoscrizione a favore del centro Antiviolenza il 16 ottobre scorso.
Per i Centri Antiviolenza, che hanno promosso la ricorrenza in Italia 10 anni fa, è una giornata di azione, lotta, indignazione contro chi ancora favorisce un’organizzazione sociale patriarcale che, nei fatti, mantiene ed alimenta la violenza contro le donne.
I media e le televisioni ultimamente propongono la tematica, ma spesso si rischia la spettacolarizzazione e la drammatizzazione della violenza contro il genere femminile, senza proporre modelli positivi e soluzioni, senza approfondimenti ed interventi di operatori qualificati e soprattutto esperti.
Negli ultimi anni il 25 novembre è ricordato da enti ed istituzioni anche nel territorio Orvietano, grazie anche alle attività del Centro Antiviolenza “L’Albero di Antonia” ed altre associazioni culturali che operano a vario titolo sul territorio.
Nel mondo la ricorrenza viene celebrata da sedici anni, ma già nel 1993 l’allora Segretario Generale delle Nazioni Unite, Kofi Annan, dichiarava: «La violenza contro le donne è forse la violazione dei diritti umani più vergognosa. Essa non conosce confini né geografia, cultura o ricchezza. Fin tanto che continuerà, non potremo pretendere di aver compiuto dei reali progressi verso l’uguaglianza, lo sviluppo e la pace». Sei anni dopo, nel 1999, le Nazioni Unite dichiaravano il 25 Novembre Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne. La data venne scelta in ricordo delle tre sorelle Mirabal, violentate e uccise barbaramente il 25 novembre 1960 nella Repubblica Dominicana.
Milioni di donne nel mondo sono vittime di violenze domestiche, schiavizzate in matrimoni forzati, comprate e vendute per alimentare il mercato della prostituzione, violentate come trofei di guerra, molestate sui luoghi di lavoro, mutilate nella loro sessualità da pratiche violente per assoggettarle alle regole sociali patriarcali. Anche nella nostra società le donne sono troppo spesso umiliate, maltrattate, lese nell’autostima ed ostacolate nel raggiungimento dell’indipendenza economica, la solo via per poter decidere liberamente e autonomamente della propria vita. Oggi le statistiche ci riconfermano che ad infliggere le violenze sono, per buona parte, padri, mariti, compagni, ex partner, amici o conoscenti.
La violazione dei diritti umani contro le donne, non riconducibile a fattori sociali ed economici contingenti, razziali o religiosi, è un fenomeno trasversale a tutti i ceti sociali ed assume forme e manifestazioni complesse, difficilmente rilevabili senza una specifica conoscenza e formazione. I costi umani, sociali, economici derivanti dalle violenze sulle donne e sui figli minori sono inaccettabili. La condanna sociale alla violenza contro le donne deve essere unanime, così come l’azione e la mobilitazione, perché il fenomeno – in continua crescita – venga efficacemente contrastato e prevenuto.
Per informazioni: L’Albero di Antonia 0763 300944 www.alberodiantonia.org
Associazione L’Albero di Antonia
Contro la violenza sulle donne
0763 300944
Sostieni il Centro Antiviolenza con il tuo 5 x mille
C.F.90011880557
Le donne ti ringraziano!
—————————————————————————informazione pubblicitaria