Di giorno trovare parcheggio è praticamente missione impossibile, di notte le macchine sfrecciano come fossero in autostrada. Peccato che però la zona in questione è la centralissima viale Primo Maggio ad Orvieto scalo dove i residenti, non sapendo più a quale Santo votarsi, hanno deciso di farlo a qualcuno di più terreno: l’amministrazione comunale a cui nei prossimi giorni verranno recapitate centinaia di firme.
«Non è più possibile vivere in queste condizioni – dice Elisa, residente da pochi anni in un appartamento lungo la via ma già esasperata – abbiamo deciso di dare il via ad una petizione perché non ne possiamo più. La mattina non si può parcheggiare da nessuna parte, anche chi è residente è costretto a lasciare la macchina chissà dove». Dopo il disastro dell’alluvione, infatti, molti pendolari non si fidano più a lasciare l’auto nel parcheggione della stazione e preferiscono farlo lungo la strada più vicina, appunto su viale Primo Maggio. «La notte invece, il problema non è il parcheggio ma la velocità delle macchine che transitano. E’ diventato veramente pericoloso anche solo attraversare la strada» aggiunge Elisa.
E se fino a pochi anni fa c’era il deterrente della caserma dei carabinieri, adesso, dopo la sua chiusura, gli automobilisti non si fanno alcuno scrupolo, molte volte mettendo a repentaglio la stessa incolumità dei passanti. «Chiediamo solo di essere tutelati – dice una negoziante – abbiamo visto che i dissuasori non servono a niente, allora perché non prevedere un sistema di rilevazione della velocità o, ancora meglio, qualche posto di blocco in più?» Richieste più che sacrosante quelle degli abitanti della zona disposti ad andare anche casa per casa a raccogliere le firme da portare in Comune pur di essere ascoltati e risolvere il problema. «Probabilmente bisognerà aspettare di vedere qualche tragedia – si aggiunge al coro un altro negoziante della zona – prima di trovare una soluzione. Succede sempre così: dopo che ci scappa il morto si risolvono tutti i problemi». Ad aggiungersi al novero delle criticità dello Scalo, in generale, è poi il problema del vandalismo. Venerdì notte ad essere preso di mira è stato il sottopasso della stazione ferroviaria completamente imbrattato con bombolette di vernice colorata