Giungerà ad Orvieto nel pomeriggio di martedì 6 ottobre il gruppo di pellegrini-turisti partiti dalla Norvegia nell’aprile scorso che, attraverso la Via Romea Germanica sono diretti a Gerusalemme.
Ad Orvieto saranno accolti in Comune alle ore 18:00 con una iniziativa di benvenuto alla presenza del Sindaco Giuseppe Germani, del Vescovo di Orvieto e Todi, Mons. Benedetto Tuzia, dei rappresentanti dell’Associazione “Via Romea Germanica” e dai Sindaci e Amministratori dei territori attraversati.
L’indomani, 7 ottobre dopo la partecipazione alle ore 9:00 in Cattedrale alla Santa Messa, i pellegrini ripartiranno per Roma attraverso il tracciato segnato nel Medioevo dal Monaco Alberto per incontrare il Papa e poi dirigersi a Gerusalemme.
Prima della partenza, in Piazza Duomo, riceveranno il bollo/timbro della tappa ad Orvieto “Centesimo Miglio” disegnato dall’artista e scultore orvietano, Flavio Leoni.
Un evento simbolico ma carico di significati che costituisce il “Numero Zero” di altri appuntamenti finalizzati alla valorizzazione della Via Romea Germanica di cui la tappa di Orvieto costituisce il “Centesimo Miglio”.
Come è noto, esistono due vecchie strade che nel corso dei secoli sono state percorse dai fedeli del nord Europa: la famosa strada Francigena a occidente che scende dai paesi anglosassoni collegandosi con il percorso iberico di Santiago de Compostela e, a oriente, la strada Stadense, dalla città di Stade vicino ad Amburgo, che viene utilizzata dai pellegrini scandinavi che, attraversando la Germania, entrano in Italia con la Via Romea.
L’Associazione Via Romea Germanica che ha sede nel comune di Santa Sofia in provincia di Forlì (Cesena) è una delle tre principale arterie del turismo religioso pedonale insieme alla Rete dei Camini e alle Vie del Nord. Su queste Vie storiche si affacciano oggi i pellegrini moderni. Di qui il ruolo dei territori attraversati dall’antica Via Romea Germanica e da altri vecchi percorsi risalenti, addirittura, all’Impero romano, nel saper intercettare ed organizzare con iniziative di carattere culturale e turistico i gruppi dei pellegrini che si dirigeranno a Roma per il 15 ottobre 2015.
Dell’Associazione Italiana “Via Romea Germanica” fanno parte i Comuni di: Allerona, Castel Viscardo, Fabro, Ficulle, Monteleone, Porano e Orvieto che nel febbraio scorso avevano lanciato il progetto Via Romea Germanica in vista del PILGRIM CROSSING BORDERS 2015. Ovvero, il progetto del cosiddetto turismo “pedonale” che ha valenza europea e che coinvolge i pellegrini che, il 22 aprile scorso sono partiti da Trondheim in Norvegia diretti, attraverso il nord Europa, a Roma e da qui a Gerusalemme in Terra Santa.
L’iniziativa del 6 e 7 ottobre prossimo, è stata presentato ieri mattina in Comune dal Sindaco, Giuseppe Germani e Lucio Riccetti, Presidente della sezione “Italia Nostra” di Orvieto nonché rappresentante dell’Associazione “Via Romea Germanica” e da Francesco Biondi, V. Presidente “Italia Nostra” che ha collaudato i percorsi della Via Romea Germanica.
Proprio il Sindaco ha ricordato “l’adesione convita dell’Amministrazione Comunale a questo progetto che tra i tanti obiettivi culturali ha quello della valorizzazione del nostro territorio con iniziative che fanno riferimento al turismo pedonale e in bicicletta, ampliando così la nostra offerta turistica e permettendo a chi pratica queste modalità di sposatmento di trattenersi più di un giorno nella nostra città”.
“Sui percorsi – ha sottolineato – stiamo lavorando a coordinare più soggetti, dal CAI a Cittaslow, alle associazioni già esistenti nella nostra città, al fine di strutturare un sistema che crei le condizioni per far conoscere di più e meglio il territorio. Orvieto Città del Corpus Domini dovrebbe essere protagonista di queste azioni nel nuovo Anno Giubilare. In questo senso, stiamo creando un gruppo di lavoro che possa vedere Orvieto protagonista del Giubileo della Misericordia attraverso il ruolo attivo e coordinato di: Comune, Curia Vescovile, Opera del Duomo, Fondazione CRO, Associazione TeMa. Sono già in corso contatti con Roma.
Orvieto centesimo miglio fino a Roma è una grande sfida. Come Amministrazione stiamo lavorando per far diventare il sistema dei percorsi un pezzo significativo del progetto delle ‘Aree Interne’ al fine di individuare le risorse necessarie per la manutenzione, gestione e valorizzazione dei percorsi stessi. E’ con questo spirito che aderiamo alle iniziative che stanno nascendo intorno a questo progetto importante”.
“L’Associazione nazionale Via Romea Germanica – ha detto Lucio Riccetti – ha la cura della vecchia via stadense. Per il tracciato italiano lavora alla individuazione, percorribilità e promozione di vecchi tracciati. Si è avvalsa di un ingente numero di Comuni e associazioni come Italia Nostra, che nel proprio statuto ha la promozione del territorio dove sono presenti le sue sezioni. Si tratta di una vera azione di politica culturale sul territorio tesa al recupero e ritorno ai temi dell’ambiente e alla sua salvaguardia che si valorizza attraverso i percorsi lenti.
Abbiamo accettato la responsabilità di definire il tracciato realizzato ad Orvieto, non solo per questo territorio ma anche per tutta l’area Umbra e per molte altre zone del nord Italia, già luoghi di imbarco per la Terra Santa. Oggi, quindi, ci interessa promuovere una iniziativa mondiale”.
“Lo scorso aprile – ha aggiunto – un gruppo di pellegrini-turisti volenterosi si è messo in cammino di avvicinamento a Roma. Ieri sono arrivati a Cortona, il 6 ottobre saranno ricevuti in Comune per il saluto dei vari esponenti delle Istituzioni e delle Associazioni impegnate in questo progetto, il 7 ottobre alla loro ripartenza procederemo alla timbratura delle ‘credenziali’ del loro passaggio. Un gesto che si richiama ad antiche regole. E’ il marchio ufficiale che verrà rilasciato ad Orvieto ai moderni pellegrini della Via Romea Germanica.
Un marchio moderno dove compare un dato essenziale: Orvieto è e vuole essere il centesimo miglio da Roma. Significa una tappa essenziale, laddove Orvieto è l’ultima Cattedrale prima di Roma e per questo vuole essere punto di riferimento per un viaggio dal Nord Europa a Gerusalemme. E’ il ‘Numero Zero’ di un percorso che sta a noi far diventare elemento caratterizzante la nostra città”.
“Si tratta di un turismo lento e di un escursionismo culturale – ha confermato Francesco Biondi – di persone molto motivate e preparate che vogliono conoscere il territorio e i monumenti che incontrano sul loro percorso. Sono ben documentate, quindi dobbiamo noi tutti dobbiamo essere in grado di gestire questa nuova importante prospettiva sotto tutti gli aspetti compreso quello culturale”.