Il Consiglio Comunale ha respinto (8 contrari: maggioranza; 4 favorevoli: Vergaglia, Tardani, Olimpieri, Sacripanti) la proposta di ordine del giorno avanzata dalla Cons. Lucia Vergaglia (Capogruppo M5S) finalizzata alla costituzione di una commissione temporanea di studio per la Unione dei Servizi dell’Orvietano allo scopo di recepire le istanze relative alla proposta di unione dei servizi e di elaborarne la sintesi progettuale in ottemperanza della vigente legge regionale entro e non oltre il mese di dicembre 2015.
Illustrando l’ordine del giorno, la proponente ha ricordato che “i trasferimenti statali si riducono di anno in anno e il governo centrale ha manifestato contrarietà a recenti mozioni a favore degli enti territoriali; Orvieto è uno dei comuni più estesi d’Italia e, con i suoi soli poco più di 20.000 residenti deve affrontare la sfida di sostenere quasi 250 km quadrati di superficie ed è capofila di molte iniziative della comunità territoriale e degli enti amministrativi del circondario. La normativa vigente permette la procedura della unione dei servizi di più comuni come in un unico ente in grado di soddisfare maggiormente in termini di servizi la cittadinanza ed il territorio che avrebbe accesso a nuove e maggiori risorse adeguate alle maggiori dimensioni. Il processo di unione sarebbe potenziale fruitore di finanziamenti comunitari diretti ed indiretti. Vi sarebbe una miglior gestione delle centrali di spesa e di rischio con vantaggi per la cittadinanza tutta anche alla luce delle nuove competenze che passeranno dalla provincia ai comuni in forza del DDL DelRio. Infine, era stato lo stesso Sindaco, Giuseppe Germani il 16 luglio a dire in relazione alla Fusione dei Comuni a dire ‘se dobbiamo creare un commissione di studi questo è un tema vero per il prossimo periodo e per dare risposte concrete ai cittadini’”.
Dibattito:
Sindaco, Giuseppe Germani: “la materia è attenzionata nell’ambito della riorganizzazione regionale e sovrastrutturale. Su alcune materie abbiamo già aderito alla gestione di alcuni servizi in forma associata. Quindi già esistono le commissioni necessarie per approfondire questi temi, non vorrei moltiplicare queste strutture. Peraltro, una commissione istituita nel Comune di Orvieto dovrebbe essere replicata anche in altri enti. Concordo con i temi affrontati ma li risolviamo insieme con le varie Amministrazioni. Gli ultimi dati ci dicono che siamo costretti a mettere insieme una serie di servizi. Io penso che ricreare una nuova commissione sia una sovrastruttura. Queste materie dovremmo invece discuterle in Consiglio: urbanistica, LL.PP., appalti. Si tratta di tematiche da trattare in modo associativo fra i vari Comuni. Sono temi tecnici, amministrativi e politici per trasferirli al tessuto sociale. Quando accaduto nell’alto Orvietano è emblematico, era mancata la discussione politica”.
Dichiarazione di voto, Vergaglia: “lo strumento della commissione era stato proposto dallo stesso Sindaco nel luglio scorso. Lo voto”.
Sacripanti: “una proposta che andrebbe accolta perché non stiamo parlando di cose astratte ma di prospettive che i cittadini toccheranno con mano realmente. Con il venir meno delle Province avremo meno risorse disponibili e meno garanzie di determinati servizi. Una commissione a costo zero ci darebbe la possibilità di approfondire meglio alcuni temi e crescere a livello umano nell’interesse dei cittadini. Allo stato non siamo competenti rispetto a certe nozioni. Acquisirle a costo zero sarebbe preferibile. Il coinvolgimento del Consiglio su questi temi che ci toccano come cittadini e amministratori futuri sarebbe auspicabile”.
Olimpieri: “volevo votare contro perché penso che le commissioni in questo Comune sono abbondantemente sufficienti, ma dopo aver letto quello che il Sindaco disse a luglio su una commissione di studio e visto che il Sindaco non dà seguito alle sue promesso la voterò”.
Cotigni: “siamo contrari”.
Tardani: “sono favorevole”.
Timperi: “non è necessaria un’altra commissione ma è compito di ogni consigliere informarsi. Concordo che la discussione è andata oltre e il progetto Aree Interne ci ha già portato alle convenzioni per Catasto e Protezione Civile. Contrari”.