di Mario Tiberi
Torno or ora dall’Altopiano dell’Alfina dopo aver partecipato, con convinzione e possanza d’animo, alla copiosa adunanza popolare dalla cui voce unanime si è levato al cielo, forte e chiaro, un fragoroso grido di fermo e risoluto dissenso a fronte delle dissennate manovre geotermiche, speculative ed affaristiche.
“NON, NISI PARENDO, NATURA VINCITUR”. Così scriveva nel primo secolo d.C. Plinio il Vecchio, uno tra i più appassionati e competenti naturalisti di tutti i tempi, volendosi riferire al fatto che gli esseri umani non sono in grado di dominare la Natura se, prima, non ne rispettino pienamente le leggi.
E la legge fondamentale dettata dalla Natura altro non è se non quella di non alterarne, mai e poi mai, i suoi stessi equilibri naturali che, Essa, pazientemente costruisce nei secoli dei secoli.
Ed ora si vorrebbe, con un colpo di mano repentino e violento, distruggere l’incanto suggestivo e armonioso di una terra forse unica nel suo genere.
Non voglio rivolgermi agli speculatori di professione poiché sono consapevole che, trincerati nelle ubbie e nelle greppie del loro tornaconto utilitaristico, non sono affatto capaci di atti di ravvedimento e, quindi, sarebbe solo tempo perso e vanamente inutile.
Voglio, invece, porre di fronte alle loro responsabilità morali e politiche gli amministratori pubblici, con in prima fila i Sindaci dei Comuni coinvolti dal folle progetto di geotermizzazione, affinché dai pii propositi, verbalmente elargiti, passino, immantinente, ad azioni concrete di decisiva e dirimente opposizione. Non saranno, infatti, le sole popolazioni amministrate a giudicarli bensì, e con maggiore gravità, loro giudice sarà la Storia e la Storia, da che mondo è mondo, è sempre giudice severo e implacabile.
Sappiano, comunque, che noi cittadine e cittadini comuni non staremo con le mani in mano e, anzi, saremo vigili e ben orientati nel tempo e nello spazio a difesa strenua delle nostrane glebe dagli scempi e dalle devastazioni.
Mi concedo, infine, la licenza di ringraziare pubblicamente Annalisa Bambini, instancabile animatrice dei comitati “NO geotermia speculativa”, e Andrea Liberati, unico consigliere regionale dell’Umbria presente alla manifestazione popolare.
PS: considerata l’importanza dell’evento in termini, ho ritenuto giusto concedergli priorità rispetto al mio editoriale della settimana, già scritto. Lo renderò pubblico domenica prossima, anticipandone il titolo: “E’ una nave senza nocchiero la politica senza pensiero”.