Riceviamo da ITWLKW Geotermia Italia S.p.A. e pubblichiamo. La società è quella che progetta la realizzazione della centrale geotermica di Castel Giorgio, a cui si oppongono tutte le amministrazioni e le associazioni ambientaliste del territorio. Ma, al di là di chi è pro e contro, ciascuno con le proprie ragioni, la maggiore informazione possibile non può che migliorare le decisioni. ITWLKW Geotermia Italia S.p.A. ci ha inviato la documentazione per consentire la verifica delle sue affermazioni.
Da più parti, per voce di alcuni amministratori dei comuni di Orvieto, Castel Giorgio ed altri, sempre della zona, vengono diramate informazioni inerenti il quadro finanziario della ITWLKW Geotermia Italia S.p.A. che non rispondono assolutamente alla verità dei fatti.
Premettiamo, prima di esplicitare bene il tutto, che i dati e le informazioni che seguono sono le stesse che già da tempo (da quando il progetto è stato presentato al Ministero dello Sviluppo Economico nel 2012) sono parte introduttiva formale di presentazione del progetto..Sono pertanto dati pubblici messi “nero su bianco”, e ci stupisce che “costoro” non si siano presi l’incomodo di andarli semplicemente a leggere, così come si sono presi la stessa briga di impegnare tempo e risorse pubbliche per un ricorso al TAR senza cautelare, sfuggendo così da un confronto immediato anche in sede giudiziaria.
Ebbene, la ITW-LKW Geotermia Italia S.p.A. è una società per azioni italiana con sede a Torino in Piazza Statuto n. 16, il capitale sociale, interamente versato, è di 200.000,00 euro (è imminente un aumento a 500.000,00 euro), ed è regolarmente registrata al REA di Torino con n.1144269. A tal riguardo alleghiamo le prime pagine della presentazione del progetto (del 2011), che riportano, nella presentazione di allora, i dati finanziari di bilancio di ITW-LKW Geotermia Italia SpA risalenti alla ovvia chiusura di bilancio al 31/12/2010. A dimostrazione che chi sparla non ha letto. Non possiamo in questo frangente allegarlo, ma è naturalmente pubblico e può da chiunque essere consultato, il bilancio al 31/12/2014.
Inoltre per voce degli stessi amministratori dei sopra indicati comuni, ci giunge notizia che, secondo loro, ad aver valutato in sede di VIA il progetto della centrale geotermica di Castel Giorgio, sarebbe stata la prof.ssa Maria Luisa Carapezza (ricercatore al più alto livello dell’INGV). Vero è che si tratta della consorte del prof. Franco Barberi, nostro capo progetto, ma la stessa non ha mai fatto parte della commissione VIA, quindi non ha mai potuto né valutare né condizionare, la valutazione di alcun progetto, tanto meno il nostro.
Per essere precisi, in allegato riportiamo, ripreso dal sito del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, l’intero elenco dei componenti (con titoli, nomi e cognomi), di tutti i membri della commissione VIA. Qualcuno ha anche scritto che i membri della commissione sono solo tre, come potrete ben leggere si tratta di ben 48 persone tra le più autorevoli ognuna nel proprio specifico settore. Della stessa commissione, quella che ha valutato positivamente il nostro progetto, fa parte tra gli altri anche l’avv. Xavier Santiapichi, titolare dello studio dove è associata l’avv. Nicoletta Tradardi, che porta avanti il ricorso al TAR dei comuni contrari e il prof. Andrea Borgia che si è preso la responsabilità di accompagnare i rappresentanti dei comitati locali contrari negli uffici pubblici ministeriali e tra i membri del Parlamento italiano, mentre avrebbe dovuto svolgere un ruolo di valutatore imparziale.
E’ comunque da sottolineare che la spiegazione tecnica esposta dalla prof.ssa Carapezza, a Radio3-Scienza della RAI, quale autorevole esperta del settore, è di molto postuma a ben quattro studi tecnici precedenti, rispettivamente effettuati e redatti dall’Università di 2 Pisa (proff. Sbrana e Buonasorte), dai tecnici della Regione Umbria, dai geologi Fratini e Francesconi (ordine dei geologi), e dall’RSE di Milano (di cui alleghiamo lo studio effettuato sulle modellazioni geofisiche ed idrogeologiche dell’Alfina e presentato ad un convegno nei giorni scorsa Firenze). E’ bene chiarire una volta per tutte, sempre per quelli che sparlano ma non sanno nulla del progetto, che non esistono falde acquifere a 600 metri di profondità (casomai queste sono a meno di 200 metri di profondità), né ipotetiche “griglie” (che vorrà dire poi?) lungo le tubazioni che coincidono con la profondità di queste.
Invitiamo pertanto tutti gli amministratori locali ad ottemperare al ruolo che la legge gli assegna, dedicandosi, là dove occorre, alla lettura delle carte ufficiali ed eventualmente a chiedere a chi tecnicamente ne può sapere più di loro o anche confrontandosi con l’azienda, in questo caso con noi, con ITW-LKW Geotermia Italia S.p.A., soprattutto se per connotazioni finanziarie e societarie che ci riguardano. Anche perché mai una volta ci siamo sottratti ad un confronto o ad un chiarimento ad ogni livello ed in ogni contesto.
Anche per questo non siamo disponibili a giustificare la delazione per la delazione. Per altro è anche da tutti ritenuto un segno di bieca ignoranza. Perché se queste sono le falsità che oggi sono capaci di mettere in giro contro di noi, figuriamoci di quali falsità possono essere capaci di parlare domani, e che potrebbero riguardare chissà quanti e quali altri progetti o persone.
Da un amministratore pubblico, qualsiasi questo sia, ci si aspetta correttezza non per il proprio personale interesse ma nell’interesse pubblico e della comunità che lo ha designato.
Documentazione allegata.
Presentazione società
Relazione tecnico-geologica
RSE (in inglese)