Nel pomeriggio di ieri, presso la sede comunale, il sindaco di Orvieto, Giuseppe Germani e il presidente della Fondazione Patrimonio Comune dell’ANCI, Alessandro Cattaneo, hanno sottoscritto il nuovo accordo quadro tra Fondazione Patrimonio Comune e Comune di Orvieto per la gestione e valorizzazione del patrimonio immobiliare pubblico.
“La sottoscrizione dell’accordo odierno – afferma il Presidente di FPC, Ing. Alessandro Cattaneo – è perfettamente in linea con il lavoro che la Fondazione sta sviluppando con la maggior parte dei Comuni aderenti. Orvieto rappresenta uno dei banchi di prova più importanti per dare finalmente una risposta concreta allo sviluppo attivo del patrimonio pubblico a sostegno dello sviluppo locale”.
“Così come approvato recentemente dal Consiglio Comunale – commenta il Sindaco, Giuseppe Germani – oggi abbiamo sottoscritto un importante atto con il quale si inizia il percorso amministrativo per la valorizzazione, speriamo conclusiva e soddisfacente, della ex caserma Piave”.
Come è noto, l’ANCI ha costituito Fondazione Patrimonio Comune al fine di sviluppare e diffondere la cultura della valorizzazione e della gestione attiva del patrimonio di proprietà dei Comuni italiani, supportando e collaborando con tutti i soggetti, sia pubblici che privati, interessati a compiere operazioni straordinarie sugli asset degli enti locali.
Il Progetto Patrimonio Comune prevede tre livelli differenti di supporto e accompagnamento:
- I Livello: supporto per l’acquisizione dei beni di cui al decreto sul Federalismo Demaniale (attività fornita gratuitamente)
- II Livello: aggiornamento normativo sulle opportunità esistenti e relative al tema della Valorizzazione, nonché supporto per la definizione di specifici progetti/azioni (attività fornita gratuitamente);
- III Livello: affiancamento in relazione a una o più delle tre fasi di lavoro previste dal Progetto “Obiettivo Patrimonio Immobiliare”. Con particolare riferimento a: Censimento (mirato alla conoscenza del proprio patrimonio e culminante con l’acquisizione da parte dell’ente di un data base informatico contenente tutti i dati relativi a ciascun cespite posseduto); Analisi del portafoglio immobiliare in cui i dati relativi al patrimonio immobiliare sono analizzati ed interpretati con l’obiettivo di predisporre un rapporto contenente delle proposte di intervento per gruppi (cluster) di beni, normalmente nella forma di studio di fattibilità; Attuazione delle scelte strategiche sul patrimonio (dedicata all’attuazione degli interventi decisi dall’amministrazione ad esito della/e fase/i precedente/i).
Le azioni relative a quest’ultimo livello (tutte finalizzate al raggiungimento di obiettivi pubblici e/o di pubblica utilità) possono essere richieste specificatamente dai Comuni, previa sottoscrizione di un Accordo Quadro con il quale condividere, per fasi, le macro attività da sviluppare in partnership tra Fondazione ed Ente Locale. Nell’Accordo Quadro saranno previste, infatti, forme di cooperazione e di suddivisione dei compiti e criteri per rimborsare eventualmente le spese vive sostenute nonché, nel caso di buon esito dei progetti, dei contributi da riconoscere alla Fondazione.
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L’utilizzo di tali strumenti è previsto dalle norme sulla spending review per migliorare la finanza pubblica, ridurre il deficit, razionalizzare, valorizzare e dismettere il patrimonio degli enti pubblici territoriali, facendo emergere tutte le opportunità legate alle potenzialità ancora non espresse dei patrimoni immobiliari pubblici e, soprattutto, i progetti di valorizzazione sostenibili, non solo dal punto di vista economico. Potenzialità che possono essere sfruttate al meglio se adeguatamente supportate dal know-how, dalle informazioni, dalle fonti di finanziamento pubblico e private e dalle competenze chiave necessarie a rendere realmente sostenibili e fattibili i progetti di valorizzazione immobiliare del patrimonio pubblico in modo tale da ridurre i rischi e produrre sia benefici finanziari per gli Enti, sia modelli di sviluppo di ambiti locali e dell’intero sistema Paese.
Nell’ambito di un più ampio processo di sviluppo e miglioramento della gestione del patrimonio immobiliare di proprietà e in uso, il Comune di Orvieto è interessato a cooperare con la Fondazione; pertanto, insieme ad FPC, ha convenuto di sottoscrivere l’apposito Accordo Quadro per individuare e regolamentare le modalità di collaborazione a cui potranno seguire specifiche Intese Operative con l’obiettivo di realizzare modelli di valorizzazione e gestione attiva del patrimonio immobiliare pubblico ed individuare forme innovative di partnership tra soggetti pubblici e con soggetti privati.
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Le finalità dell’Accordo riguardano la definizione delle modalità organizzative di cooperazione tra la Fondazione e il Comune di Orvieto per raggiungere tre obiettivi comuni:
- strutturare uno o più progetti di valorizzazione immobiliare economicamente sostenibili in grado di rappresentare un volano per investimenti di natura pubblica e privata, portandolo alla sua completa realizzazione utilizzando anche forme innovative quali i Fondi Immobiliari, le Concessioni di valorizzazione e la Finanza di Progetto;
- identificare forme innovative di partnership tra soggetti pubblici e con soggetti privati;
- strutturare orientamenti e linee guida utili alla realizzazione di modelli sostenibili di valorizzazione e gestione attiva del patrimonio immobiliare pubblico applicabili in altri contesti nazionali.
Per la realizzazione di questi obiettivi, è stata costituita una Unità di Coordinamento che ha il compito di definire i contenuti delle Intese Operative al fine di dare esecuzione a quanto stabilito nell’Accordo Quadro, nonché di valutare e validare le attività, gli elaborati e i report.
Oltre a fornire indirizzi, strategie, indicazioni e metodologie di intervento l’Unità di Coordinamento potrà divulgare modelli replicabili di buone pratiche per la valorizzazione del patrimonio pubblico.
L’Unità di Coordinamento è composta da rappresentanti del Comune e di FPC.