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Home Terza pagina

“Madama Butterfly” a Spazio Musica

Redazione by Redazione
28 Agosto 2015
in Terza pagina, Archivio notizie
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ButterflyGrande attesa per “Madama Butterfly”, opera lirica in tre atti di Giacomo Puccini, che andrà in scena sabato 29 e domenica 30 agosto alle ore 21.15 nella bellissima cornice del Teatro Mancinelli con il patrocinio del Comune e della Fondazione Cassa di Risparmio di Orvieto. Lo spettacolo, prodotto dall’Associazione Spazio Musica sarà interpretato da giovani cantanti e direttori già in carriera, provenienti da tutto il mondo, che, giunti ad Orvieto, si sono perfezionati nell’esecuzione dell’opera pucciniana sotto la guida di illustri maestri come il direttore Maurizio Arena, la cantante e regista Gabriella Ravazzi e il pianista e direttore di coro Giovanni Andreoli.

Tra gli esecutori i vincitori del 20° Concorso Internazionale per Cantanti Lirici “Spazio Musica”, il soprano giapponese Michiko Takeda e il giovane baritono italiano Michele Patti.

Lo spettacolo che va in scena è frutto di una lunga preparazione durata quasi un mese che ha visto gli interpreti lavorare nell’ambito del “Laboratorio Lirico Spazio Musica”, prestigiosa realtà che da anni porta al debutto giovani artisti. Sul podio, a dirigere l’Orchestra Spazio Musica, i giovani migliori direttori che hanno partecipato al corso tenuto da Maurizio Arena, uno dei più importanti esponenti mondiali nel campo della musica operistica: dopo le fondamentali esperienze maturate lavorando per molti anni accanto ai Maestri Serafin, Votto, Gavazzeni, ha iniziato l’attività al Teatro Massimo di Palermo nel 1963, con La Bohème. E’ stato ospite dei principali Teatri ed Istituzioni sinfoniche in Italia (Arena di Verona, Santa Cecilia, Maggio Musicale Fiorentino, Regio di Torino, Opera di Roma, Verdi di Trieste, Comunale di Bologna), in Europa (Bruxelles, Parigi, Lione, Monaco, Berlino, Vienna, Barcellona, Aix-en-Provence, Festival d’Orange, Orchèstre Nationale de France), in America (Lyric Opera di Chicago, San Francisco Opera, Verdi Festival in California, Teatro Colon di Buenos Aires) e in Giappone (Tokyo e Osaka). Ha inciso diversi dischi e DVD.

Giovanni Andreoli ha studiato composizione, pianoforte, musica corale e direzione di coro, flauto e percussioni. Ha iniziato giovanissimo l’attività in teatro, dapprima come maestro suggeritore, poi come maestro di sala, quindi come responsabile della preparazione musicale delle compagnie di canto. È stato maestro sostituto in importanti teatri italiani e festival lirici (Rossini Opera Festival, Torre del Lago, Maggio Musicale Fiorentino, ecc.). E’ stato infine Maestro del coro di importanti istituzioni, tra cui la Rai di Milano, il Teatro la Fenice di Venezia, il Teatro Carlo Felice di Genova, il Teatro Nazionale Saõ Carlos di Lisbona, l’Arena di Verona.

Regia di Gabriella Ravazzi, fondatrice e Direttore artistico di Spazio Musica. Da quindici anni molto attiva come regista d’opera, ha messo in scena più di venti titoli del grande repertorio operistico. In oltre trent’anni di carriera ha cantato in ruoli principali circa 120 opere ospite dei più importanti teatri europei (Scala di Milano, Opera di Parigi, Gran Liceo di Barcellona, Regio di Torino E Parma, Teatri Dell’opera di Roma, La Fenice di Venezia, S. Carlo di Napoli, Massimo di Palermo, Real di Madrid, Ente Arena di Verona), e tenuto concerti nelle più prestigiose stagioni in Italia e all’estero. Ha inciso dischi e CD. Le sono stati assegnati i premi: NOCI D’ORO e STHENDAL e nel ‘94 il 1° premio delle Scuole di Canto Italiane. Già docente di Conservatori di Stato, tiene corsi e Master Classes in Italia e all’estero.

I costumi provengono dal Teatro San Carlo di Napoli, le luci sono di Graziano Albertella, light stilist designer del Festival dei due Mondi di Spoleto.

I biglietti, del costo di € 25,00 intero e € 20,00 ridotto, possono essere acquistati in loco oppure prenotati al numero telefonico 338 9572665 e ritirati presso la biglietteria aperta un’ora prima dell’inizio dello spettacolo.

 

Notizie sull’opera

L’opera Madama Butterfly è un’opera in tre atti di Giacomo Puccini, su libretto di Giuseppe Giacosa e Luigi Illica, definita nello spartito e nel libretto “tragedia giapponese”. La prima rappresentazione ebbe luogo al Teatro alla Scala di Milano, il 17 febbraio 1904.

Iniziata nel 1901, la composizione procedette con numerose interruzioni: l’orchestrazione venne avviata nel novembre del 1902 e portata a termine nel settembre dell’anno seguente e soltanto nel dicembre 1903 l’opera poté dirsi completa in ogni sua parte. Per la realizzazione del dramma Puccini si documentò senza sosta e minuziosamente sui vari elementi orientali che ritenne necessario inserirvi. La sera del 17 febbraio 1904 la Madama Butterfly cadde clamorosamente al Teatro alla Scala di Milano.

Il fiasco spinse autore e editore a ritirare immediatamente lo spartito, per sottoporre l’opera ad un’accurata revisione che, attraverso l’eliminazione di alcuni dettagli e la modifica di alcune scene e situazioni, la rese più agile e proporzionata. Puccini inserì anche una nuova aria per Pinkerton, «Addio, fiorito asil». Una delle più importanti modifiche è tuttavia puramente musicale e riguarda la linea vocale dell’aria del suicidio di Butterfly. Nella nuova veste, Madama Butterfly venne accolta entusiasticamente al Teatro Grande di Brescia appena tre mesi dopo, da quel giorno iniziò la sua seconda, fortunata esistenza.

Al Metropolitan Opera House di New York la premiere è stata l’11 febbraio 1907, fino al 2014 ha avuto 855 recite risultando la settima opera maggiormente eseguita.

LA TRAMA

Sbarcato a Nagasaki, Pinkerton, ufficiale della marina degli Stati Uniti, per vanità e spirito d’avventura si unisce in matrimonio, secondo le usanze locali, con una geisha quindicenne di nome Cio-Cio-San, termine giapponese che significa Madama (San) Farfalla (Cio), acquisendo così il diritto di ripudiare la moglie anche dopo un mese; così infatti avviene, e Pinkerton ritorna in patria abbandonando la giovanissima sposa. Ma questa, forte di un amore ardente e tenace, pur struggendosi nella lunga attesa accanto al bimbo nato da quelle nozze, continua a ripetere a tutti la sua incrollabile fiducia nel ritorno dell’amato.

Pinkerton infatti ritorna dopo tre anni, ma non da solo: accompagnato da una giovane donna, da lui sposata regolarmente negli Stati Uniti, è venuto a prendersi il bambino, della cui esistenza è stato messo al corrente dal console Sharpless, per portarlo con sé in patria ed educarlo secondo gli usi occidentali. Soltanto di fronte all’evidenza dei fatti Butterfly comprende: la sua grande illusione, la felicità sognata accanto all’uomo amato, è svanita del tutto. Decide quindi di scomparire dalla scena del mondo, in silenzio, senza clamore; dopo aver abbracciato disperatamente il figlio, si uccide con un coltello tanto pervenutole in eredità dal padre e con il quale lo stesso aveva commesso seppuku.

 

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