Riceviamo dal M5S Orvieto e pubblichiamo. La possibilità di arreddare i cantieri con camoufage, anziché semplici teli, va sostenuta, perché è indice di una sensibilità che Orvieto turistica dovrebbe saper trasmettere. Sarebbe utile lanciare questa modalità anche ai privati, controllando il tipo di camoufage, seppure sembra difficile renderla obbligatoria. Vedremo tra amministratori e cittadini chi raccoglierà la palla.
Segue l’intervento del M5S e l’interrogazione di Vergaglia.
Tante volte sentiamo ripetere che Orvieto è una città d’arte, turistica ed accogliente.
Nei fatti spesso dobbiamo sollevare questioni sulla gestione di questo che è uno dei focus lavorativi, dei punti di riferimento del nostro territorio. Intanto lo facciamo presentando proposte e soluzioni, altre volte, nostro malgrado, utilizzando le interrogazioni e le interpellanze.
Questo caso è diverso, alcuni cantieri, anzi precisamente alcuni “allestimenti” di cantiere sono stati autorizzati i modo da non prevedere alcuna formula di tutela del decoro e dell’immagine della città. Altri luoghi sono anni luce aventi e gli allestimenti sono quantomeno un tamponare il danno estetico ed in alcuni casi, col camouflage, arrivano a rendere quasi fruibile il bene cantierato e non lasciare comunque uno spiacevole ricordo al visitatore e la brutta sensazione dell’incuria.
Chiediamo quindi al Sindaco se interroghiamo l’Amministrazione se ha chiesto (prima di dare i permessi) elementi decorativi e d’allestimento, e se c’è documentazione almeno della proposta di un allestimento decoroso a Piazza della Pace invece di quel telo verde che è la prima roba che incontrano i turisti, in particolare la proposta d’arricchimento grafico era già stata fatta al Comune dai nuovi gestori dell’accoglienza presso il Museo della Funicolare con un pacchetto di grafiche dell’Orvieto di una volta già pronto a cui, a nostra notizia, non è stato dato seguito.
La questione secondo noi va affrontata con la cura che una città candidata come Capitale Italiana della Cultura dovrebbe fare, ed in mancanza dell’azione di Giunta noi, dall’opposizione, doverosamente solleviamo il problema. Qui di seguito l’interrogazione.
OGGETTO: Interrogazione a risposta in Consiglio “Allestimento e decoro cantieri di lunga durata”
Premesso che
La città di Orvieto è una città d’arte e turismo e che l’accoglienza e la fruizione della cittadina, dei monumenti e dei luoghi d’arrivo e partenza dei visitatori sono valori richiamati sia nelle linee d’indirizzo dell’azione amministrativa che da numerosi interventi pubblici del primo cittadino e dei componenti della Giunta di governo della città ;
considerato che
Nella città di Orvieto insistono cantieri di lunga durata sia nei principali siti d’accoglienza, come piazza della Pace le cui scale mobili esterne sono circondate da un allestimento in rete elettrosaldata e tessuto opaco