di Claudio Bizzarri
Sono quelle notizie che ti colpiscono alle spalle, a tradimento, che non ti aspetti e che fanno male…….apprendo dalla testata di Orvietosi.it, nella rubrica intitolata Lettere Provinciali n. 52 del 10 agosto che il PAAO ci ha lasciato. Eppure sino a ieri era ancora attivo, sorridente sullo scavo, peraltro velato dal maltempo, a Crocifisso del Tufo, e un paio di settimane fa aveva partecipato con spirito allegro a tutte e quattro le serate di Etruria Caput Mundi, bella manifestazione inserita nel più ampio progetto Etruscan Experience per l’Expo di Milano, con ottimi risultati di pubblico. Da quando nacque, con ben otto comuni del comprensorio come genitori biologici, si era distinto per le campagne di scavo a Monterubiaglio, Allerona, Castel Giorgio, Orvieto presentandone i risultati in convegni internazionali quasi ogni anno. Aveva collaborato con associazioni ed istituti scolastici per il recupero e la manutenzione di percorsi trekking, della Grotta dei Tronchi Fossili, della viabilità antica verso il territorio di Porano. Era riuscito ad aggregare professionisti locali ed atenei stranieri, convogliando importanti forze economiche che non pesassero sul povero bilancio familiare. Si era speso, quindi, per la valorizzazione dell’importante patrimonio storico ed archeologico di un territorio vasto e forse proprio questo suo costante impegno ne ha debilitato le forze; di certo le medicine necessarie a lenire lo stato della sua salute non sono state all’altezza del compito. Rimangono a perpetuarne la memoria i pannelli dell’anello della Rupe, le pubblicazioni di carattere scientifico alle quali ha partecipato, le mostre, le conferenze ed il sorriso degli studenti delle scuole di Orvieto e dei membri delle associazioni, culturali e non, che sono stati accompagnati in tanti laboratori didattici. Porgo le mie più sentite condoglianze a me stesso, in qualità di direttore del caro estinto.