Sabato 8 e Domenica 9 Agosto
ore 21.15 – ORVIETO – Teatro Mancinelli
“Spazio Musica Opere e Concerti 2015”
Grande attesa per “Don Giovanni”, dramma giososo in due atti di Gaetano Donizetti, che andrà in scena sabato 8 e domenica 9 agosto alle ore 21.15 nella bellissima cornice del Teatro Mancinelli con il patrocinio del Comune e della Fondazione Cassa di Risparmio di Orvieto. Lo spettacolo, prodotto dall’Associazione Spazio Musica sarà interpretato da giovani cantanti e direttori già in carriera, provenienti da tutto il mondo, che, giunti ad Orvieto, si sono perfezionati nell’esecuzione dell’opera verdiana sotto la guida di illustri maestri come il direttore Vittorio Parisi, la cantante e regista Gabriella Ravazzi e il pianista Roberto Mingarini.
Lo spettacolo che va in scena è frutto di una lunga preparazione che ha visto gli interpreti lavorare nell’ambito del “Laboratorio Lirico Spazio Musica”, prestigiosa realtà che da anni porta al debutto giovani artisti. Sul podio, a dirigere l’Orchestra Spazio Musica, i giovani migliori direttori che hanno partecipato al corso tenuto da Vittorio Parisi che, nato a Milano, ha studiato al Conservatorio “G. Verdi” Pianoforte, Composizione, Direzione d’Orchestra. Si è perfezionato in Direzione in Olanda con il celebre direttore russo Kirill Kondra-shin. Dopo il debutto al Teatro Petruzzelli di Bari ha diretto le principali orchestre sinfoniche e da camera italiane e quelle della maggior parte degli enti lirici in opere e concerti quali Opera di Roma, “La Fenice” di Venezia, “San Carlo” di Napoli, “Carlo Felice” di Genova. Insegna Direzione d’Orchestra al Conservatorio di Milano.
Roberto Mingarini, diplomato al Conservatorio N. Paganini di Genova sotto la guida del M. Franco Trabucco, si è perfezionato a Vienna con E. Leonskaja e a Ginevra con M. Argerich. Vincitore di premi nazionali ed internazionali, tiene concerti in importanti città italiane e in numerosi paesi esteri. Ha compiuto una tournée in Giappone e concerti a Cipro, Tokio, New York, Los Angeles, San Francisco, Phoenix. Numerose sono le orchestre con le quali ha suonato: Sinfonica di Arad (Romania), Sinfonica di Sanremo, Sinfonica Giovanile di Genova.
Regia di Gabriella Ravazzi, fondatrice e Direttore artistico di Spazio Musica. Da quindici anni molto attiva come regista d’opera, ha messo in scena più di venti titoli del grande repertorio operistico. In oltre trent’anni di carriera ha cantato in ruoli principali circa 120 opere ospite dei più importanti teatri europei (Scala di Milano, Opera di Parigi, Gran Liceo di Barcellona, Regio di Torino E Parma, Teatri Dell’opera di Roma, La Fenice di Venezia, S. Carlo di Napoli, Massimo di Palermo, Real di Madrid, Ente Arena di Verona), e tenuto concerti nelle più prestigiose stagioni in Italia e all’estero. Ha inciso dischi e CD. Le sono stati assegnati i premi: NOCI D’ORO e STHENDAL e nel ‘94 il 1° premio delle Scuole di Canto Italiane. Già docente di Conservatori di Stato, tiene corsi e Master Classes in Italia e all’estero.
I costumi provengono dal Teatro San Carlo di Napoli, le luci sono di Graziano Albertella, light stilist designer del Festival dei due Mondi di Spoleto. I biglietti, del costo di € 25,00 intero e € 20,00 ridotto, possono essere acquistati in loco oppure prenotati al numero telefonico 338 9572665 e ritirati presso la biglietteria aperta un’ora prima dell’inizio dello spettacolo.
Notizie sull’opera
Don Giovanni (titolo originale: Il dissoluto punito ossia il Don Giovanni, K 527) è un’opera lirica in due atti di Wolfgang Amadeus Mozart. È la seconda delle tre opere italiane che il compositore austriaco scrisse su libretto di Lorenzo Da Ponte (che era al servizio dell’imperatore d’Austria), il quale attinse a numerose fonti letterarie dell’epoca. Essa precede Così fan tutte (K 588) e segue Le nozze di Figaro (K 492), e venne composta tra il marzo e l’ottobre del 1787, quando Mozart aveva 31 anni. Commissionata dall’imperatore Giuseppe II, non andò tuttavia in scena per la prima volta a Vienna, bensì al Teatro degli Stati di Praga. Don Giovanni è considerata uno dei massimi capolavori di Mozart, della storia della musica e della cultura occidentale in generale.
La Trama
“Siviglia, XVI secolo”. Il Commendatore accorso in difesa dell’onore della figlia Donna Anna, viene ucciso dall’audace seduttore, il nobile Don Giovanni. Il duca Ottavio, promesso sposo di Donna Anna, giura di scoprire l’assassino, mentre questi fugge coperto dalle tenebre assieme al servo Leporello. Raggiunto da Donna Elvira, una delle passate amanti, Don Giovanni abbandona la scena, lasciando Leporello a sciorinare il “catalogo” delle conquiste amorose dello straordinario seduttore. Intanto si stanno svolgendo i festeggiamenti per le nozze di due contadini, Masetto e Zerlina, ma Don Giovanni seduce la sposina e, con minacce e lusinghe, riesce a star solo con lei. L’arrivo di Donna Elvira sottrae l’ingenua Zerlina alle mire di Don Giovanni. Donna Anna dopo aver riconosciuto dalla voce che è Don Giovanni l’assassino di suo padre si dirige al castello di quest’ultimo con Don Ottavio e Donna Elvira, mentre è in corso una festa organizzata “in onore” di Zerlina. Don Giovanni viene smascherato e su di lui viene invocata la vendetta del cielo. Nel secondo atto, dopo altri inganni perpetrati grazie allo scambio di abiti con Leporello, Don Giovanni si rifugia in un cimitero, dove beffardamente invita a cena la statua del Commendatore. Tornato al suo castello, Don Giovanni si siede a tavola, respingendo l’ultimo tentativo di Donna Elvira di farlo ravvedere e resiste anche quando persino la statua del Commendatore, parla invitandolo a pentirsi. Ma è arrivata l’ora fatale: la terra si squarcia e Don Giovanni viene inghiottito tra le fiamme. Il Don Giovanni è considerato uno dei massimi capolavori di Mozart, ma anche della storia della musica e della cultura occidentale in generale. In esso vi è il riflesso di tutto il genio mozartiano che realizza un irripetibile equilibrio tra comico, particolarmente con le caratterizzazioni di Leporello e Masetto, e tragico, che si realizza nello scontro tra il mondo delle leggi morali e la titanica opposizione del protagonista, di cui la musica di Mozart ha fatto un autentico eroe. Don Giovanni, pur essendo nobile, veste quasi il ruolo del tipico basso buffo settecentesco, quasi a sottolineare l’immoralità del suo comportamento che, per così dire, lo “abbassa” di livello. Leporello è invece un personaggio in bilico tra l’ironia, l’insolenza e la sottomissione nei confronti del padrone.