di Massimo Gnagnarini – assessore al bilancio del Comune di Orvieto
Fatto 100 euro il costo del servizio, il Comune deve riscuotere 100 euro.
In base al numero di utenze domestiche e a quelle non domestiche sul territorio comunale , 62 euro circa sono a carico delle famiglie e 38 euro circa sono a carico delle attività produttive.
Dei 62 euro a carico delle famiglie il 20% circa viene imputato in base alla superficie delle singole unità abitative, mentre l’80% è ripartito in funzione del numero dei componenti il nucleo famigliare così come esso risulta all’anagrafe comunale alla data del 1/1/2015..
Nel caso di nuclei famigliari numerosi ripartiti su più unità abitative si è avuta in sede di prima applicazione della TARI una ridondanza tariffaria per cui lo stesso nucleo famigliare veniva ribaltato per intero su ogni abitazione a sua disposizione, ma è pacifico che una famiglia di 5 persone con due case a disposizione non produce rifiuti come fossero 10 , o ancor più incongruo è nel caso che le abitazioni fossero tre o quattro.
Si è deciso pertanto di correggere questa anomalia fissando, solo per le seconde case a disposizione, un coefficente massimo di due persone con cui calcolare la tariffa.
Questa tipologia di famiglie, pertanto, ha visto le proprie bollette ribassate rispetto a quelle ricevute nel 2014. Ovviamente ciò che esse pagano di meno fatalmente si ridistribuisce su tutte le altre utenze ed è da qui che scaturisce principalmente il rialzo notato da chi l’anno passato aveva pagato di meno.
Per quanto riguarda le tariffe delle attività produttive , oltre alle tre categorie sulle quali si era già intervenuti nel 2014 per mitigarne la nuova tariffa TARI , quest’anno ne abbiamo aggiunte altre due, stabilendo altrettanti coefficenti ad hoc! Anche qui i risparmi conseguiti dagli esercenti là dove si è intervenuti si ripartiscono con un effetto a rialzo per tutte le altre categorie.
In ogni caso il Comune non potrebbe intervenire attraverso un innalzamento diretto di tariffa per quelle categorie, come le banche, che sono già classificate con i propri coefficenti già stabiliti dalla legge. Pena prevedibilissimi ricorsi del tutto fondati giacché la tassa sui rifiuti non si paga in funzione dei fatturati d’impresa o di supposte stime di maggiore ricchezza, ma ineludibilmente solo in funzione della diversa e acclarata potenzialità di quantità di produzione dei rifiuti.