La seconda edizione del concorso “I vini caserecci aquesiani” è stata vinta per il bianco da “Le Roghete” e per il rosso da Mario Bonamici. La gara si è svolta lunedì 17 agosto 2015, al Chiostro di San Francesco durante l’ultima giornata de “I vini del Barbarossa”, la manifestazione che si è tenuta ad Acquapendente dal 15 al 17 agosto e che anche quest’anno è stata inserita nel coordinamento delle Feste del Vino promosse dalla Camera di Commercio di Viterbo e dalla Provincia di Viterbo.
Al concorso “I vini caserecci aquesiani” hanno partecipato quattro vini bianchi e sei rossi: il vincitore dei bianchi, “Le Roghete”, è un vino biologico del 2014 fatto con malvasia toscana, malvasia di Candia, San Colombano e Trebbiano toscano; il primo classificato dei rossi è un Greghetto, di Mario Bonamici che già l’anno scorso si era aggiudicato la vittoria in questo concorso, però con un vino bianco.
Dopo la premiazione dei produttori locali, il pubblico ha potuto assistere allo show cooking a cura del Ristorante La Parolina di Trevinano e di Antonella Lisi (Coop. L’Ape Regina) con la collaborazione dell’enogastronomo Carlo Zucchetti dal titolo “Vini, erbe e altri sapori”: Antonella Lisi ha raccontato con eccezionale maestria caratteristiche e proprietà di alcune “inusuali” erbe aromatiche (Melissa, Erba cedrina, Timo limone, Salvia ananas e Salvia melone) che possono arricchire il nostro giardino e donare speciali sapori e profumi alle nostre semplici ricette casalinghe, mentre Iside De Cesare preparava una composizione di frutta fresca a base di lamponi e more arricchita da gelatina da una macerazione a freddo con le sopracitate erbe aromatiche, abbinata ad un dessert di crema catalana accompagnata da biscotti al vino speziati al finocchio e crema pasticcera “dall’aroma agrumato”, preparata senza farina, questa la particolarità e Carlo Zucchetti abbinava al cibo e alle erbe alcuni vini da degustare, in particolare un “dolce” Timorasso. Il pubblico presente, accorso numeroso per assistere a questo appuntamento, ha molto apprezzato la descrizione delle erbe aromatiche e soprattutto la possibilità di osservare da vicino le piantine e poter toccare ed annusare le foglie ed assaggiarle anche, scoprendo aromi inusuali e raffinati all’olfatto e al palato.
In serata, poi, alle ore 22.00 si è svolto il terzo appuntamento con la degustazione guidata da Fabio Turchetti, giornalista enogastronomo “Il Messaggero”, che ha visto la partecipazione di ben 44 amanti del vino.
“È un motivo di grande orgoglio e soddisfazione vedere questa festa crescere ogni anno di più – ha dichiarato il Vice sindaco Maicco Pifferi al termine della serata -, soprattutto notare la partecipazione di molti giovani. Crediamo molto nelle produzioni locali e speriamo che siano sempre di più le persone che scelgano di abbracciare questa passione e produrre vino. Sono stati tre giorni di festa ad Acquapendente, il pubblico ha potuto visitare i sei banchi d’assaggio dislocati nel centro storico e apprezzare ben 25 cantine provenienti da tutta Italia con 60 vini. Per l’ottima riuscita di questo evento ringrazio Carlo Zucchetti che ha organizzato la festa, Claudio Sarti per la sua preziosa collaborazione, i produttori vinicoli, Cesare Goretti per le riprese video e le fotografie, il Ristorante La Ripa di Acquapendente e il Castello di Proceno che hanno realizzato gli altri show cooking e tutti i volontari che hanno messo a disposizione il loro tempo e la loro opera confermando di credere in questo progetto”.
La manifestazione è stata realizzata dal Comune di Acquapendente in collaborazione con la Pro Loco di Acquapendente, la Riserva Naturale Monte Rufeno, la Camera di Commercio di Viterbo e la Provincia di Viterbo.